Viaggio in famiglia nell’entroterra gardesano: in bicicletta lungo il Cammino del Bardolino, oltre 140 km di strade suddivise in 18 percorsi all’insegna della sostenibilità che soddisfano le esigenze di tutti. Il Lago di Garda che non è solo lago e borghi affacciati sull’acqua, ma anche sport, tradizioni e gusto. Ecco il nostro racconto.
Quando dici che stai per partire per Bardolino (VR) tutti pensano a una vacanza sul lago di Garda con i bambini. E invece stavolta tu vuoi andare in controtendenza – fare l’alternativo, come si sarebbe detto in slang di qualche tempo fa – e portare le tue figlie alla scoperta di un territorio bellissimo, ma spesso sconosciuto ai più. E lo vuoi fare con il mezzo che è forse l’emblema del turismo sostenibile che, speriamo e crediamo, sarà il vero turismo del futuro: la bicicletta.
Quello che vi raccontiamo ora è il nostro weekend in uno dei tanti e interessanti cammini in Italia adatti alle famiglie: il Cammino del Bardolino, un itinerario di 143 chilometri di strade da attraversare in bicicletta o a piedi che si snoda nei comuni di Affi, Bardolino, Cavaion Veronese, Costermano, Garda e Rivoli Veronese, tutti in provincia di Verona.
Il Cammino del Bardolino: percorsi e attrazioni
Sono ben 18 i percorsi, tutti mappati in formato gpx, in cui si divide il Cammino del Bardolino: tratti di strade secondarie si alternano a sentieri, per una fruizione in tutta sicurezza. Resa ancora più agevole dalla presenza di pannelli informativi con QR Code grazie a cui visualizzare aree di sosta attrezzate e aree parcheggio gratuite e anche ricevere informazioni e curiosità sui punti di maggior interesse che s’incontrano lungo il Cammino.
Il bello di questi percorsi è che davvero ci sono proposte per tutti i gusti: per i maschietti perfomanti per i quali la fatica non è mai troppa, le donne alle prese con casa e lavoro e che solo in vacanza trovano tempo per fare un po’ di sport (e con questo gli stereotipi di genere dovremmo averli intercettati più o meno tutti!) e le famiglie che si riappropriano di una quotidianità condivisa e di ritmi più lenti, a contatto con la natura. E il bello è che, anche quando non lo vedi, sai che il Lago di Garda è lì, a portata di mano, e può sbucare davanti agli occhi quando meno te lo aspetti.
Decidiamo di muoverci in e-bike (le strutture sul territorio cui appoggiarsi per il noleggio sono numerose) e ci regaliamo una giornata sulle due ruote tra Costermano, dove muoviamo dal Parco dell’amicizia e dei popoli (un parco pubblico adiacente a un silenzioso e curatissimo cimitero militare tedesco), l’antica fontana lavatoio di Affi (testimonianza preziosa della vita quotidiana dei secoli scorsi), eleganti borghi immersi nel verde e panorami dominati dalle propaggini del Monte Baldo.
Non solo bici: cosa vedere con i bambini
Rivoli. C’è chi lo pronuncia con la “erre” arrotata e l’accento sulla “i” pensando a una delle più famose vie di Parigi (rue de Rivoli, appunto) e chi mente. Eppure, udite udite, quella via prende il nome dalla Battaglia di Rivoli vinta nel 1797 da Napoleone Bonaparte contro gli austriaci proprio qui dove siamo noi, a Rivoli Veronese. Sul luogo dei combattimenti sorse a metà ‘800 Forte Wohlgemuth voluto dal feldmaresciallo Josef Radetzky (sì, proprio quello della marcia omonima che conclude il Concerto di Capodanno di Vienna) per difendere i territori austriaci verso l’Adige. Nel 1866, con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, il Forte assunse l’attuale nome di Forte Rivoli.
