Le Attività di animazione Family del Friuli Venezia Giulia: lo slow winter che ci avvolge con amore

Erika Fasan, autore di Family Go
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Tempo necessario: Weekend
Età bambini:  1-3 anni4-12 anni

Da grande farò… l’esploratrice… la botanica… il cuoco… il cercatore di memorie. Quanti sono i sogni dei bambini? Più di quelli che possiamo immaginare e numerare! E c’è una regione che permette di assaporarli tutti grazie alle bellissime attività family proposte. È il Friuli Venezia Giulia! Noi lo abbiamo scoperto in inverno, con la bellezza delle sue cime innevate e della natura che continua a cambiare colori. Abbiamo alloggiato nelle sue strutture family e assaggiato i piatti tipici nei suoi ristoranti. Ci siamo divertiti e incantati, abbiamo giocato, ma anche pensato. E questo è il nostro racconto.

Il Friuli Venezia Giulia ci accoglie con la bellezza delle sue cime imbiancate dalla prima neve e di una natura più suggestiva che mai nella sua veste invernale. Siamo partiti alla ricerca di uno slow winter da vivere in famiglia e lo abbiamo trovato qui, in questo lembo estremo della Penisola, conteso tra il mare e le montagne, tra le atmosfere del Bel Paese e le suggestioni di una Mitteleuropa che non è poi così lontana.  Qui, dove le attività da fare in famiglia in inverno sono davvero molte, con le Alpi a fare da cornice a escursioni, sport (sci, ma non solo), giochi nei parchi divertimento, leggende antiche che danno vita a creature magiche e laboratori creativi realizzati con tutto quello che questa terra generosa offre.

Le attività di animazione Family invernali in Friuli Venezia Giulia: il Family Carnet

Weekend per bambini in Friuli Venezia Giulia

Io sono Friuli Venezia Giulia” è la frase con cui ci accoglie la Regione: non uno slogan di facile circolazione, ma un invito a visitare e anche un po’ a “essere” questa terra. E noi lo abbiamo fatto vivendo in prima persona con le nostre figlie alcune delle tante attività a misura di bambini proposte ai turisti.

In molte di queste attività ci accompagna il Family Carnet che viene consegnato direttamente nelle strutture ricettive del circuito Family Friuli Venezia Giulia e grazie al quale si può accedere, gratuitamente o a prezzi scontati, a tantissime esperienze. Una card da portare sempre con sé, come chiave per entrare in un mondo di divertimento a 360°.

Ci hanno stupiti la bellezza dei contesti, ma soprattutto la qualità delle proposte: mai banali o scontate, mai “gridate” o alla ricerca di un gradimento superficiale. Nella destinazione turistica più rinomata quanto nella “dimensione appartata” dei piccoli borghi, nelle attività più ludiche quanto in quelle più di nicchia abbiamo trovato una cura e un amore per il territorio che ci portiamo a casa come un dono. Con tanta voglia di tornare presto.

Il nostro slow winter in Carnia con i bambini

Sutrio Ph. Ulderica Da Pozzo
Sutrio © U. Da Pozzo
Zoncolan © U. Da Pozzo
Zoncolan © U. Da Pozzo

Siamo partiti, dicevamo, alla ricerca di uno slow winter e lo abbiamo trovato in Carnia, località del Friuli Venezia Giulia dove sapori e tradizioni sono un irresistibile invito alla scoperta. Qui amano dire che si arriva in Carnia per scelta, non per caso. Non perché è un posto di passaggio sulla strada verso qualche altra destinazione, ma perché si vuole sentirsi parte di questa terra fatta di montagne bellissime, vallate panoramiche e genti fiere. Ci bastano due giorni per capire che è davvero così.

Zoncolan stazione sciistica  SutrioAbbiamo fatto base ai piedi dell’esteso complesso sciistico del Monte Zoncolan, tra Sutrio, uno dei “Borghi autentici d’Italia”, paese in cui la lavorazione del legno è una vera arte (tanto che da qui è partito il presepe che ha addobbato piazza San Pietro nel 2022), Paluzza e la piccola enclave germanofona di Timau. In una terra in cui si parla il friulano, che è riconosciuto come lingua e tutelato come patrimonio condiviso, capite che un viaggio in questo “piccolo mondo antico” è anche un’occasione per aprire le menti alla bellezza della complessità e al rispetto delle specificità di ogni terra e di ogni gente.

