Gli immancabili campi di tulipani a perdita d’occhio. E poi, strane e divertenti architetture contemporanee, bici a non finire, borghi deliziosi, mulini con pale che si possono manovrare, gite in barca tra i canali e foche da salvare. Quante cose si possono fare e vedere durante una vacanza in Frisia con i bambini, l’Olanda meno scontata e più divertente.
“Qui c’è da dipingere per tutta la vita!” esclamò Claude Monet, il celebre pittore impressionista quando scoprì la Frisia. La regione più a nord dei Paesi Bassi, incastonata tra la Germania e il mare, non ha solo la luce di Monet, i colori di Vermeer e le meravigliose distese di tulipani che ne caratterizzano i paesaggi. Ha anche tantissimo altro da offrire. Una vacanza in Frisia con i bambini è una vera avventura: passeggiate tra mare e terra durante le basse maree, la cura delle foche in uno speciale centro di recupero, il tour sulle chiatte tra i canali, la scoperta di mulini ancora funzionanti e molto altro.
Stupirsi davanti all’architettura contemporanea
Prima di immergersi nei verdi prati frisoni, ci si può fermare una notte a Groninger che è da sempre considerata la porta della Frisia. E anche la città con il miglior centro urbano d’Olanda. Qui gli architetti contemporanei hanno avuto carta bianca. Per capirlo basta anche solo una tappa: il Museo di arte moderna e contemporanea che è tutto costruito sull’acqua. È un tripudio di forme bizzarre e sgargianti firmato, tra gli altri, dal famoso architetto Philippe Starck e dai suoi colleghi olandesi. Gli artisti si sono cimentati persino in originalissime fermate del bus (celebre il Video Pavillon) e bagni pubblici, come il Rem Koolhaas Urinal che richiama lo stile del palazzo di fronte, la Minerva Academie ideata da Piet Blom, l’architetto delle case cubiche di Rotterdam. Queste strane architetture affascinano grandi e piccoli per la loro stravaganza.
Ma piccole perle di stranezza, in un viaggio in Frisia con i bambini, sono sparse un po’ ovunque. Come le moderne case galleggianti o le bizzarre sculture di Annet Haring. Una fra tutte il gruppo scultoreo in bronzo di una famiglia che, da un piedistallo, guarda in alto verso la torre Hobbe Van Baerdt a Joure, un borgo frisone che val la pena visitare.
Esplorare i piccoli borghi in bici
Tutti i borghi frisoni si possono scoprire in bici, perché le lunghe pedalate in pianura sono una delle attrazioni più interessanti durante una vacanza in Frisia con i bambini. Il nord dell’Olanda è infatti la patria delle bici: Groninger è al secondo posto al mondo dopo Pechino per percentuale di spostamenti su due ruote. Qui i ciclisti hanno la precedenza ovunque ed è uno spasso girare i piccoli centri pedalando.
Ma con i bambini si può fare di più: il giro delle 11 città della Frisia seguendo i canali che le collegano, immersi nei classici, verdissimi panorami olandesi di boschi, prati, mulini a vento e pale eoliche. Le piste sono comode anche per i più piccoli e molto attrezzate: ci sono i punti ricarica per le e-bike, zone ristoro, bike hotel. Quando si varca la porta di una città, ci si trova davanti piccoli emozionanti tesori. Joure, per esempio, è la città dei caffè e degli orologi.
Poi c’è Sneek con il suo Waterpoort, uno scenografico ingresso sull’acqua, e Dokkum una cittadina ad esagono, circondata dall’acqua e punteggiata di tulipani e colorati vicoletti.
Partire per un’escursione tra mare e terra
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Mai pensato di passeggiare nel fango? Si può fare partendo da Noorderzijl, una delle zone più suggestive della costa olandese immersa nel Waddenzee, il mare interno diventato Patrimonio UNESCO. Qui terra e acqua non hanno un confine. L’uomo, da secoli, prova a rubare un pezzo di pascolo ai flutti, con dighe e straordinarie opere di ingegneria come le wierden, colline artificiali realizzate per proteggere i villaggi dalle inondazioni. Durante la bassa marea si può persino raggiungere Rottumeroog, una delle isole davanti alla costa e lì aspettare l’alta marea quando una barca verrà a riprendere gli escursionisti.
