Passeggiare per Pavia con i bambini è un po’ come tornare indietro nel tempo. La città con le sue strade acciottolate, le piazze, il Castello, le chiese, le Torri e il ponte sul Ticino regalano un assaggio di quella che doveva essere la vita durante il Medioevo.
Pavia fu capitale per due secoli del Regno Longobardo e di quel periodo ha mantenuto fascino e prestigio.
Vi raccontiamo la nostra gita di un giorno tra ponti, vie, università e il castello Visconteo, un vero e proprio tuffo nel passato in questa suggestiva città della Lombardia con i bambini.
Come dame e cavalieri al Castello Visconteo
Galeazzo Sforza, già signore di Milano, conquistò anche Pavia e volle realizzare una magnifica dimora con tenuta di caccia e giardini. Oggi di quel progetto resta solo il Castello, circondato dal fossato, e un parco all’ingresso della città. La nostra passeggiata comincia proprio da qui.
Entrare in un Castello incanta sempre bambini e adulti: le ampie scalinate, il cortile, le sale affrescate ci raccontano un mondo diverso dal nostro e pieno di fascino e mistero, aperto alle infinite domande dei nostri figli: “Mamma, chi viveva nel castello? Cosa faceva al suo interno? Com’era la vita dei suoi abitanti?”. Passeggiando per l’ampio cortile e il porticato giochiamo come fossimo dame e cavalieri durante le feste e gli incontri, immaginandoci invitati del matrimonio tra Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, figlia del Duca di Ferrara Ercole I.
Oggi il Castello Visconteo è sede dei Musei Civici di Pavia, che comprendono una sezione archeologica, una medievale, la Pinacoteca del Seicento e la Gipsoteca, visitandoli possiamo ripercorrere la storia della città. Scopriamo così che Pavia affonda le sue origini all’epoca delle tribù galliche e che divenne una città romana con il nome di Ticinum. Era un importantissimo snodo sulla strada romana che portava a Milano (Mediolanum) e grazie al porto sul fiume Ticino metteva in comunicazione l’Adriatico e il Lago Maggiore. I secoli bui del Medioevo furono per Pavia un’età storica di grande splendore e la maggior parte delle attrazioni della città ancor oggi risalgono proprio a quel periodo in cui fu la capitale del Regno Lombardo.
Se poi volete approfondire storia, curiosità e vita dei personaggi del Castello, tenete d’occhio la pagina Eventi di ViviPavia e il Calendario delle Guide Turistiche della città, spesso vengono infatti organizzate visite guidate per famiglie e divertenti cacce al tesoro.
Consigliamo dopo la visita al Castello una sosta nel parco giochi, per correre, fare una merenda o un pic-nic rilassante per tutta la famiglia.
Entriamo nel labirinto dell’Alma Ticinensis, l’Università di Pavia
Se volete continuare a giocare con i vostri figli, perdendovi dentro labirinti e cortili, l’Università di Pavia è il posto giusto. È una delle più antiche del mondo, la prima in Lombardia, la sua fondazione risale all’825, anno in cui Lotario I promulga la scola Papiense di diritto, retorica e arti liberali. In seguito i sovrani asburgici Maria Teresa e Giuseppe II continuarono la tradizione chiamando a raccolta i maggiori studiosi del tempo.
L’edificio, nel centro cittadino, è costituito da tanti cortili collegati tra loro da portici e si ha proprio la sensazione di entrare in un labirinto in compagnia dello sguardo severo degli illustri professori che qui hanno insegnato: il fisico, Alessandro Volta, il naturalista Lazzaro Spallanzani e gli scrittori Ugo Foscolo e Vincenzo Monti.
Il prestigio dell’Università continua anche ai giorni nostri basti pensare ai premi nobel che ne sono stati professori illustri: Camillo Golgi per la medicina, Giulio Natta per la chimica e Carlo Rubbia per la fisica. Oggi continua ad essere un ateneo importante con una interessante e vivace vita universitaria. L’università vanta anche diversi musei al suo interno: un museo storico e un giardino botanico.
Le torri di Pavia, grattacieli del Medioevo
“Guarda, dei grattacieli!” Questa l’espressione divertita e curiosa dei bambini di fronte alle Torri dell’Università. Infatti, Pavia, come molte altre città medievali, aveva più di cento torri. Erano il simbolo dell’importanza delle famiglie che le possedevano e costituivano anche un luogo protetto in caso di attacchi.
Oggi è possibile ammirarne solo 5, tre delle quali si trovano proprio alle spalle dell’Università. Risalgono al XI –XII secolo e sono in mattoni rossi e pianta quadrata. Non è possibile salire sulle torri, ma dal basso la vista è veramente suggestiva!
Il Ponte Coperto e il Borgo Ticino: storie e leggende
La passeggiata continua tra le strade pedonali in direzione del fiume Ticino e del Ponte Coperto. Il Ponte coperto, o ponte vecchio, è stato ricostruito dopo il 1945, sulle basi del ponte originario a gobba d’asino, risalente al XIV secolo.
Raccontiamo qui ai nostri bambini una leggenda cittadina secondo cui il vecchio Ponte Coperto era stato promesso dal diavolo ai pavesi desiderosi di passare dall’altro lato del fiume in una serata nebbiosa per recarsi alla Messa di Natale. Dopo aver costruito il ponte di mattoni il diavolo avrebbe preso con sé il primo passante, ma l’arcangelo Gabriele giunse in soccorso dei pavesi e propose di far passare per primo un capretto. In tal modo gli abitanti si salvarono, ma per tenere lontano il diavolo, costruirono sul pilone di mezzo del ponte una chiesetta dedicata al santo dei fiumi: Giovanni Nepomuceno. Percorrendo il ponte scopriamo anche una targa che ricorda la permanenza di Albert Einstein proprio a Pavia.
La particolarità del ponte è la magnifica vista sulla città e sul vicino Borgo Ticino, vecchio villaggio di pescatori sulla riva del fiume, vivacizzato dal colore delle casette a schiera lungo l’argine. Oggi Borgo Ticino ospita trattorie tipiche e simpatiche targhe che ricordano le piene del fiume e il Monumento alla Lavandaia, in ricordo appunto delle lavandaie che sul fiume lavavano i panni, lavoro duro e faticoso che è stato svolto sul fiume fino agli anni ’70.
Le Chiese e il Duomo
La passeggiata continua verso il centro. Il Duomo è di epoca rinascimentale ed è dedicato a Santo Stefano e Santa Maria Assunta, possiede una cupola ottagonale in muratura ed è stato realizzato su progetto del Bramante. Veniamo subito colpiti dalla sua imponenza su una piazza non troppo ampia vivacizzata dalle bancarelle di un mercato.
Consigliamo una visita anche ad altre due chiese molto importanti e suggestive: la Basilica di San Pietro in Ciel D’oro, vicino al Castello, dove ritrovare la tomba di Sant’Agostino, e la Chiesa di San Michele Maggiore. Si tratta di edifici religiosi di stile romanico lombardo con mattoni rossi e suddivisione in tre navate, piccoli gioielli davvero imperdibili.
Museo Kosmos
Una visita a Pavia con i bambini non può prescindere dal nuovo e bellissimo Museo di Storia Naturale Kosmos, leggi la nostra recensione.
Informazioni Utili
Pavia è raggiungibile in treno da Milano in soli 33 minuti con le ferrovie Trenord. È possibile anche raggiungere la città in bici da Milano attraverso la cicloturistica lungo il Naviglio Pavese. Il percorso è di circa 30 km.
Copyright: FamilyGO. Foto di G. Caputi; Visit Pavia/ U. Barcella/ F. Dealberti