Questo racconto è l’inizio di un’avventura da favola che ci porta attraverso i luoghi più belli in Europa da visitare con i bambini, quelli che accendono la fantasia. Sono territori, attrazioni, fenomeni naturali, strutture, musei e locali in cui è scoccata la scintilla. Luoghi che sono emersi quando, tornati a casa da un viaggio, si è fatta la fatidica domanda ai bambini: “qual è stata la cosa che vi è piaciuta di più?”. Luoghi veramente magici, a volte legati a un percorso nelle fiabe della letteratura per l’infanzia, a volte talmente suggestivi che viverli è essere protagonisti di una nuova e reale fiaba insieme a tutta la famiglia. Ce li racconta Letizia, mostrando la loro anima più emozionante e regalandoci un “continente” di ispirazioni per i nostri prossimi viaggi.
Il cielo è color latte con l’aggiunta di un cucchiaino di caffè, neutro insomma. Quasi per non attirare troppo l’attenzione su di sé, per non rubare la scena alla meraviglia che c’è intorno.
Piove. Ma non una pioggia incessante che ti obbliga ad aprire l’ombrello. Una pioggerella lieve, quasi vaporizzata che conferisce all’atmosfera un aspetto magico, gotico. E che rende i colori – se possibile – più intensi e saturi.
L’erba ancora più verde, le insegne in ferro battuto ancora più scintillanti. Le cabine telefoniche rosse tipicamente british spiccano tra le sfumature color miele dei mattoni a vista mescolate al grigio della pietra. Colori che abbinati così, su un foglio a caso, non susciterebbero chissà quale stupore. Ma, adagiati e sfumati sul paesaggio che ti sfila davanti agli occhi a mo’ di tela, evocano atmosfere ottocentesche. È un po’ come entrare nella tana di Alice nel Paese delle Meraviglie per trovarsi catapultati in una realtà che sa tanto di romanzo di Jane Austen. Ti aspetti di vedere da un momento all’altro donne dalle gonne larghe che si proteggono dal sole con un ombrellino di pizzo e di sentire il ticchettio degli zoccoli dei cavalli che trainano le carrozze lungo le vie acciottolate. Un viaggio nel viaggio in cui l’effetto macchina del tempo è garantito.
E poi ancora prati verdissimi a perdita d’occhio delineati da muri a secco e incorniciati da strade di campagna che si snodano su è giù per le colline. Pecore sparse a manciate che continuano tranquillamente a brucare ignare dell’attenzione che suscitano nei passanti. Cottage di pietra dai tetti spioventi, un tempo botteghe di artigiani e case di contadini, che sorgono un po’ ovunque. Ora sono diventati guesthouse, b&b dal sapore romantico, sale da tè che sembrano state create per un set di un film. Si sono rifatti il trucco rimanendo lì, solidi e immobili, a testimoniare un passato che non sembra poi essere così remoto.
Perché qui il tempo sembra essersi davvero fermato. Non si viaggia in carrozza ma si deve necessariamente rallentare il passo. Ragionare in chilometri è una fregatura, ti fa annullare le distanze che le stradine di campagna, al contrario, ci tengono tanto a mantenere.
E’ un susseguirsi di “villaggi più belli d’Inghilterra”, “vie più belle d’Inghilterra”, dove capiti non sbagli. Titoli che servono a rimarcare l’eccezionalità dei luoghi ma di cui non si ha certo bisogno. Perché l’occhio resta il critico più severo e qui ha di che stupirsi. Entrare in un cottage del ‘500 adibito a sala da té a Bradford Upon Avon dove le cameriere ti accolgono in abiti vittoriani, passeggiare per Arlington Row a Bibury, una delle vie inglesi più fotografate, lasciarsi stupire dai canali di Lower Slaughter, dove l’atmosfera è davvero da set cinematografico, fino ad approdare a Castle Combe, il villaggio più bello d’Inghilterra.