Le attività da fare con i bambini in Carnia sono molte: dalle passeggiate all’equitazione, dagli sport invernali alle tante proposte per famiglie per conoscere storia e cultura del territorio.

La fattoria diffusa: dalle mucche in stalla al formaggio in caseificio

Progetto Fattoria diffusa in Friuli Venezia Giulia  Progetto Fattoria diffusa in Friuli Venezia Giulia

Iniziamo il nostro weekend con una delle esperienze offerte nel Family Carnet: “La vita nella stalla e visita al Caseificio Alto But” di Sutrio. Ci caliamo, letteralmente, nei panni dei contadini locali indossando tute da lavoro e stivali e ci trasferiamo da Sutrio a Paluzza: ci accompagna a bordo di un van Silvio, guida locale e vera miniera di informazioni sul territorio e le sue tradizioni.

A Paluzza ci accoglie Gioacchino (ma potrebbe benissimo essere Francesco, Luca o Daniele perché, ne siamo convinti, qui l’accoglienza e il legame con la propria terra sono un tratto culturale condiviso più che una variabile individuale) e ci fa conoscere le sue mucche, rispettate e serene nella loro stalla affacciata sulla valle. Ci dice il nome di ognuna, partendo da Rovaniemi perché – afferma – un nome così non se lo dimentica nessuno, e chiede alle mie bimbe di scegliere il nome del vitellino che sta crescendo nel ventre di una delle giumente. Torneremo la prossima estate a conoscerlo.

Caseificio di Sutrio

E mentre ascoltiamo Gioacchino parlare non possiamo non affezionarci alla sua aria mite, di uomo da sempre dedito alla famiglia e al lavoro. Ci spiega che l’allevamento è di tipo estensivo, con pochi capi per stalla, talmente rispettati da essere liberi di scegliere se uscire per una piccola passeggiata nei prati circostanti o rimanere rintanati al calduccio. E la sensazione è che tutto faccia davvero parte dell’ordine naturale delle cose.

Scopriamo poi come viene trattato il latte appena munto e lo seguiamo idealmente nel suo viaggio verso il Caseificio Alto But dove viene conferito e dove si conclude la nostra visita. Qui impariamo tutti i processi di trasformazione del latte in formaggio (l’aggiunta del caglio, la salatura, la stagionatura, l’affumicatura) e ci rifocilliamo con una degustazione gratuita di prodotti locali.

Sutrio in famiglia con FLICS, la caccia al tesoro di aneddoti e memorie

Gioco Flics a Sutrio C’è la Grande Storia, quella dei grandi eventi che impariamo sui libri di scuola”, e c’è la “piccola storia”, quella che si fa con tutto quello che rimane, con gli scampoli di vita delle persone comuni e gli oggetti delle loro esistenze. Gli scampoli, in carnico, si chiamano Flics, come i pezzi di stoffa avanzati da altri lavori che venivano riutilizzati come suole delle scarpe delle donne del posto.

Gioco Flics a Sutrio

E proprio “FLICS: memorie da esplorare” è il nome della app con GPS con cui procediamo alla scoperta di Sutrio e che ci trasforma in cercatori di racconti. Scopo di questa singolare caccia al tesoro che piace tanto ai bambini è quello di rintracciare i trenta QRcode sparsi per il centro (ma anche volendo nelle frazioni di Priola e Noiaris e persino sullo Zoncolan) seguendo le indicazioni del navigatore, e una volta trovato e inquadrato il QRcode, ascoltare le tracce con le storie, narrate da un abile attore, che raccontano di tradizioni, ricordi, aneddoti, sogni e speranze di una comunità che si svela ai visitatori che vogliano conoscerla davvero.

Visitiamo Sutrio “perdendoci” per le sue vie seguendo gli indizi contenuti nell’applicazione e ammirando le molte sculture di legno che impreziosiscono le vie del borgo.

Tra biscotti e ghirlande: le attività per famiglie “a casa degli abitanti”

Laboratorio per bambini di cucina con foodblogger Chiara Selenati in Friuli Venezia Giulia

Il nostro weekend friulano prosegue poi con alcune attività vissute, letteralmente, a casa degli abitanti. Un bel mix di professionalità e condivisione di spazi e di vite che ci è piaciuto molto. Andiamo, sempre a Sutrio, a casa di Chiara, foodblogger e foodlover (l’amore prima di tutto!), che, con il laboratorio Cucinabimbi, ci ha insegnato a impastare e decorare biscotti speziati e profumatissimi (che poi abbiamo mangiato per merenda assieme alla cioccolata calda).

