Sicilia: il Parco delle Madonie, paradiso di colori, di sapori e di quiete

Patrizia Bertini, autore di Family Go
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

Proprio di fronte alla bellissima Cefalù, si innalzano alle spalle delle colline verdi di ulivi che fanno poi spazio alle vette delle Madonie, un paesaggio che richiama tutti i più bei colori della natura: il blu del mare, l’azzurro terso del cielo, il verde della vegetazione puntellato dai colori accesi degli agrumi, delle orchidee e delle farfalle. Un luogo ameno, dove ritrovare la quiete, la serenità, dove assaporare prelibatezze gastronomiche, dove vivere antiche tradizioni legate all’artigianato, dove i bambini e i loro genitori potranno godersi una vacanza indimenticabile.

Il mio viaggio nelle Madonie inizia a Collesano, il primo paese che incontriamo salendo per le stradine a curve che ci portano dal mare in 10 minuti sull’altopiano. Entro fin da subito in contatto con la gente del posto. La gentilezza si sa è siciliana, ma qui c’è qualcosa in più che mi ha colpito: l’amore per la propria terra, per le tradizioni che si tramandano fin dall’antichità e per il desiderio di farle conoscere ed apprezzare anche alle persone che vengono da fuori. E’ così che ti aprono le porte del laboratorio dove producono le maioliche, e ti insegnano il loro mestiere, è così che ti fanno assaggiare un miele di cardo strepitoso e ti portano a vedere le arnie, è così che maestre ricamatrici ti insegnano l’antico metodo del filet di Isnello, oppure nelle malghe ti fanno assaggiare i loro formaggi e salumi eccellenti, a cui non si può resistere.

Le Madonie sono una terra generosa, dove il rispetto della natura è molto vivo. Ci si sorprende che tutto qui sia biologico, che venga preservata la biodiversità, che ci sia una conoscenza e una tutela dell’ambiente naturalistico molto diffusa. E infatti Il Parco è luogo ideale per l’escursionismo, per il trekking a cavallo, a piedi, con le mountain bike, con il somarello, sul cui dorso si appoggiano i bambini stanchi, e sempre la nostra guida ambientale sarà all’altezza del suo compito, facendo innamorare anche noi della sua terra.
Anche l’agriturismo qui ha una valenza importante. Il turista che vi soggiorna può entrare a contatto con la ruralità, che per i bambini vuol dire libertà, correre nei prati, giocare tra gli alberi, vedere gli animali. Vi sono agriturismi eccellenti, con anni di tradizione nell’ospitalità, Non manca neppure il resort, come l’Abbazia Sant’Anastasia, dove la vacanza prende la connotazione di pura eleganza, ma che, guarda caso, è anche azienda agricola, e produce il miglior vino della zona, in più biodinamico.
Il mio percorso delle Madonie è un viaggio per tutti, grandi e piccoli, e inizierei parlando della natura che qui regna sovrana.

Percorsi nella natura nel Parco delle Madonie

E’ una Sicilia che non ti aspetti quella del Parco Regionale delle Madonie, che comprende i rilievi più alti dell’isola dopo quelli del complesso vulcanico dell’Etna e uno dei più interessanti da un punto di vista naturalistico. Il Parco può fregiarsi dell’ambita definizione di European Geopark, un’area naturale protetta all’interno della quale si trovano siti geologici significativi per qualità scientifica, rarità, attrattiva e valore educativo (testimoniato dalle molte attività didattiche, soprattutto per bambini).
Qui, infatti, in una suggestiva molteplicità di ambienti (dai picchi più alti alle colline, al tratto di mare che lambisce il margine tirrenico del parco), possiamo trovare oltre il 70 per cento delle specie di flora (ben 5.500!) e fauna del territorio siciliano. In primavera, quando la zona si accende per l’esplosione dei colori del sottobosco, le Madonie accolgono ben 64 specie diverse di orchidee, alcune delle quali purtroppo in via di estinzione, e oltre 90 specie di farfalle diurne: tra gli esemplari più significativi il Parnassius apollo siciliae (una sottospecie endemica delle Madonie), il Monarca africano e la Licena dei gerani, originaria dell’Africa meridionale e qui insediatasi solo in tempi recenti. Ma non mancano altre rarità come gli agrifogli giganti, esemplari unici al mondo, alti più di 15 metri, che si trovano a Piano Pomo www.parcodellemadonie.it

