La Scozia è una nazione molto interessante come meta di un viaggio on the road con tutta la famiglia. I percorsi tra cui scegliere sono molti, data la bellezza del territorio e la magnificenza di una Natura che, se potesse, parlerebbe e si racconterebbe da sola. Un possibile itinerario di viaggio in Scozia da percorrere nei mesi estivi mette al centro, senza dubbio, i molti paesaggi incredibili, così come le città dense di storia e fascino.
Scozia: cosa vedere con i bambini? C’è solo l’imbarazzo della scelta. E non è difficile rendersi conto del perché la Scozia sia una destinazione di viaggio sempre molto amata dalle famiglie. Questo itinerario estivo è pensato appositamente per compiere un percorso circolare, partendo da Edimburgo e tornando nella capitale della Scozia, come ultima tappa del viaggio. Si tratta di un percorso attraverso alcuni dei luoghi più iconici e spettacolari del paese, dove vivere esperienze capaci di farsi ricordare, tra natura incontaminata, castelli storici e luoghi densi di fascino.
Scozia, cosa vedere: la prima tappa è Edimburgo
Questo viaggio in Scozia inizia a Edimburgo, un luogo molto facile da raggiungere grazie ai voli low cost che partono da diverse città italiane. Pur essendo la capitale, Edimburgo non è una città immensa da visitare. La sua dimensione raccolta, i mezzi pubblici perfetti per spostarsi anche in famiglia e le tante cose da vedere fanno di Edimburgo un luogo dove poter stare due giorni così come una settimana intera. Questa città è un mix perfetto di storia e modernità, con il suo splendido castello che domina l’orizzonte. Proprio dal Castello di Edimburgo vale la pena iniziare la prima giornata di viaggio in Scozia.
Questo castello è uno dei più belli da visitare in Gran Bretagna e, per secoli, è stato una roccaforte militare letteralmente “seduta” su di un vulcano spento. Un edificio fiero e austero che che contiene anche alcuni dei gioielli della Corona e fino a poco tempo fa anche la celebre Pietra del Destino (ora conservata al Museum of Perth). Per visitare il Castello di Edimburgo occorre organizzarsi per tempo e acquistare i biglietti in anticipo.
Una volta finita l’esplorazione del castello, a Edimburgo si ha l’imbarazzo della scelta. Un’opzione classica è quella di restare lungo il Royal Mile, la grande via che taglia in due il centro di Edimburgo. Ai lati del Royal Mile ci sono altrettante strade interessanti, come Geroge IV Bridge. Basta percorrerla per arrivare al cospetto di Greyfriar’s Bobby, la statua del cagnolino più celebre della capitale scozzese.
Questa zona della città è quella in cui è nato Harry Potter. Elephant House, la caffetteria in cui J.K. Rowling scrisse il primo romanzo, è davvero lì vicino. Attualmente è chiusa perché è stata danneggiata da un incendio. Proprio dietro il pub che prende il nome da Greyfriar’s Bobby c’è l’ingresso al Greyfriars Kirkyard. Si tratta del cimitero più celebre – e dicono anche spettrale – di Scozia. Sarà vero?
Nel caso piova, nelle vicinanze si trova il National Museum of Scotland, un luogo culturale gratuito, nel quale sono in mostra molte cose: dagli oggetti storici unici come gli antichi Scacchi di Lewis, fino a oggetti legati allo sviluppo della ferrovia in Scozia. Questo museo possiede anche una delle terrazze dalla quale ammirare il più bel panorama su Edimburgo.
Per continuare, invece, l’esplorazione della capitale scozzese in modo più alternativo, sarà sufficiente dedicare una parte della giornata a New Town. Si tratta veramente di una parte nuova della città? Solo parzialmente. È sicuramente nuova rispetto alla medievale Old Town ma risale al 1800, quando vennero creati dei nuovi quartieri. Questa è la zona in cui trovare il fotogenico Dean Village e dove raggiungere anche il Giardino Botanico di Edimburgo, anch’esso con ingresso gratuito (l’unica eccezione sono le serre).
Edimburgo è una città che richiede anche due o tre giorni per essere conosciuta per bene.
