Circondato dalle Alpi della Valle D’Aosta, il piccolo paese di Cogne, porta di accesso al Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha un legame antico con l’ospitalità e la quotidianità: due elementi che fanno di questo viaggio una meta importante per le famiglie che vogliono riassaporare la bellezza e la concretezza della natura.
Il paese di Cogne è una piccola bomboniera, con i tetti in pietra grigia che punteggiano il paesaggio montano. Collocato nella parte meridionale della Valle D’Aosta, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha una caratteristica che lo rende una meta turistica perfetta per vacanze in Valle d’Aosta con i bambini: il senso dell’ospitalità.
Camminando tra le piccole vie dei borghi, frequentando i ristoranti, visitando i piccoli tesori del paese, si ha infatti la sensazione di un’accoglienza sincera e gradita. È naturale. Gli abitanti di Cogne sanno da secoli cosa significhi accettare la diversità e trasformarla in ricchezza. La miniera di magnetite che fu per loro una proficua fonte di guadagno, divenne anche un’opportunità di confronto e crescita con le nuove famiglie che si stabilivano nel paese in cerca di fortuna.
Il Villaggio dei Minatori, oggi centro di geografia interattiva
Certo, tutto questo è storia passata. Nel 1979 le miniere chiusero i battenti per sempre, decretando la fine di un’epoca. Ma la gentilezza è rimasta intatta, oggi come allora. Terminata l’attività lavorativa, nel 2007 il Villaggio dei Minatori fu trasformato nel Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne, ribattezzato “TutelAttiva Laboratorio Parco” per la caratteristica di presentarsi come un vero e proprio laboratorio di ricerca, in cui studiare e capire la morfologia del territorio e gli eventi che ne hanno determinato la conformazione. Il laboratorio ha numerosi sistemi multimediali e giochi interattivi che riescono a coinvolgere i grandi e i bambini in attività educative. Spesso, durante il viaggio, mi è capitato di pensare che se mi avessero insegnato Geografia in questo modo, mi sarei appassionata alla materia. Perché qui, la natura non è spiegata su carta stampata, ma vissuta in tutte le sue espressioni. La Geografia non è un concetto astratto, ma una presenza fisica essenziale all’apprendimento anche scolastico. L’Acqua, il Pascolo, la Fauna e l’Uomo diventano perciò oggetto di osservazione e divertimento, e nello speciale “spazio sensoriale” i bambini possono odorare i profumi della natura e ascoltare i suoni del bosco. Il Centro ospita persino una postazione multimediale Vi.Vi.Alp., una stazione che permette di volare virtualmente sulle Alpi, attraverso l’uso di un joystick.
Il Giardino Botanico Alpino Paradisia
C’è un percorso che permette però di vedere la natura ancor più da vicino. È il Giardino Botanico Alpino Paradisia, un vero e proprio paradiso in fiore, che prende il nome da uno stupendo giglio di monte – il Paradisea liliastrum – dai delicati fiori bianchi. Il giardino, abbracciato dalla vista imponente delle montagne, ospita circa mille specie di piante e fiori di Alpi e Appennini, ma anche specie di altri gruppi montuosi come Pirenei e Caucaso, oppure le Ande. La sensazione è quella di trovarsi in un’opera d’arte per le cromie floreali che decorano il paesaggio: petali lilla, azzurri, rosa, gialli e arancioni si alternano a bacche color rosso vermiglio e a foglie verdi che richiamano un’estate piena e rigogliosa. Nella parte alta del giardino c’è anche un’area dedicata alle piante officinali, mentre lungo i percorsi interni, i bambini possono incontrare dei micro-ambienti alpini, come la torbiera bassa di montagna oppure la morena. Tutte le piante sono accompagnate da cartellini di diverso colore che ne riportano il nome scientifico, il nome volgare, la famiglia e la distribuzione!
