Il nostro inizio autunno comincia con un viaggio – quasi un regalo inaspettato – in Canton Svitto (Schwyz), nella regione del Lago di Lucerna. Nell’anno in cui il turismo svizzero ha celebrato le proprie dimensioni più autentiche e primigenie con lo slogan “La natura ti rivuole”, i nostri tre giorni tra alpeggi, montagne, laghi, animali in libertà e panorami di una bellezza difficile da rendere a parole.
Canton Svitto: la Svizzera è nata qui
Canton Svitto, ovvero dove tutto ha avuto inizio. Forse non tutti sanno che la storia della Confederazione Elvetica inizia qui, da questo scampolo di Svizzera centrale incastonato tra il Lago dei Quattro Cantoni (o di Lucerna) e il Lago di Zurigo. E’ proprio il Canton Svitto a suggellare nell’agosto del 1291 il Patto del Grütli, ovvero l’alleanza eterna con gli altri due cantoni fondatori (Uri e Unterwald) successivamente estesa agli altri 26 cantoni della Confederazione. E secondo alcune interpretazioni è proprio da Svitto che deriva il nome di Svizzera.
Celebra questo ruolo il Museo dei Patti Federali (Bundesbriefmuseum) del capoluogo, Svitto appunto, che è stato costruito tra il 1934 e 1936 come risposta al nazionalismo dilagante all’epoca in Europa e che conserva numerosi documenti e numerose bandiere che testimoniano della complessa storia della Confederazione, in particolare – venerato quasi come una reliquia – il Patto Federale del 1291, atto fondativo sospeso tra mito e realtà. Entrata gratuita per bambini e ragazzi fino a 16 anni.
E’ elegante Svitto, di quell’eleganza discreta che fa sì che non parli mai di sé come di una città, ma piuttosto che preferisca fare sempre riferimento all’intero Cantone. Quell’eleganza discreta che si respira nella piazza centrale, ricostruita dopo il furioso incendio del 1642, e nelle numerose case nobiliari (circa una trentina) che testimoniano del passato di Svitto come fulcro economico della zona: tra le residenze (non tutte aperte al pubblico) segnaliamo Casa Ital Redig (di proprietà dell’omonimo imprenditore) iniziata nel 1609, le cui stanze interne – tutte legni intarsiati e preziose maioliche – testimoniano della ricchezza della famiglia. Vicina, e visitabile con lo stesso biglietto, la casa in legno Bethlehem risalente al 1287 che oggi ospita la biblioteca del Canton Svitto.
Poco importa se ci accoglie un giorno piovoso in cui l’autunno sembra decisamente più inoltrato di quanto non indichi il calendario: a noi basta vedere il verde straordinario dei prati e dei giardini per sentirci già in pace col mondo. E soprattutto ci basta sapere che poco distante da qui, a Morschach, c’è lo Swiss Holiday Park, un grande centro ricreativo e wellness aperto 365 giorni all’anno e dedicato al piacere e al divertimento delle famiglie: un posto che è spa, sala giochi e fattoria al tempo stesso. Bello!
Stoos: un paradiso per le famiglie dove le auto e la confusione sono bandite
Il sole fa capolino quando arriviamo a Stoos, isola felice chiusa alle auto a 1300 metri di altitudine. Raggiungerla è quasi come raggiungere una vetta inviolata: la collega a Morschach, giù a valle, una funicolare che dire impervia è quasi un eufemismo e che è – non a caso – la funicolare turistica più ripida d’Europa. Mentre la vettura si inerpica sulla montagna con una naturalezza che sembra sfidare le leggi della fisica la meta sembra quasi irraggiungibile e invece appena 6 minuti e ci siamo.
Dal 2017 Stoos è collegata dalla funicolare più ripida al mondo (pendenza del 110%), con un’opera ingegneristica avveniristica tutta made in Svizzera, basata su enormi cabine cilindriche che consentiranno ai passeggeri di superare il dislivello rimanendo sempre in posizione orizzontale (in maniera agevole anche per i passeggini, dunque) e ammirare al contempo il paesaggio circostante. Che si rivela mozzafiato non appena “approdiamo”: il lago di Lucerna si stende ai nostri piedi, specchio verde-blu incastonato tra i monti, prati a perdita d’occhio e panorami incantevoli come quello della vetta Fronalpstock (1921 metri) che si raggiunge in seggiovia.