Scozia cosa vedere: la seconda tappa, Stirling
Ci sono vari modi per spostarsi adeguatamente in Scozia: per un itinerario come questo è conveniente noleggiare un’auto. Lo si può fare direttamente dopo aver raggiunto la città di Stirling, a meno di un’ora di treno a ovest di Edimburgo. Perché visitare Stirling? Se a Edimburgo si trova il castello che ha fatto da caserma per secoli ai soldati scozzesi, a Stirling si trova il castello che è stato la vera residenza di molti re di Scozia.
La visita a Stirling, però, non inizia dal centro storico ma da un luogo a circa 10 minuti da esso. Si tratta del Visitor Centre del Campo di Battaglia di Bannockburn, un luogo molto importante per gli scozzesi. Nei pressi di quello che ora è un affascinante parco pubblico, nel giugno del 1314 gli eserciti scozzese e inglese si sono affrontati in quella che fu la battaglia decisiva per l’indipendenza della Scozia. A ricordare quel giorno, c’è una statua molto bella e fiera di Re Robert The Bruce, il nobile che portò la Scozia alla vittoria. La figura di Robert The Bruce incontra di nuovo i viaggiatori proprio nel castello che sovrasta la città.
Il Castello di Stirling è un luogo dove si può conoscere gran parte della storia dei sovrani scozzesi e dove la fantasia galoppa, grazie alle molte sale da vedere e a alla storia davvero potente di questo antico palazzo residenziale. Lasciando Stirling, è possibile fermarsi a vedere il monumento a William Wallace. A differenza dell’eroe raccontato dal film Braveheart, il vero Wallace non è mai stato molto amato dagli scozzesi, se non nel XIX Secolo quando lo scrittore Walter Scott riscrisse la sua storia, condendola con un pizzico di romanticismo.
Il monumento a Walter Scott che si può vedere oggi è stato voluto proprio da Walter Scott stesso. Stirling, a ogni modo, non delude mai.
La terza tappa: il Loch Lomond & Trossachs National Park
Un nome complicato e lungo per uno dei parchi nazionali più importanti e scenografici di Scozia. Il Loch Lomond National Park (anche gli scozzesi abbreviano il suo nome) è considerato l’anticamera delle West Highalands ma ha un suo proprio carattere e una bellezza che non lascia indifferenti. Lo si capisce bene proprio quando ci si ferma in una delle varie aree di sosta, pensate apposta per chi viaggia on the road in Scozia.
Queste aree possiedono, spesso ma non sempre, bagni pubblici e di solito si affacciano sulla bellezza della natura di questa parte di Scozia. Sono luoghi molto utili per fermarsi per un pranzo al sacco, perché sono dotate di tavoli per i pic-nic.
Non sono molti, invece, i luoghi dove acquistare da mangiare strada facendo ma, nella bella stagione, è facile trovare dei food truck proprio in queste aree. Il Loch Lomond National Park è una zona della Scozia perfetta per fermarsi qualche giorno, grazie alle infinite opportunità per escursioni, passeggiate e sport acquatici da fare proprio in zona.
Si può, per esempio, affittare una barca e navigare le tranquille acque del lago. Un posto da non perdere è il piccolo villaggio di Luss. È considerato uno dei più belli e caratteristici della Scozia, grazie alle sue case in pietra e i suoi molti fiori, pronti ad adornare le case in estate. Questo è anche il posto giusto dove cercare un alloggio per dormire proprio nel cuore del Loch Lomond National Park.
La quarta tappa dell’itinerario in Scozia: Glencoe
Sono molte le tappe di un viaggio in Scozia da fare in famiglia, successive a una fermata nel Loch Lomond National Park. Si si può dirigere verso Oban, per poi prendere la via delle Isole Ebridi Interne, terre affascianti dove unire l’idea di wilderness al senso della storia.
Una scelta più comune e, sicuramente, anche più capace di accordarsi con l’idea di un viaggio che possa essere anche una vacanza è Glencoe, luogo di riferimento nel Great Glen. Glen è la parola scozzese che viene usata per definire una valle e il Great Glen è un vero e proprio simbolo della geologia della Scozia. Quello che dicono gli scienziati è che il lato a ovest di questa profonda valle faccia parte, dal punto di vista della geologia, della placca americana mentre il lato est è placca europea. A tutti gli effetti, lungo quella valle si toccano due continenti, anche se la geografia ci dice che siamo in Europa.
