Un luogo inaspettato e ancora poco conosciuto, l’area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo è la meta perfetta per tutti i piccoli appassionati di storia! La pace e il silenzio delle colline dell’entroterra marchigiano rendono ancora più suggestiva la visita alla terrazza archeologica, seguendo le tracce delle antiche divinità romane e camminando tra i resti di un santuario.
A meno di 30km di distanza dal mare della costa marchigiana, in provincia di Fermo, l’area archeologica La Cuma è il luogo ideale da visitare in famiglia tra gioco, cultura e natura. Qui la storia prende vita. I bambini potranno far galoppare la fantasia, immaginando i pellegrini romani portare le proprie offerte al santuario, sotto forma di statuette in terracotta a forma di piccoli animali o oggetti decorativi per richiedere protezione, guarigione o raccolti abbondanti.
Aperture straordinarie dell’area archeologica La Cuma
Il sito, durante l’anno, è visitabile solo la domenica, dalle 15 alle 19, ma in occasioni dei ponti primaverili, aprirà in orari straordinari:
– 25 aprile, dalle 15 alle 19
– 1° maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
Il 1° maggio, inoltre, è in programma una speciale passeggiata archeologica che vi permetterà di esplorare il sito al seguito di esperti e guide pronte a rispondere ad ogni curiosità dei più piccoli.
La Cuma: un’avventura per piccoli esploratori
Monte Rinaldo è un piccolo borgo in provincia di Fermo, dove circa 300 abitanti sono i custodi di un tesoro archeologico dal valore straordinario. L’intera area prende il nome dalla contrada La Cuma e fu scoperta casualmente nel 1957 quando, durante ordinari lavori di aratura, un contadino si imbatté nei primi blocchi di colonna. Da allora, gli scavi hanno portato alla luce i resti del santuario romano del II-I secolo a.C., l’unico nell’area picena.
Visitare l’area archeologica La Cuma è come fare un viaggio nel tempo fino a 2000 anni fa, un’avventura da condividere con i bambini per scoprire la storia giocando e divertendosi.
Il santuario è composto da 3 edifici ben distinti tra di loro, disposti su una terrazza: al centro, il tempio dedicato a Giove, un sacello (piccolo edificio sacro dell’antica Roma) dedicato a Ercole e un monumentale portico con doppia fila di colonne in stile ellenistico.
Sulla strada dei viaggiatori romani, tra natura e silenzio
Il santuario fu costruito lungo la “salaria Gallica“, l’antica via romana che collegava la via Flaminia alla via Salaria, attraversando le Marche. Si pensa che La Cuma fosse un punto di sosta e preghiera per i coloni romani in viaggio. Oggi, dalla terrazza panoramica, tra colonne e resti ancora ben conservati, si può godere di una spettacolare vista sulle colline marchigiane e assaporare un ritmo lento, circondati da storia e bellezza.
Informazioni utili
Copyright: FamilyGO. Foto: Cuma Archeologia