Cascate, laghetti, sorgenti: i luoghi freschi dell’Umbria dove l’acqua è protagonista

Fonti del Clitunno
Manuela Rosellini, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 giorno
Età bambini:  0-12 mesi1-3 anni4-12 anni13-18 anni

Un sentiero che segue un torrente spumeggiante, un prato davanti a una maestosa cascata, una sorgente, un borgo adagiato tra infiniti ruscelli: cosa scegliereste per una giornata al fresco nella natura con i bambini? In Umbria non c’è bisogno di scegliere. Dalla più famosa Cascata delle Marmore alla misteriosa Valle del Menotre, ecco i luoghi da non perdere in estate per rigenerarsi e magari organizzare anche un bucolico pic-nic.

Pur non essendo bagnata dal mare, l’Umbria è letteralmente attraversata dall’acqua, che contribuisce a renderla quel cuore verde d’Italia che tutti amiamo. Per questo in estate può essere un’idea vincente con i bambini alternare un itinerario tra le incantevoli città d’arte a gite alla scoperta di posti freschi e ombreggiati, dove vivere attimi di puro relax e lasciarsi solleticare da miriadi di goccioline.

Le Fonti del Clitunno, oasi di pace e colori incredibili

Fonti del Clitunno  Fonti del Clitunno

La prima tappa da mettere in agenda è la sorgente del Fiume Clitunno, a una manciata di minuti dal borgo di Campello sul Clitunno sulla strada che porta da Spoleto a Foligno. Qui si trova infatti un laghetto dalle acque calme e limpidissime dai riflessi smeraldo, circondato da grandi spazi verdi, enormi salici piangenti e pioppi che regalano una provvidenziale ombra, mentre cigni, germani e anatroccoli trotterellano lungo le rive. Se guardate con attenzione il fondo del laghetto, potrete poi osservare numerose polle, sono i punti in cui le sorgenti sotterranee fuoriescono dalle fessure della roccia. Vi sembrerà di essere entrati in un luogo fuori dal tempo, di quelli che si vedono solo nei film fantasy o si leggono nelle poesie. E infatti le Fonti del Clitunno hanno ispirato tantissimi poeti e scrittori, da Plinio a Virgilio, da Byron a Carducci. Anticamente inoltre erano considerate acque sacre dedicate al Dio Giove Clitunno, prova ne sono diversi templi edificati nelle vicinanze, come il Tempietto del Clitunno (a circa 1,5 km), dichiarato Patrimonio Unesco. Tips: all’interno del parco non si può mangiare ma all’ingresso ci sono bar, ristorante e parco giochi per bambini.

Le Fonti di Sassovivo a Foligno

Fonti di Sassovivo  Abbazia di Sassovivo

Se Foligno è una bellissima città da visitare con i bambini per il suo piccolo centro storico, i vicoli, i musei e le attrazioni curiose come la calamita cosmica (l’enorme scheletrone, come lo chiamano i bambini), a pochi minuti di macchina dal centro cittadino sgorgano straordinarie acque curative: sono le Fonti (o Fontanelle) di Sassovivo. Luogo felice e rifugio di frescura in estate per le famiglie in passato, furono poi abbandonate ma con un bellissimo progetto di recupero dal 2013 sono di nuovo aperte e più vive che mai. Qui, a 565 metri s.l.m., ci si può riposare all’ombra di alberi centenari ascoltando il gorgogliare dell’acqua mentre i bimbi giocano e corrono a perdifiato, e in più vivere il territorio attraverso passeggiate naturalistiche, visite alla vicina abbazia, eventi e attività a tema proposte dall’Associazione Fonti di Sassovivo. Oltre ovviamente a sorseggiare un’acqua eccellente.

Pale e la Valle del Menotre

Cascate del Menotre a Pale  Cascate del Menotre

I dintorni di Foligno custodiscono un’incredibile quantità di tesori legati all’acqua e di luoghi speciali dove trascorrere qualche ora al fresco, alcuni ancora selvaggi e poco conosciuti. Avete mai sentito parlare del borgo di Pale? Questa piccola frazione montana si trova all’interno della Valle del Fiume Menotre, una delle zone più spettacolari di tutto l’Appenino Umbro-Marchigiano. Siamo alle porte del Parco dell’Atolina, dove il fiume da vero scultore modella il paesaggio formando oasi, cascate, rivoli, forre e grotte. E proprio dall’abitato si può facilmente partire per il sentiero delle Cascate del Menotre, 2 km tra pioppi e felci, giochi d’acqua, piccole cascatelle e due imponenti salti, che si concludono in corrispondenza del paese di Belfiore, dove le acque si gettano nel Fiume Topino. Lungo il tragitto anche diverse aree pic-nic con panche e tavoli. Da Pale è possibile partecipare inoltre alla visita guidata alle Grotte dell’Abbadessa create sempre dal fiume Menotre, un viaggio al centro della terra con tanto di torcia e caschetto. Per saperne di più su tutte le escursioni della Valle potete anche consultare il sito del Comune di Foligno.