Glencoe è un’ottima base per esplorare la zona: le Highlands, in quel grande e impressionante pezzo di Scozia, danno il loro meglio in tutte le stagioni. Si può imparare molto su Glencoe e il Great Glen visitando il Glencoe Visitor Centre, per apprendere anche la storia del Clan MacDonald, uno dei più storici e importanti di tutta la Scozia.
Scozia cosa vedere: Fort William è la quinta tappa
La tappa ideale, successiva a una fermata nel Great Glen, è Fort William, la base da cui salire sul Ben Nevis, la vetta più alta di Scozia e di tutta la Gran Bretagna. Malgrado l’aspetto drammatico, brullo e selvaggio, le Highlands raggiungono un’altezza massima di 1200 metri. Questo le rende ideali per essere esplorate anche con bimbi piccoli.
Per salire sul Ben Nevis ci sono varie opzioni: i sentieri per gli amanti del trekking sono innumerevoli e adatti a tutti i livelli di preparazione e abilità. Per conquistare la vetta del Ben Nevis in modo comodo e sicuro si può prendere la “gondola”, che non è quello che, di solito, troviamo a Venezia. Per gondola si intende una funivia che, in modo molto scenografico, porta turisti e viaggiatori sulla montagna più alta di Scozia.
A Fort William si può visitare il West Highlands Museum, che offre una panoramica sulla storia e la cultura delle Highlands. Oltre a questo, vale la pena di fare una bella passeggiata lungo il Caledonian Canal, per ammirare le sue chiuse e apprendere qualcosa di più sulla storia di questo canale, voluto dall’uomo, di un’importanza vitale per la Scozia. Esso, infatti è un’opera di ingegneria del XIX secolo che collega la costa occidentale della Scozia con la costa orientale, facilitando di gran lunga il trasporto delle merci.
E da Fort William potete raggiungere i dintorni di Mallaig in auto e fare sosta in una delle splendide spiagge selvagge.
Tappa numero sei: Inverness e Loch Ness
Ripartendo da Fort William, si può viaggiare verso nord proprio per percorrere tutto il Great Glen e osservare i paesaggi più belli che la Scozia offre. C’è una piccola deviazione da fare, prima di dirigersi a nord. Si tratta di un tratto breve di strada verso un lago chiamato Loch Shiel, nei pressi del quale si trova il Viadotto di Glenfinnan, altro luogo reso celebre dai film di Harry Potter. per il passaggio iconico del treno che porta a Hogwarts.
Ripartendo e puntando verso nord, la meta da raggiungere è, senza dubbio, Inverness. La città è piacevole ma non è uno di quei luoghi capaci di strabiliare. È comoda perché ci sono molte opzioni dove dormire ed è utile fermarsi lì per visitare la zona del Loch Ness, il lago scozzese più famoso di tutti. Il Loch Ness offre molto di più che la tanto fantasiosa storia di Nessie, il celebre mostro. Il Loch Ness è un luogo dove la natura regna sovrana e lungo il quale corre un sentiero di lunga distanza, percorribile in bici e a piedi.
Si possono percorrere anche dei brevi tratti, per potersi rendere conto di quanto questo lago sia splendido, luminoso e pieno di vita. Sulle rive del Loch Ness si erge uno dei castelli scozzesi più belli e importanti: Urquhart Castle. Si paga un biglietto per visitarlo ma il costo vale la vista dalle torri del castello e le esperienze che si possono fare al suo interno.
Tappa 7: Stonehaven e Dunnottar Castle
Si dice che un viaggio on the road non sia completo senza aver scattato una foto al meraviglioso villaggio costiero di Stonehaven. Per il ritorno da Inverness verso Edimburgo, Stonehaven è una tappa ideale, per la bellezza del paesaggio e per l’autenticità che questo villaggio ancora trasmette, benché sia davvero celebre tra viaggiatori e turisti.
Viaggiare lungo la costa, su questo lato della Scozia, offre un’esperienza di paesaggio diversa da quella della costa ovest. Per raggiungere Stonehaven da Inverness, si può puntare su Aberdeen e poi proseguire lungo la costa. Anche Aberdeen è una città che merita una sosta.
Nei pressi di Stonehaven si trova il meraviglioso Dunnottar Castle, vera e propria sentinella della costa orientale della Scozia, pronto a ergersi fiero sulla scogliera e a incantare ogni viaggiatore che arriva al suo cospetto.