Un itinerario che si snoda lento seguendo la cartina ma andando anche un po’ a caso. Il famoso perdersi per poi ritrovarsi. Perché non si deve guardare l’orologio quando ci si siede in un pub di campagna a degustare un piatto di fish and chips annaffiato da una birra artigianale ammirando ogni singolo minuscolo dettaglio: le lampade, le finestre, perfino i sottobicchieri. Che volendo possono fungere da souvenir. E non si può avere fretta nel rituale del tè che no, non si beve solo alle cinque. Dalle 12 in poi le sale da tè sono aperte. Salato o dolce a voi la scelta. Ma uno scone con marmellata di lamponi e clotted cream rimane la mia opzione preferita.
E non si deve aver fretta quando si passeggia nei cimiteri accanto alle piccole chiese. Dove i bambini, perché sì in questo viaggio i protagonisti sono sempre loro, fanno mille domande. Vogliono sapere i nomi e la traduzione degli epitaffi spesso dolci e commoventi che raccontano una vita.
Non si deve aver fretta quando si imbastisce qualche storia, di quelle che lasciano i più piccoli a bocca aperta. Sul perché quella porticina è proprio rossa o sul perché ci sono così tante papere nei canali. Le vetrine dei negozi, sempre curiose e particolari, sono la cosiddetta ciliegina sulla torta. Ma non c’è poi molto da inventare quando ogni viuzza è un invito all’esplorazione.
Se mi chiedete la stagione ideale per perdersi in questa meraviglia vi direi l’autunno. Con il foliage che aggiunge le sue tinte al mix di colori accesi. Le foglie croccanti che, quando si corre o si cammina, rompono piacevolmente il silenzio. Con il camino scoppiettante che riscalda i pomeriggi più freddi. Quando ci si rifugia in una sala da tè per far scongelare lentamente le dita e deliziarsi con una bevanda calda, perché una cioccolata non si rifiuta mai. Il calore del fuoco, l’atmosfera unica di questi luoghi che fanno pensare un po’ alla regina Vittoria un po’ a Lo Hobbit.
Il set di una fiaba di altri tempi. Che è un po’ mia e un po’ di chiunque scelga di visitare questo spettacolare e caratteristico angolo di Inghilterra.
Attrazioni per bambini nelle Cotswolds
Le Cotswolds sono una Area of Outstanding Natural Beauty (AONB) ovvero una zona di eccezionale bellezza naturalistica. Visitarle significa girare per i piccoli borghi dove sono presenti canali pieni di paperelle, ponticelli da attraversare e prati in cui correre.
Non mancano musei o attrazioni che possono interessare i bambini. Sono tante le fattorie da visitare in cui è possibile calarsi nella vita agreste e dar da mangiare agli animali. Un esempio è l’Adam Hanson Farm Park. Bellissimo anche il Blenheim Palace con un labirinto e un grande parco giochi per i bambini.
Bath offre tantissimi musei, da quello delle terme romane a quello della moda dove è possibile travestirsi con costumi d’epoca.
Una curiosità per gli amanti di Harry Potter. Alcune scene dei primi due film sono state girate proprio nelle Cotswolds a Lacock Abbey.
DOVE DORMIRE
Sono tante le guesthouse in questa zona, così come i cottage da affittare. Ecco alcuni indirizzi utili.
The Wild Rabbit Inn a Kingham (dove si può anche mangiare), The Slaughters Manor House a Lower Slaughter, The Old Stocks Inn a Stow-On-The-Wold.
LINK UTILI PER ORGANIZZARE IL VIAGGIO
www.cotswolds.com
www.cotswolds.com/things-to-do/family-fun
Copyright: Familygo. Foto di: L. Dorinzi; VisitEngland/Cotswolds.com/ D. Hall/ N. Turner; VisitBritain/ A. Burton/ K. Sakasai; ACT-STUDIOS