Rasiglia, il “borgo delle acque” in Umbria

Rasiglia  Rasiglia

Non si può lasciare la Valle del Menotre senza aver visitato il borgo di Rasiglia, dove l’acqua di sorgente è protagonista assoluta. Non c’è passaggio, viuzza, angolo del paese, in cui non si faccia vedere o sentire un ruscello o un corso d’acqua, creando scorci unici che gli hanno valso, tra gli altri, l’appellativo di “Venezia dell’Umbria”. Piccola curiosità: narra la leggenda che sotto il castello di Rasiglia si trovasse una sorgente considerata maledetta, perché le sue acque allagavano spesso i campi impedendo ogni tipo di coltivazione. Così si decise di ostruire la sorgente con dei sacchi riempiti di lana bloccandone il flusso, e le acque cominciarono a defluire al centro del paese, creando la meraviglia a cui oggi assistiamo.

La Sorgente della Morica a Stifone e le Mole di Narni

Mole di Narni    Umbria d'acqua a Stifone

Siamo a pochi chilometri da Narni, la città che ha dato il nome alla fiabesca Narnia, più precisamente a ridosso di un piccolissimo borgo con solo una quarantina di abitanti: Stifone. Qui, lungo le rive del fiume Nera, ci sono due meraviglie dai colori azzurrissimi che davvero lasciano senza fiato e che non possiamo non annoverare tra i posti freschi in Umbria.

Diciamo subito che alle Mole di Narni non si può fare il bagno, c’è il divieto assoluto di balneazione per via dell’apertura delle dighe. Ma di certo il colore dell’acqua, tra il turchese e lo smeraldo, è talmente spettacolare che merita una vista.

Alla Sorgente della Morica nei pressi di Stifone invece ci si può volendo immergere (numero contingentato su prenotazione e a pagamento in alta stagione) anche se la temperatura dell’acqua è gelida. Ma anche solo passeggiare lungo il fiume e godere di questi colori spettacolari è un’esperienza da fare.

La Cascata delle Marmore, la più alta d’Italia

La Cascata delle Marmore con i bambini, Belvedere inferiore  La Cascata delle Marmore con i bambini, Belvedere superiore

La nebbiolina creata dalle infinite goccioline fa capolino tra gli alberi sin dall’ingresso, molto prima di avvistare la scrosciante colonna d’acqua. Quando infine si arriva davanti al triplice salto, lo sguardo di tutti, bambini e adulti, è rapito in un attimo. La Cascata delle Marmore, vicino Terni, è un vero spettacolo con il suo dislivello totale di 165 metri. Non è una cascata naturale ma una mirabile opera ingegneristica frutto del lavoro dell’uomo che, fin dall’epoca romana, ha cercato di canalizzare le acque del Fiume Velino e di farle precipitare nel Fiume Nera, e forse proprio il suo perfetto equilibrio tra natura e intervento umano ha suscitato nei secoli stupore e meraviglia, fino a rientrare di diritto nel settecentesco Grand Tour di pittori, artisti e scrittori provenienti da tutta Europa. Oltre a regalare un’intensa frescura anche nelle giornate più calde, la cascata si trova all’interno di una vera e propria area escursionistica con sei sentieri per tutti i gusti. Se è vero che la cascata si può visitare tranquillamente in autonomia, una visita guidata, rende l’esperienza indimenticabile. E allora non vi resta che prenotare la Fantacascata, la passeggiata animata e teatralizzata proposta il sabato e la domenica e dedicata interamente ai bambini dai 3 agli 8 anni.

 

 

Copyright: FamilyGO. Foto di Comune di Foligno; M. Rosellini; A. R. Lisella; iStock/ e55evu/ Emanuele Ghirardelli/ Massimo De Santis: Depositphotos/ Buffy1982/ Cavan

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