L’autunno è alle porte e la voglia di stare all’aria aperta è ancora tanta. Sta per iniziare una delle stagioni più colorate dell’anno, quella del foliage. E uno dei luoghi più spettacolari dove ammirarlo insieme ai bambini sono i giardini Trauttmansdorff a Merano. Preparatevi a uno spettacolo unico, in cui la natura fa la parte della protagonista.
Visitare i famosi giardini di Merano con i bambini è un’esperienza speciale in ogni stagione. L’Alto Adige si prepara a spogliarsi della sua veste tipicamente estiva, con le mucche al pascolo e i prati verdissimi. Si cominciano a intravedere le prime foglie che ingialliscono e lo spettacolo di quella che viene definita Indian Summer sta per entrare in scena. La luce è la grande protagonista, non più quella abbagliante estiva ma quella più calda che trasforma i colori rendendoli più intensi e brillanti.
Non esiste una stagione migliore per visitare i giardini Trauttmansdorff di Merano ma di certo il vestito autunnale è di grande fascino e merita di essere ammirato in tutto il suo splendore. Del resto lo apprezzava in modo particolare anche la principessa Sissi!
I quattro percorsi tematici
I giardini di Castel Trauttmansdorff si sono aggiudicati in passato il titolo di “Parco più bello d’Italia” e il motivo è chiaro. 12 ettari per 100 metri di dislivello, una vera e propria oasi naturale in cui gli artisti del paesaggio danno il meglio di sé per creare allestimenti e installazioni unici. E quest’anno gli spettacolari giardini di Merano festeggiano i 20 anni dall’apertura.
La visita al parco è un’avventura speciale che può durare anche più di una giornata e che non annoia mai. I visitatori, grandi e piccoli, vengono avvolti in un mondo in cui natura e arte vanno a braccetto elevandosi a vicenda e mostrando il bello in ogni sua forma.
Le aree tematiche sono quattro: i giardini del sole, i boschi del mondo, i giardini acquatici e terrazzati e i paesaggi dell’Alto Adige.
Si comincia dalla zona più meridionale del parco che ricrea l’immagine del Sud. I percorsi che si snodano sui pendii consentono di ammirare tutte le varietà che caratterizzano la regione mediterranea.
Qui cresce l’uliveto più settentrionale d’Italia con un esemplare proveniente dalla Sardegna che vanta 700 anni. E sono tantissime le piante da frutto, come melograni e fichi. Bellissima anche la Terrazza della Limonaia che sembra trasportare il visitatore su un’isola lontana e che mostra aranci, limoni, bergamotti e cedri.
Dal paesaggio baciato dal sole si passa alla frescura del bosco con ruscelli e cascate. Qui si ammirano esemplari di latifoglie e aghifoglie provenienti dal continente americano e dall’Asia orientale. Per chi è alla ricerca di quiete e relax, il giardino giapponese è il rifugio ideale. Ma anche riposarsi su una sdraio all’ombra di un palmeto osservando le vette innevate offre un’esperienza davvero insolita che racchiude in un unico scorcio diversi climi e habitat naturali.
Nella valle delle felci si fa un tuffo indietro nel passato. Qui è possibile ammirare un esemplare di Wollemia Nobilis, una pianta ritenuta estinta e considerata un vero e proprio fossile vivente. Una risaia e una piantagione di tè completano il viaggio in questo spettacolare microcosmo.
I giardini acquatici e terrazzati riproducono l’atmosfera dei giardini rinascimentali all’italiana con scalinate, fontane, rivoli d’acqua che scorrono su diversi livelli e aiuole perfettamente geometriche. Questa è la zona in cui sorge il laghetto delle ninfee considerato il vero e proprio cuore dei giardini.
Nelle acque del laghetto vivono carpe, anatre, tartarughe e altre specie acquatiche che faranno la gioia di ogni bambino. Bellissimo anche il labirinto di siepi con al centro un melograno, un’avventura che i piccoli di casa apprezzeranno in maniera particolare (.
Si conclude con l’ultimo percorso tematico, quello dedicato ai paesaggi dell’Alto Adige. Lungo il corso di un ruscello si trovano il bosco di roverelle, il bosco ripariale e una tipica vegetazione palustre.