E poi andiamo a Paluzza dove, nella borgata di Cleulis, ci attende “Ursula la botanica” con il suo cesto di storie pronto a essere riempito di quanto la natura ci offre. Ci accompagna in una passeggiata lenta attraverso il bosco e mentre impariamo a riconoscere le piante e gli alberi e a respirare al ritmo della natura raccogliamo foglie, pigne e rametti che utilizzeremo poi nel suo laboratorio affacciato sulla valle per creare una ghirlanda e altri piccoli oggetti con cui decorare casa. Soprattutto ascoltiamo le sue parole, i suoi racconti, i progetti per un futuro nel quale la condivisione della sua terra e della sua realtà con gli ospiti sembra essere l’ingrediente principale.

Laboratorio per bambini con Ursula La Botanica in Friuli Venezia Giulia  Laboratorio per bambini con Ursula La Botanica in Friuli Venezia Giulia

È grazie a lei che scopriamo che anche la sua Carnia ha il suo “Drago di Vaia: è il fischiosauro, creatura a mezza strada tra l’animale preistorico e il dinosauro, protagonista delle antiche leggende di Cleulis e Timau, che qui è stato riprodotto con i rami lasciati a terra dal passaggio della tempesta Vaia del 2018.

Ripartiamo da Paluzza grati per l’accoglienza che la Carnia ci ha riservato, per il suo averci spalancato le porte (e le braccia) a dispetto della proverbiale riservatezza dei suoi abitanti, e consapevoli che il vero valore aggiunto della vacanza è stato il poter fare esperienze con chi il territorio lo vive e lo ama.

Nel caldo abbraccio delle Terme di Arta

Terme di Arta, la piscina ludica per bambini

Ma visto che non abbiamo nessuna fretta di lasciar andare queste sensazioni ci regaliamo un pomeriggio alle Terme di Arta, un moderno e luminoso stabilimento termale in cui alla tradizionale vocazione curativa si è aggiunta quella al divertimento di tutta la famiglia. Qui troviamo piscine riscaldate, idromassaggi, saune, percorsi d’acqua, ma soprattutto la nuovissima piscina ludica con giochi per bambini e lo scivolo d’acqua accessibile a partire dai 10 anni. Motivo in più per tornare quando le mie figlie saranno un po’ più grandicelle.

 

Anche qui ci siamo sentiti avvolti e abbracciati. Immaginate di rifugiarvi, dopo una giornata invernale passata sulle piste da sci o alla scoperta del territorio, in una piscina calda e in una nuvola di vapore: lo sentite anche voi il tepore? Noi siamo ritornati da qualche giorno, ma ancora ne percepiamo l’effetto benefico, sul fisico e sull’umore.

Dove dormire

Strutture del circuito Family Friuli Venezia Giulia Strutture del circuito Family Friuli Venezia Giulia

Tantissime, in tutta la regione, le soluzioni a misura di famiglia: sono le strutture del circuito Family Friuli Venezia Giulia, una vera garanzia in termini di accoglienza e servizi dedicati. Offrono camere adatte ad ospitare tutto il nucleo familiare e tutto quello che può servire a mamma e papà per partire sereni: menù bambini, orari flessibili ai pasti, stoviglie personalizzate e piccoli intrattenimenti, spazi gioco interni e/o esterni.

Dove mangiare

Narra la leggenda che la ricetta dei cjarsons, l’iconico primo piatto della Carnia fatto di pasta povera e un fresco ripieno di erbe, sia un segreto gelosamente custodito e che la lista degli ingredienti vari di paese in paese, addirittura di borgata in borgata.

Noi, per non rimanere con il dubbio su quali fossero i più buoni, li abbiamo assaggiati ben due volte e li abbiamo apprezzati tantissimo entrambi. Assieme agli altri piatti tipici che si possono gustare nei ristoranti e nelle osterie della Carnia, come gli gnocchi al formadi frant (ripieni del famoso formaggio locale) e l’immancabile frico di patate che piace tanto anche ai bambini.

Per informazioni e prenotazioni

Le attività di animazione Family del Friuli Venezia Giulia

 

Copyright: Familygo. Foto di: Erika Fasan; Archivio fotografico PromoTurismo FVG, U. Da Pozzo.

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