Quando il legno si fa architettura: La Maison de Cogne Gérard-Dayné
Ma Cogne non è solo prati in fiore e aria aperta! Qui dove il passato si fonde in armonia con il presente, vi è un’architettura degna di nota, un’occasione unica per mostrare ai bambini come vivevano le persone prima che gli elettrodomestici e il riscaldamento abitassero le nostre case. La Maison de Cogne Gérard-Dayné è un notevole esempio di architettura valdostana: si tratta di un’antica casa rurale in legno e pietra, adatta a una famiglia numerosa e… molto laboriosa! Il grande fienile, la zona per la lavorazione del latte, la stanza per la cardatura della lana diventano così il simbolo della fatica quotidiana che intesseva le lunghe giornate di un tempo. Il pane si faceva solo a novembre, dunque una volta l’anno e gli uomini dormivano vicino agli animali, perché tenessero loro caldo. Accompagnati dalle parole della guida della Maison, immersi nei profumi autentici delle case di una volta, i bambini ascoltano così senza fiatare i racconti dei piccoli abitanti di un tempo, che dormivano su letti di paglia e giocavano con oggetti di legno. Mentre ascolto le parole che parlano di una vita semplice e misurata, realizzo che questo percorso è molto istruttivo perché accompagna i bimbi alla consapevolezza dell’agio odierno. Nessun videogame, niente televisione. Un solo paio di scarpe, la bellezza della natura, la gioia per il primo pezzo di pane fresco… che poesia!
La visita termina con un’esposizione permanente di abiti, nastri e oggetti antichi che raccontano gli usi e i costumi di un secolo fa: come l’abito femminile tipico di Cogne, nero, imponente e realizzato in tessuto pesante che le donne indossavano legandolo in vita con un nastro verde e rosso. Se il fiocco era verde, allora significava che la ragazza era nubile. Se era rosso simboleggiava il matrimonio. Il numero dei pallini cuciti all’estremità del nastro, indicava invece il numero dei figli.
Da qualche tempo, nel retro della casa è stato ripristinato anche un orto montano dove si svolgono, nel periodo estivo, numerose attività di animazione e laboratori didattici, promossi e gestiti dalla Fondation Grand Paradis. La leggenda vuole che qui nascessero dei pomodori di una bontà insuperabile!
Le diverse forme della Bellezza… il paesaggio assaporato in calesse
Il paese è piccolo, ma le attività non mancano mai. Nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso il Prato di Sant’Orso per una gita sul calesse. Dal nostro albergo dista circa 45 minuti a piedi, la strada è pianeggiante e il consiglio è quello di attraversare il prato godendosi il panorama con una piacevole camminata fino alla frazione Valnontey.
La carrozza che ci attende è davvero molto graziosa: due panchine rosse riposano sul carretto che ci porterà lungo la Valle. Ci accomodiamo, con sguardo curioso e quando i cavalli partono ha inizio un momento di totale relax. Il paesaggio montano, i suoni del bosco, l’aria tiepida che accarezza le guance e il trotto leggero dei cavalli è una ninna-nanna per Francesco, che si addormenta dopo soli cinque minuti di viaggio. Federico ride, incuriosito e sorpreso da tanta bellezza: indica gli alberi, ascolta il suono del fiume, lascia che il suo sguardo bambino catturi tutte le gradazioni della Valle. Gli alberi che costeggiano il percorso sono rigogliosi, le montagne grigie rivestite di bassa vegetazione sono imponenti, e l’idea è quella di un quadro disegnato con sapienza e grande equilibrio. L’attività permette alle famiglie di vivere un momento di grande pace, in un tempo dilatato dove ogni secondo è dettato dal passo dei cavalli che calpestano i sassi lungo il cammino.
La Bellezza… nei ricami di pizzo
La Bellezza d’altronde è di casa in questo paese dove le donne ricamano fin dalle scuole elementari. Dalle loro mani nascono le “Dentelles de Cogne”, i ricami di pizzo realizzati al tombolo. Questi merletti sono piccole opere d’arte, realizzate senza l’aiuto di un disegno di base. I ricami profilano con grazia i tessuti per la casa e piccoli oggetti d’arredamento come alcune candide abat-jour.