Storicamente, in questo punto esistono fortezze fina dal VII Secolo. Quello che vediamo ora è ciò che resta di un castello eretto in epoca medievale. Un luogo che si fa ricordare.
Tappa 8: Dundee e St. Andrews
Ripartendo da Stonehaven, il ritorno verso Edimburgo sarà molto piacevole, soprattutto se si percorrono le strade secondarie. Villaggi e paesaggi aperti si apriranno fino alla città di Dundee, un piccolo grande gioiello scozzese, ancora non intaccato dal turismo di massa. Ci sono due motivi per fermarsi a Dundee. Il primo è uno dei musei gratuiti più nuovi e belli di Scozia. Si tratta del V&A, ovvero di una sede del Victoria & Albert Museum, l’unica esistente finora fuori Londra. L’edificio che custodisce questo museo è moderno e studiato da un architetto giapponese per essere un vero simbolo di inclusione. Il museo è dedicato al contributo della Scozia al mondo del design, dalla moda al disegno industriale. Le esposizioni permanenti sono una gioia per grandi e piccini. Proprio all’interno del V&A ci sono molte attività gratuite per i viaggiatori più piccoli: si crea, si costruisce e si inventa, prendendo ispirazione da ciò che la Scozia ha regalato al mondo nel suo passato.
Il secondo motivo per fermarsi a Dundee è il fatto che, in pieno centro, si trovi il cimitero più antico di Scozia. Si chiama Howff e vale la fermata in città. La visita a questo cimitero così scenografico è gratuita.
Proseguendo verso Edimburgo, si arriva a St. Andrews, con l’università più antica di Scozia e le rovine di un’antica abbazia che ha tanto da raccontare. L’abbazia, affacciata direttamente sul mare, è scenografica quanto sorprendente. Dalle rovine si può passeggiare fino al porto, da cui si scattano delle foto incredibili, soprattutto al tramonto, quando la luce del sole colpisce direttamente le rovine. Da St.Andrews si torna a Edimburgo in un’ora e mezza di strada.
Itinerario estivo in Scozia: consigli per il tuo viaggio on the road
Ci sono alcuni consigli molto utili per seguire un itinerario on the road in Scozia e fare un viaggio sereno, rilassato, dove la bellezza ha la meglio su tutto.
È sempre meglio pianificare un po’ in anticipo: la Scozia può essere affollata durante i mesi estivi, quindi è consigliabile prenotare alloggi e alcune attrazioni in anticipo.
Si guida a sinistra: per molti italiani, il problema non è tanto il lato della strada, quando la posizione diversa del cambio, all’interno dell’abitacolo. Basterà prenotare un’auto col cambio automatico.
Clima variabile: il meteo in Scozia è davvero mutevole. È meglio portare con sé abbigliamento adeguato ad affrontare pioggia e sole. Oltre a questo, occorre considerare che, a volte, l’estate è davvero pazzerella da quelle parti: possono capitare giorni in cui si sta in t-shirt e bermuda e altri in cui è necessaria una giacca mediamente pesante.
Pagare in Scozia: tutta la Gran Bretagna è ormai cash free. I britannici sono abituati a pagare tutto con bancomat e carte di credito contactess. Ma giusto per sicurezza, una volta arrivati in Scozia è meglio prelevare al bancomat un po’ di sterline.
Assicurazione sanitaria: fin troppi viaggiatori si scordano che il Regno Unito non fa più dell’Unione Europea. Questo richiede due cose: il passaporto per entrare nel paese e un’assicurazione sanitaria per coprire il periodo del viaggio.
Per risparmiare un po’ sugli ingressi dei castelli, si può approfittare degli sconti offerti per i biglietti acquistati in anticipo e online oppure su pass turistici come quello offerto da Historic Scotland.
Benzina e rifornimenti: la Scozia vanta un territorio dove la natura regna sovrana. Questo si riflette anche nella scarsa presenza di benzinai fuori dalle città e dai paesi principali. Una volta stabilita la strada da percorrere, sempre meglio controllare dove sia possibile fare rifornimento.
Un viaggio estivo on the road in Scozia è un’avventura che offre un mix perfetto di natura, storia e cultura. Non importa quali siano i gusti personali tra escursioni da fare, storia da scoprire o semplicemente voglia di rilassarsi ammirando paesaggi incredibili, la Scozia ha qualcosa di speciale da offrire a ogni viaggiatore, di ogni età.
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