I weekend avventura: emozionante notte sugli alberi

Le Madonie, insomma, sono prima di tutto natura e, allora, perché non provare a scoprirle in modo “avventuroso”? E’ quanto proposto dal Parco Avventura Madonie che si trova a Petralia Sottana all’interno di un bosco e a pochi chilometri dalla stazione sciistica di Piano Battaglia: qui è possibile dormire in tende montate sugli alberi, passeggiare a bordo di somarelli lungo i percorsi forestali, compiere escursioni naturalistiche e geologiche per osservare i coralli e gli affioramenti dei fossili, riconoscere le erbe spontanee e partecipare a laboratori sensoriali e didattici. Un’equipe di geologi, naturalisti, speleologi e istruttori formati propongono percorsi di Orientaturist (con cartina, bussola e schede quiz) per scuole e per famiglie e week end avventura a partire da un giorno una notte: si dorme nelle tende a terra o sugli alberi, si compiono escursioni e si praticano attività varie come percorsi acrobatici in notturna e in diurna, tiro con l’arco, orienteering, arrampicata sull’albero e powerfan. Il Parco è gestito da persone molto competenti che sono anche guide naturalistiche. E’ per questo che si discosta dal semplice parco acrobatico per offrire pacchetti weekend per il divertimento di tutta la famiglia. Tutti i percorsi sia giornalieri che i weekend hanno la possibilità di essere adattati a tutte le età e anche i bambini più piccoli possono divertirsi con le brevi passeggiate a dorso del somarello. Comunque tutto è in sicurezza!!. www.parcoavventuramadonie.it/

Il trekking a cavallo o sull’asino

E’ una pratica molto diffusa nel territorio delle Madonie. Gruppi di stranieri vengono apposta in questi luoghi per il trekking con il cavallo, che può durare anche 7 giorni, se si arriva fino a Taormina. Con bambini conviene muoversi nel territorio con il somarello o a piedi se hanno più di 6 anni. Le escursioni sono bellissime, i paesaggi delle Madonie regalano emozioni senza fiato, se poi si arriva in cima fino a Pizzo Carbonara, non è un caso che l’escursione prenda il nome: “Vi porto in paradiso”. Per un giorno, compreso di pic nic, la guida costa 120 euro fino a 6 persone. Per le escursioni a cavallo o con il somarello ci si rivolge all’Associazione Castelbuono Trekking www.castelbuonotrekking.it

Molto interessante ancora l’iniziativa di alcune cooperative sociali specializzate in onoterapia, che si prendono cura di bambini con handicap fisici e mentali, unendo l’aspetto della cura a quello del babysitting, lasciando liberi i genitori di passare qualche ora di vacanza da soli. Le Cooperative a cui rivolgersi sono la Cooperativa il Girasole e La Madonita.

La cultura nelle Madonie: l’arte, l’artigianato e le feste popolari

E dopo aver fatto scoprire ai nostri figli le meraviglie naturalistiche della zona perché non aprire il loro sguardo anche su quelle artistiche e legate alle tradizioni popolari? Si può partire seguendo l’itinerario gaginiano che comprende i comuni madoniti di Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana e Petralia Sottana. Quest’ultima, in particolare, ci stupisce con la ricchezza e la raffinatezza della sezione archeologica del Museo Civico Antonio Collisani e per l’interesse di quella geologica: un vero e proprio Geopark dove vedere – e toccare! – le tracce di 200 milioni di anni di storia geologica e sperimentare virtualmente la potenza delle esplosioni vulcaniche e di tutti i fenomeni che hanno plasmato il volto della Sicilia. Dell’itinerario gaginiano ci piace ricordare anche Geraci Siculo, con i suoi monumenti affacciati sulla Piazza del Popolo e con i suoi molti eventi che rievocano le tradizioni contadine e nobiliari del passato quando qui regnava il potente casato dei Ventimiglia. Parliamo della Festa della Transumanza di fine maggio con il passaggio degli animali, i momenti di vita pastorale da assaporare e gli spettacoli di falconeria, e la Giostra dei Ventimiglia, i primi giorni di agosto, con la rivisitazione delle tradizioni nobiliari e contadine medievali.

Per i bambini ancora, da non perdere: a Caltavuturo il Museo dei Pupi, le tipiche marionette siciliane che hanno come principali protagonisti Carlo Magno e i suoi Paladini, il Museo Trame di filo di Isnello, il paese in cui maggiormente rivive la tradizione del ricamo e del filet e a Collesano il Museo della Targa Florio, una delle più antiche corse automobilistiche d’Italia. Sempre a Collesano segnaliamo l’azienda Cotto Meli che produce le tradizionali maioliche siciliane, attiva anche nella didattica www.cotto-meli.it