Per la convivialità delle persone, il buon cibo e il suggestivo paesaggio, Cogne merita assolutamente una visita. C’è tanto da vedere e da imparare in questo piccolo paese, che di grigio ha solo i tetti delle case mentre tutto il resto è una sinfonia di colori!
DOVE MANGIARE
Cogne propone dei locali imperdibili con menù dai sapori tradizionali.
Lou Bequet – Fraz. Cretaz, 93 – Lo sformatino di zucca su crema di Castelmagno, i saltimbocca di agnello al Jambon de Bosses e miele millefiori, e la Motsetta di Cogne preparata in casa con i funghi all’olio d’oliva sono solo alcuni dei piatti del menù di questo locale accogliente e a conduzione familiare. Notevole anche la crema di Cogne preparata in quattro differenti variazioni dallo Chef Marco Stefenelli.
Lou Ressignon – Rue Mines de Cogne, 22– Anche qui non mancano le specialità della regione. Il ristorante appartiene infatti al circuito dei Saveurs du Val D’Aoste e propone, tra gli altri piatti, speck d’oca su misticanza con aceto balsamico, crespelline di grano saraceno alla valdostana e gnocchetti di patate e barbabietole su fonduta al Bleu D’Aosta. Notevoli i grissini, fragranti e preparati la mattina stessa, assolutamente da abbinare ai piatti!
La Terrazza – Hotel Sant’Orso, Via Bourgeois, 2. Pranzare sulla terrazza che guarda le montagne attorno a Cogne è davvero una sensazione edificante. Così, mentre lo sguardo si sazia della vista dei prati in fiore e delle montagne, il gusto assapora la tradizione valdostana, con piatti che vanno dal crudo di Saint Marcel alle erbe di Montagna con melone, alla tipica fonduta con crostini di pane nero. Per chiudere in bellezza, vi consigliamo la crema di Cogne con le tegole, o una fetta delle torte del giorno.
DOVE DORMIRE
Hotel Sant’Orso – Via Bourgeois, 2. Arredato in stile classico, con un occhio di riguardo ai dettagli, l’Hotel dispone di un giardino privato attrezzato per i bambini, di un ristorante e una sala cinema che, ogni giorno alle 16, trasmette film d’animazione! A lui è legato anche l’Hotel Du Grand Paradis & Spa, che all’ultimo piano propone un vero e proprio paradiso wellness per bambini e genitori: La Baita è infatti un luogo accogliente in cui stemperare le tensioni e le fatiche accumulate nel tempo. Troverete la sauna, il bagno turco, la doccia tropicale con cromoterapia, la doccia scozzese e la mini piscina con idromassaggio, che rievoca un laghetto, contornato da rocce grigie. Non mancano un salottino con i cuscini rossi, bianchi e blu e un distinto caminetto.
CONSIGLI UTILI
Tornando da Cogne vi consigliamo una visita al Forte di Bard, all’imbocco della Valle D’Aosta. Per i bambini è un’occasione unica, grazie al percorso didattico che insegna loro le peculiarità storiche, culturali e monumentali del Borgo di Bard e del territorio circostante. Nel Forte è collocato, infatti, il Museo delle Alpi che permette a grandi e piccini di vivere un viaggio affascinante alla scoperta del mondo animale e vegetale. Il Museo delle Alpi è uno spazio all’avanguardia, che racconta una montagna trasformata per mano dell’uomo. Un racconto che grazie a scenografie e giochi multimediali educano i bambini alla cultura alpina.
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MAPPA DEL VIAGGIO
INFORMAZIONI TURISTICHE
Regione Autonoma Valle D’Aosta – www.regione.vda.it
Fondation Grand Paradis – www.grand-paradis.it
Copyright: Familygo; delle foto: © Devid Rotasperti www.devidrotasperti.com