Di Stoos ricordiamo soprattutto il silenzio, la pace e la sensazione che il tempo si sia fermato tra prati, cime e laghetti che un timido sole autunnale fa brillare al tramonto. E poi mucche, mucche dappertutto e di tutte le fogge: vere, di plastica, di metallo, guardiane attente o brucanti indifferenti al passaggio dei turisti. Le famiglie che si rifugiano a Stoos trovano due proposte davvero interessanti: il nuovo sentiero ad anello “Bergbeizli-Weg” che offre anche la possibilità di degustazioni di formaggi locali nei sei ristoranti che si trovano sul suo percorso (grazie alla tessera “Alpkäse-Pass”) e, ottimo per i bambini, il Sentiero delle Marmotte.
Sulla Glattalp: tra prati, laghi, marmotte e cieli infiniti
E la marmotta è uno dei grandi protagonisti del giorno successivo che ci vede partire di buon’ora per la vicina Muotathal (lett. “la valle del fiume selvaggio”), paradiso naturale di valli e fiumi in cui una cabinovia rossa a otto posti ci porta sulla Glattalp (1850 metri), nota per essere in inverno la montagna più fredda della Svizzera. Ma anche per essere un vero paradiso in cui gli animali pascolano indisturbati e ci si può perdere in un panorama di rocce e laghi dall’impareggiabile bellezza.
Posso confessare l’esaltante sensazione di libertà e preziosa solitudine provata nelle due ore in cui abbiamo compiuto il giro del lago Glattalp senza incontrare praticamente nessuno? Tranne appunto la marmotta, che abbiamo incrociato (avvistata col binocolo, sarebbe più corretto) intenta a muoversi indisturbata tra le rocce nel bel mezzo del nostro cammino. Per il resto solo silenzio, curiose formazioni di origine carsica che sono la prova di come anche la geologia sia munita di una buona dose di creatività e talvolta ami sbizzarrirsi, la foresta vergine di conifere più vasta del Paese e aquile in volo.
Buona parte dei sentieri attorno al lago Glattalp sono abbastanza pianeggianti e sono adatti anche alle famiglie con bambini (per i più piccoli, forse, è più indicato uno zaino o un marsupio, che non il passeggino) che apprezzano molto sostare (per il pranzo o anche per la notte) nei rifugi in vetta. Noi abbiamo fatto sosta al CAS Glattalp (a 1896 metri) gestito da una giovane educatrice di scuola dell’infanzia prestata alla montagna e all’attività casearia durante i mesi estivi: la struttura viene rifornita in elicottero a inizio stagione mentre formaggi, liquori e buona parte delle rimanenti prelibatezze offerte sono prodotti direttamente qui.
La transumanza di Einsiedeln: la festa della tradizione
Il terzo giorno di questa nostra incursione in terra svizzera è quello più “urbano” di tutti. La nostra destinazione è Einsiedeln, cittadina a 1.000 metri di altitudine che sta vivendo una fase di notevole espansione, ma anche mantenendo forti i legami con la tradizione e le attività produttive legate alla terra.
Possiamo leggere in tal senso l’attività della Milchmanufaktur, una cooperativa che riunisce circa sessanta contadini della zona che forniscono il proprio latte per la produzione di formaggi e yoghurt. In particolare, per i formaggi si utilizza uno speciale “latte da fieno”, prodotto da vacche che mangiano esclusivamente foraggio non stoccato nei silos. Nei moderni e luminosi ambienti della Milchmanufaktur, che è anche punto vendita e ristorante, si tengono corsi che insegnano a grandi e bambini a fare il formaggio. Dicono che gli ospiti, in particolare gli americani, ne vadano matti…
Ma a Einsiedeln il legame con la tradizione conosce molte altre declinazioni. Quella dei giovani che coltivano la pastorizia tramandando le attività dei padri e dei nonni, ad esempio, e che il giorno in cui passiamo noi scendono nei loro costumi tipici riaccompagnando le mandrie a valle dopo la stagione estiva sugli alpeggi: abbiamo infatti la fortuna di assistere a una festa della transumanza che accende il paese per tutta la mattina e buona parte del pomeriggio e che si celebra solo ogni cinque anni. Ma lo spettacolo val bene l’attesa: tra musiche e piatti tipici consumati in conviviale allegria negli stand e nei ristoranti tantissime discese di animali addobbati a festa. Tra mucche, capre, pecore, maialini anche vezzosi alpaca che attirano gli sguardi incuriositi di grandi e bambini.
E la tradizione della fede, vissuta nella grande, bellissima, abbazia che è la meta di pellegrinaggio dedicata alla Vergine Maria più importante della Svizzera. Qui tra stucchi barocchi e trompe l’oeil che sembrano spalancare porte su dimensioni altre si venera una Madonna Nera a lungo contesa coi Francesi.