Uno sguardo sul mare

Il mare nelle Madonie è sinonimo di Cefalù, l’unica località del Parco ad affacciarsi direttamente sulla costa. Originariamente villaggio di pescatori, Cefalù è oggi una apprezzata località turistica, facilmente raggiungibile visto che dista appena 60 km dal capoluogo Palermo. Acque cristalline, natura incontaminata, spiagge attrezzate, sicure e animate, hotel e villaggi turistici (tra i più rinomati il villaggio Valtur nella vicina Pollina), colline sullo sfondo e un ricchissimo patrimonio culturale. Imperdibili una passeggiata tra le viuzze del centro storico, un’escursione alla vetta della Rocca, che consente di ammirare un panorama straordinario che abbraccia anche le Eolie sulla linea dell’orizzonte, e una visita alla Cattedrale, un superbo edificio di fondazione normanna. E per gli amanti del folclore: la festa di S. Giuseppe (19 marzo), le celebrazioni della Settimana Santa, la festa del SS. Salvatore, patrono della città, (dal 2 al 6 agosto) e quella di S. Lucia (13 dicembre).

I prodotti tipici delle Madonie

Un viaggio nelle Madonie è anche un viaggio nel gusto. A partire da quello dei prodotti riconosciuti da Slow Food come presidii da tutelare e valorizzare, come “la manna” (la linfa dolcissima, citata nelle Bibbia, estratta dal frassino nei territori di Castelbuono e Pollina, dove ad agosto si tiene appunto la Sagra della Manna), il “Fagiolo a Badda” e la “Provola delle Madonie”. Per continuare nel gusto degli altri prodotti di eccellenza della zona, ambasciatori di una “sicilianità” tutta speciale: gli oli extravergini ottenuti da diversi e pregiati tipi di olive, i vini di alta qualità, alcuni dei quali con il marchio IGP e DOC, le castagne, le mandorle, le nocciole, frutti che ritroviamo protagonisti nella gran parte dei dolci locali (biscotti, panettoni, colombe, torroni). Nelle numerose aziende agrituristiche della zona possiamo trovare anche, e sempre rigorosamente a km 0, prodotti derivati dalla farina di grano duro (il pane a lievitazione naturale cotto in forno a legna, la pasta fresca e secca), dalle carni bovine e da quelle dei maiali allevati allo stato brado (gustosissimo il salame pappone o “buffa” prodotto tradizionalmente nella zona di Castelbuono e sottoposto a un procedimento di asciugatura che lo rende assolutamente peculiare). E ancora: gli agrumi (come l’arancia bionda di Scillato), i formaggi (ricotta, caciocavallo, primosale, primintiu, tumazzo e tuma) e i funghi del sottobosco (il pregiato Basilisco, il fungo di Ferla, i porcini, i sanguinelli e i gallinacci).

Dove mangiare

Castelbuono detiene il ruolo di capitale gastronomica delle Madonie: qui non solo ha sede il Consorzio Produttori Madoniti, citato nel paragrafo precedente, ma vi sono i “ristoranti stellati” e si tengono numerosi corsi di cucina che valorizzano le eccellenze del territorio (olio, ortaggi, agrumi, vino).

Tra gli innumerevoli ottimi ristoranti di questa cittadina, vi consigliamo il ristorante Romitaggio perché è davvero tipico, sia nella cucina che nell’ambiente, dove “la buona cucina diventa civiltà” (come si legge all’ingresso del locale) e dove i prodotti base dei piatti arrivano direttamente dai produttori a km 0. Deliziosi gli antipasti, dove assaggerete i migliori salumi, i formaggi, le verdure e un olio speciale prodotto dai proprietari, sempre accompagnato da pane tostato con origano, paste ripiene fatte in casa (è la loro specialità), carni eccellenti. Molto assortita anche la cantina.
Per una serata magica, si cena al ristorante del Relais Sant’Anastasia, dove il fascino del luogo, la simpatia e gentilezza del personale, uniti al buon cibo vi lasceranno un ricordo indelebile.
A Collesano è caldamente suggerita una sosta a Casale Drinzi (ristorante e pizzeria con B&B) dove si può assaporare il gusto di un’antica ruralità sapientemente distribuita nei piatti proposti (antipasti e stinco sono le loro specialità).

Dove dormire

Agriturismo Bergi – Castelbuono – Bellissimo casale con camere, giochi per bambini, e piscina, che è anche azienda agricola di produzione biologica e fattoria didattica, a 15 km dal mare.
Relais Sant’Anastasia – Castelbuono – Antica Abbazia a soli 15 km dal mare, trasformata in elegante hotel con piscina immerso nel paesaggio collinare delle Madonie.

 

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Mappa dei luoghi

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Info turistiche

www.parcodellemadonie.it

 

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