Nel tragitto si possono scorgere i nidi degli uccelli marini, i pascoli di mucche frisone e, tutto intorno, un panorama sconfinato dalle mille sfumature di grigio. Questo genere di trekking qui si chiama Wadlopen, è molto diffuso e ci sono tante associazioni che organizzano tour per tutti i gusti (anche per le famiglie con bambini). Chi parte da Noorderzijl, al ritorno non dimentichi di fermarsi al bar dietro la diga: preparano una deliziosa torta di mele e cannella.
Scoprire musei nei mulini e provare gli zoccoli
Dici Olanda e pensi ai mulini. In Frisia fino al 1850 ce ne erano 2400. Ne sono rimasti 124 e molti di questi sono visitabili. Come il De Eendracht ad Anjum. L’interno è un museo a sei piani che si può visitare arrampicandosi per le strette scale a pioli, passando dalle sale che ospitano una straordinaria collezione di conchiglie a quelle con la mostra fotografica sui mulini e gli attrezzi dei vecchi mugnai. Prima di arrivare in cima, val la pena fermarsi sulla terrazza panoramica: da qui si possono manovrare le grandi pale e capire come facevano un tempo i mugnai a domare il vento. Per i bambini è un vero spasso!
Per chi invece vuole farsi una cultura sugli zoccoli, la tappa è Scherjon, a Noardburgum: un museo-fabbrica dove si può osservare come da un ramo di salice nascano le celebri calzature olandesi. Si può osservare il processo di lavorazione e decorazione, conoscere i modelli di zoccoli da ogni parte del mondo e portare a casa un souvenir originale.
Girare in barca tra i canali
In Frisia c’è la rete di vie d’acqua più estesa d’Europa: circa tre mila canali che, nel 1871, fecero esclamare a Claude Monet il già citato “Qui c’è da dipingere per tutta la vita!“. Non solo per le rive e gli argini, affascinanti concentrati di natura e colori, ma anche per i graziosi centri che si scoprono attraccando nei porticcioli. Come Sloten, la più piccola delle 11 città della Frisia, un borgo fortificato dell’XI secolo con le stradine e i ponticelli sull’acqua che sembrano venir fuori da un quadro e un grande mulino che fa da guardiano.
Consigliata una sosta da Mallemok, il bar ristorante accanto al parco giochi (sosta obbligata per far divertire e rilassare i piccoli!). È un’antica abitazione frisone con un grande camino, un’affascinante atmosfera gloomy all’interno e, all’esterno, un patio shabby chic in versione olandese. Conviene partire dal porto di Heeg, il centro degli sport acquatici. Qui si può affittare una barca (ci sono anche quelle tradizionali) con la guida o senza. Tra i canali, infatti, non serve la patente e con un mini corso di un paio d’ore tutti possono già navigare.
Curare le foche ferite
A Pieterburen, 26 chilometri a nord di Groningen, c’è un posto magico. Si chiama Zeehondencreche ed è un ospedale per foche gestito da volontari: è una scoperta meravigliosa per le famiglie con bambini. Qui vengono portati e curati gli esemplari di foche che rischiano di morire perché avvelenati dall’inquinamento o imprigionati nelle reti che i pescatori abbandonano al largo. Si può osservare tutto il processo di cura, dalla quarantena alla completa guarigione e liberazione.
Nella cucina a vista si vede come si prepara il pasto (a orari prestabiliti i visitatori possono partecipare alla distribuzione), nelle vasche si possono osservare i piccoli che fanno il bagno, nel centro studi viene spiegato come vengono schedate e riconosciute le foche e nella boutique si può comprare un souvenir per sostenere la ricerca e portarsi via un bellissimo ricordo della vacanza in Frisia. Fuori dal centro c’è un parco giochi “selvaggio” con gazebo e isolotti dove è stato ricreato il flusso delle maree e i bambini possono divertirsi a camminare nel fango, pescare e percorrere i piccoli ponti di corda mentre mamma e papà si rilassano nel Wadden Garden.
Copywright: FamilyGo. Foto: FamilyGO, Erik en Petra Hesmerg_groningermuseum.nl, Zeehondencentrum Pieterburen; Pixabay; friesland.nl ph Theo de Witte.