L’abbazia cela – come un tesoro da conservare gelosamente – anche una splendida biblioteca e scuderie tra le più antiche d’Europa in cui i monaci allevano da secoli la prestigiosa razza “Einsiedler”.
Canton Svitto in famiglia: proposte per tutte le stagioni
Come bilancio di fine viaggio possiamo tranquillamente affermare che in tutte le stagioni il Canton Svitto si rivela una meta perfetta per le famiglie: d’estate come in inverno le vette sono scenari di avventure che coinvolgono genitori e bambini. Sia che si ami passeggiare lungo i sentieri tracciati, sia che si ami sciare, o ancora che si ami tuffarsi in piscina il Cantone offre ogni giorno numerose occasioni di benessere e divertimento.
Dove Dormire
Nella cornice incantata di Stoos abbiamo dormito nell’altrettanto incantato Seminar-und WellnesshotelStoos: eleganti camere in uno stile moderno che strizza al contempo l’occhio alle tradizioni alpine, cucina gourmet che presta grande attenzione anche alle esigenze di vegetariani e vegani senza sacrificare in alcun modo il gusto e una splendida spa che è il luogo migliore in cui concludere la giornata.
Tra saune a varie temperature, palestra, vasche idromassaggio e piscine c’è anche una adorabile Jacuzzi immersa nel verde del giardino e sorvegliata a vista da una simpatica mucca di metallo.
Mentre a Muotathal siamo stati ospiti dell’Hüttenhotel Husky-Lodge, un resort diffuso in legna e pietra in cui le vere guest star sono gli husky, allevati, coccolati e “condivisi” con gli ospiti (anche con i più piccoli) per laboratori, attività di vario tipo, passeggiate nella natura e corse in slitta nei mesi invernali. Nato dal sogno dei proprietari che qualche anno fa sono volati addirittura in Canada per acquistare i primi quattro cani, l’Huski-Lodge ne conta ora oltre 30 e offre un gradevolissimo e alternativo modo di concepire la vacanza in questo angolo di Svizzera: la struttura – di recente costruzione – offre sia appartamenti indipendenti immersi nella natura e circondati da una abetaia (alcuni per famiglie, con più posti letto, e altri più intimi, altri ancora con la sauna privata, per un’esperienza davvero esclusiva) che un corpo centrale con reception e cinque camere. La sera, prima della cena tipica nel ristorante (anch’esso ai margini del bosco), momento benessere nella piccola spa con sauna finlandese a 90° e una in cui la colonnina di mercurio si ferma un po’ più in basso, sala relax e pittoresca tinozza di acqua gelida per i più coraggiosi che vogliano ritemprarsi dopo le alte temperature della sauna.
Come Muoversi
La rete di trasporti pubblici svizzera, la più fitta al mondo, è un inno alla proverbiale efficienza che contraddistingue il paese elvetico.
Non solo i mezzi dello Swiss Travel System sono ordinati e i collegamenti sincronizzati (l’unico ritardo in cui siamo incorsi è stato abbondantemente compensato da una profusione di scuse e di indicazioni utili da parte del personale a bordo per ovviare alle eventuali coincidenze perse), ma anche i prezzi sono assolutamente convenienti e competitivi grazie allo Swiss Travel Pass, un ticket unico che consente di visitare con tutti i mezzi pubblici i 26.000 chilometri lungo cui si snodano città,villaggi, laghi e montagne della Svizzera. Il biglietto, valido per 3, 4, 8 o 15 giorni consecutivi (oppure a scelta nella formula Swiss Travel Pass Flex) prevede la libera circolazione con treni, autobus, battelli e ferrovie di montagna (per la maggior parte di queste ultime sconto del 50%) e ingresso gratuito in oltre 490 musei. Vale anche per i treni panoramici (Glacier Express, Bernina Express, GoldenPass Line e Wilhelm Tell Express) che regalano scorci panoramici unici e per il Grand Train Tour of Switzerland che combina gli itinerari panoramici più belli della Svizzera. E’ previsto il 15% di sconto per i viaggiatori sotto i 26 anni.
Anche arrivare in Svizzera dall’Italia a bordo dei confortevoli Eurocity è conveniente con le tariffe Mini (acquisto fino a 21 giorni prima della partenza) e Smart (fino a 14 giorni prima).
Per Informazioni
https://www.schwyz-tourismus.ch/de/
Copyright: Familygo. Foto di E. Fasan; Svizzera Turismo