E’ qui, in un capolavoro architettonico di pietra chiara di forma cilindrica, che si conclude il nostro percorso in e-bike. A meravigliarci la perizia dei costruttori, la cura dei dettagli, le soluzioni logistiche sorprendenti e soprattutto la spettacolare vista panoramica sulla campagna sottostante. Di Forte Rivoli portiamo con noi due suggestioni: la passione e l’abnegazione dei volontari che lo curano e ne permettono la fruizione al pubblico e il pensiero, consolante, che non ha mai visto alcuna battaglia. E in giorni come questi, in cui spirano minacciosi venti di guerra, vogliamo leggerlo come un segno benaugurale per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Il territorio è ricchissimo di luoghi e attrazioni da visitare coi bambini (tra cui il curioso platano più grande d’Italia che nel 1937 accolse tra le sue fronde 100 bersaglieri): prima di partire decidiamo di regalarci una visita alla deliziosa cittadina di Caprino Veronese. Qui, nella bellissima Villa Carlotti – sede del Comune e del Museo Civico – ammiriamo sale riccamente decorate (come l’eccentrica “Sala dei Sogni”), ma soprattutto il suggestivo “Compianto del Cristo morto”, uno dei più bei gruppi scultorei della tradizione gotica italiana.
Tra gusto e tradizioni: un territorio tutto da scoprire
Il nostro viaggio a Bardolino e dintorni è anche l’occasione per scoprire storie in apparenza “minori”, ma in realtà bellissime: quelle che, lontane dai clamori delle cronache, descrivono una quotidianità operosa e rispettosa del territorio. Come quella della signora Maria Assunta che ha barattato una pensione serena con un’attività (l’azienda agricola Bresaola Maria Assunta) votata 365 giorni l’anno alla produzione di ciliegie e mele biologiche certificate. Ci ha accolti con uno strudel delizioso, capace di cancellare l’amarezza di un uggioso venerdì settembrino, e ci ha svelato un segreto: mai affidare la raccolta delle ciliegie alle mani inesperte di parenti e amici. Se non si interviene correttamente sul picciolo si può compromettere l’intero raccolto dell’anno successivo!
O come quella della Casara del Baldo i cui formaggi, prodotti a San Zeno Veronese da mucche allevate sulle pendici di quel Monte Baldo che è un po’ l’orizzonte ideale di queste nostre giornate veronesi, hanno insaporito il nostro picnic all’ombra di Forte Rivoli.
Per non parlare di quella delle 61 cantine che si incontrano lungo il tragitto e in cui si possono degustare le eccellenze del territorio: tutti i comuni attraversati dal Cammino sono, infatti, paesi produttori del Vino Bardolino Classico che dà il nome al percorso e i cui vigneti sono elemento inconfondibile del paesaggio.
Ma è anche la storia di tante altre piccole attività che hanno beneficiato negli anni di fondi gestiti dal GAL Baldo Lessinia in un’ottica di sinergia tra le diverse realtà del territorio. L’idea di fondo, sostenibile sotto tutti i punti di vista, non è creare qualcosa di nuovo (di cui tutto sommato non c’è bisogno), quanto piuttosto valorizzare quello che già c’è, promuoverlo e dargli nuova linfa. Tra i progetti seguiti dal GAL Baldo Lessinia anche il Cammino del Bardolino da cui ha preso avvio la nostra vacanza.
Vacanze sul lago di Garda in famiglia
I percorsi del Cammino del Bardolino possono essere meta di un weekend dedicato all’entroterra gardesano oppure parte di una vacanza più lunga sul Lago di Garda che, lo sappiamo, val bene una messa (anzi una gita!) in qualsiasi periodo dell’anno. E se volete qualche spunto in più per una vacanza in famiglia su una delle tre sponde (veneta, lombarda e trentina) del più grande lago italiano leggete il nostro articolo su cosa fare sul Lago di Garda coi bambini.
Per informazioni:
https://turismosostenibile.baldolessinia.it/
Copyright: FamilyGO. Foto: Erika Fasan