Nel bosco ripariale i piccoli visitatori si cimenteranno nel superamento del ponte delle avventure, un ponte sospeso che permette di ammirare la vegetazione dall’alto. Una palizzata circonda l’orto di montagna perfettamente coltivato e suddiviso.
E ovviamente non può mancare il vigneto con le varietà più famose tra cui Gewürztraminer e Lagrein che hanno reso celebri i vini altoatesini in tutto il mondo.
Le stazioni sensoriali
La visita ai giardini di Merano con bambini è un’esperienza non solo visiva ma olfattiva e tattile. Multisensorialità è la parola chiave e sono diverse le zone in cui è possibile sperimentare la natura in toto.
Questa è ovviamente la modalità preferita anche dai bambini che troveranno pane per soddisfare la loro innata curiosità calpestando, per esempio, le diverse tessere del mosaico geologico che consentono di conoscere le rocce della macroregione del Tirolo.
Geniale anche la riproduzione di un’arnia in cui si può entrare per scoprire il mondo delle api senza pericolo di essere punti. E ancora le rocce sonore in cui infilare la testa e divertirsi a emettere suoni gutturali e profondi per poi sentire la propria eco. O ancora l’installazione dei suoni del legno per sentire la differenza tra le diverse varietà.
Nel Bosco Ripariale si trova invece la Casetta Tuberello, una costruzione a forma di tubero interamente in legno un vero e proprio rifugio per le famiglie. Qui ci si può sedere ad ascoltare la fiabe narrate dalle postazioni audio, godendo di particolari scorci sul bosco. Sempre nel bosco ripariale ci si può divertire sul Ponte delle Avventure.
Di grande suggestione la grotta con lo show multimediale dove attraverso uno spettacolo straordinario viene ricostruita la genesi della vita sulla Terra.
Particolarmente accattivante per i bambini anche l’installazione del regno sotterraneo delle piante, un percorso multimediale di 200 metri scavato nella roccia in cui è possibile scoprire il mondo vegetale sotterraneo, altrettanto brulicante di vita rispetto a quello in superficie.
Si ammirano i protagonisti di questo universo invisibile, l’acqua, la terra, le sostanze nutritive, gli apparati radicali e la luce e si scoprono i misteri nascosti sotto i nostri piedi. Il cane a tre teste con gli occhi luminosi, le scenografie e i supporti multimediali rendono l’esperienza davvero suggestiva.
E per la gioia dei più piccoli, nei giardini è possibile avvicinarsi a molti animali come conigli, pavoni, anatre, pecore e perfino due alpaca.
Info pratiche
I giardini di Castel Trauttmansdorff sono aperti dal 29 marzo al 15 novembre senza giorni di chiusura. L’orario fino al 15 ottobre è dalle 9 alle 19. Dal 16 al 31 ottobre la chiusura è anticipata alle 18 e dal 1 al 15 novembre alle 17.
Il costo del biglietto per famiglia (2 adulti + figli fino ai 18 anni) è di 36 euro, mentre quello mini famiglia (1 adulto + figli fino a 18 anni), costa 20 euro, gratis entrano i bambini sotto i 6 anni.
Per la visita ai giardini bisogna calcolare almeno 3 ore ma una volta entrati sarà difficile uscire. L’ideale è dedicare al parco una giornata intera. I sentieri sono percorribili anche con i passeggini, per cui molto adatti alle famiglie con bambini. Sono previste anche visite guidate per famiglie e diversi laboratori per i bambini con temi diversi che seguono la stagionalità. Il 6 ottobre 2024 ci sarà la Giornata per le famiglie in Autunno, un appuntamento con un programma ricco in cui i più piccoli potranno scoprire tante curiosità sul mondo delle piante.
La città è inoltre famosa per le Terme dove anche i bimbi sono i benvenuti. Abbinarle alla visita di Castel Trauttmansdorff e dei suoi giardini è una splendida idea per un weekend rigenerante dei dintorni di Merano a contatto con la natura.
Informazioni turistiche
www.trauttmansdorff.it/it/i-giardini-di-castel-trauttmansdorff.html
www.merano-suedtirol.it
Copyright: Familygo. Foto di trauttmansdorff.it; P. Unterholzner