Disegnato dall’acqua e proteso nel mare, il paesaggio del Delta del Po è un susseguirsi di ambienti diversi, rifugio di diverse specie animali e vegetali (da scoprire magari in bicicletta o facendo birdwatching). Ma è pure un territorio di saline, barche, mercati di paese e cittadine, come Comacchio, nelle quali la cultura e le tradizioni si intrecciano e si tramandano grazie anche a feste e sagre, come quella dell’Anguilla.
Al confine orientale della pianura padana, nel territorio in cui il Grande Fiume incontra l’Adriatico, il Parco Delta del Po è una destinazione davvero incredibile per un weekend d’autunno o di primavera con tutta la famiglia. Sì perché qui, tra su una superficie di 52 000 ettari, una delle zone umide protette più estese d’Europa, natura e cultura si intrecciano dando vita a una realtà davvero suggestiva. Talmente suggestiva che nel 1999 l’Unesco ha inserito Ferrara e provincia, con lo splendido Rinascimento di cui sono testimoni ancora vivi, e appunto il Delta del Po, tra i siti Patrimonio dell’Umanità.
Comacchio, antica città d’acque
Cuore di questo territorio, che a volte si fa tutt’uno con la foce del più grande fiume italiano, sono Comacchio e le valli che lo circondano. Bastano pochi giorni per scoprirli e innamorarsene!
Comacchio, un’antica città che sorge su 13 isolette affacciate sul mare Adriatico, è un luogo speciale in cui il tempo scorre placido: le sue pietre secolari si riflettono sull’acqua dei molti canali attraversati da ponti e il fascino di un tempo si conserva immutato posandosi anche sulle costruzioni più moderne e sugli assetti urbani più recenti. Sono proprio i canali a segnare l’assetto del centro storico, anche se dei sei originari quattro sono stati interrati: a caratterizzarlo sono il Canal Maggiore, il ponte di San Pietro, l’antico ospedale degli Infermi poveri e palazzo Bellini, residenza nobiliare ottocentesca che ora ospita la Biblioteca comunale, l’Archivio storico, la Galleria d’arte e il Museo Delta Antico col Carico della Nave romana.
Quest’ultimo, in particolare, si rivela una delle principali attrazioni della cittadina per grandi e piccini: al suo interno è conservata una nave romana di epoca imperiale, probabilmente naufragata mentre tentava di raggiungere i mercati interni della pianura padana attraverso il Delta, restaurata e ottimamente conservata. Anche il suo contenuto (tempietti votivi, lingotti di piombo, ceramiche e numerosissime anfore) è esposto nelle sale del Museo. Che si può visitare da novembre a febbraio da martedì a sabato dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 e domenica e festivi orario continuato dalle 10 alle 17; da marzo a giugno e settembre e ottobre dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30; luglio e agosto aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.
Emblema della città sono i Trepponti, un complesso architettonico seicentesco che congiunge con un mirabile artificio quattro canali, facendo convergere in un solo punto anche cinque percorsi pedonali. Assolutamente da vedere. Come pure consigliati sono, durante una passeggiata in famiglia tra i canali di Comacchio, la loggia dei Mercanti (antica sede del granaio pubblico) e quella dei Cappuccini, la torre dell’Orologio, la Pescheria di origini seicentesche, la chiesa del Rosario e quella del Carmine, anch’esse seicentesche, e la cattedrale di S. Cassiano.
Il Delta del Po: antiche terre modellate dall’acqua
Non è facile definire una terra per sua stessa natura mutevole, plasmata com’è dall’incontro tra il fiume e il mare, da depositi sedimentari, da correnti marine e ricorrenti alluvioni. Se a questo gioco del tempo e della natura tra lingue di terra, paludi e specchi d’acqua più o meno salmastri aggiungiamo quanto gli uomini hanno fatto per contenere gli argini, creare fertili terre per l’agricoltura e raggirare il fiume a seconda dei propri bisogni, capiamo che in questa mutevolezza risiede forse il maggior fascino del territorio del Delta, nel suo offrire ogni volta un paesaggio nuovo agli occhi del visitatore.
A caratterizzarlo, oltre a una natura estremamente varia, è il casone, la tipica costruzione dell’ambiente deltizio, in origine nato come rifugio per pescatori e costruito con i materiali che la natura metteva a disposizione (canne palustri per la copertura e l’intreccio delle pareti, il legno per l’intelaiatura) e successivamente edificato con mattoni e coppi. Altrettanto tipica è la batana, l’imbarcazione da lavoro dell’alto Adriatico che, col tempo, è diventata qualcosa di più di un segno distintivo per Comacchio: oggi, a bordo della batana, è possibile visitare il centro storico della cittadina attraversando i suoi canali. Un’esperienza suggestiva e un’opportunità inconsueta per gustare Comacchio da un punto di vista privilegiato, riscoprendo le vecchie barche da lavoro dei pescatori.
Molto interessante anche l’area delle Saline di Comacchio, un’area naturalistica estesa per circa 600 ettari che conserva ancora tracce dell’antica attività di estrazione del sale. Attività secolare che ha avuto termine nel 1984: ora la zona è oasi di protezione della fauna, in particolare del fenicottero rosa, qui attratto dalla presenza dell’artemia salina, un piccolo crostaceo pigmentato che costituisce l’elemento principale della sua dieta e che conferisce il caratteristico colorito al suo piumaggio.
Uno sguardo sulla natura: il birdwatching
Quella di Comacchio e del suo territorio, lo abbiamo già accennato, è una natura mutevole e per certi versi incomparabile: ricca, ricchissima, sia di flora che di fauna, e generosa nell’offrirsi agli occhi del visitatore. Ricordo ancora la mia escursione di terza elementare (eh sì, la scuola primaria si chiamava ancora così) sul Delta del Po: prevedeva, tra le altre esperienze, un giro in motonave lungo uno dei bracci del fiume, un viaggio verso il mare che a me era sembrato lunghissimo e pieno di emozioni visive.
Ora, a distanza di qualche anno (se non decennio) a metterci in contatto in modo autentico con la natura è arrivato anche il birdwatching, l’osservazione dell’avifauna nel suo ambiente naturale, che rappresenta una nuova frontiera per un turismo consapevole fondato sull’ecologia e su ritmi lenti che talvolta pensiamo di aver perduto.
In tutta l’area del Parco regionale vi sono postazioni dalle quali ammirare il passaggio degli uccelli di passo come la folaga, il germano reale, il fischione, la moretta quattrocchi o osservare da vicino la vita degli uccelli stanziali. Tra i luoghi dotati di camminamenti e capanni schermati, o comunque tra i più interressanti itinerari per il birdwatching nel Delta del Po, ricordiamo:
1. penisola di Boscoforte, un’oasi gestita dalla Lipu;
2. oasi di protezione valle Zavalea, da cui si gode il volo della sterna zampenere, del gabbiano, del fraticello;
3. dosso Tre Motte, nelle valli di Comacchio, dove si può ammirare la spatola che solo qui, in tutta Italia, nidifica regolarmente;
4. boschetto Bertuzzi, che accoglie il cormorano che – dall’alto dell’argine che costeggia la zona – si può comodamente osservare insieme a popolose colonie di fenicotteri che abitano l’ambiente della valle.
5. valle Cannaviè, all’interno della valle Bertuzzi, dove si possono ammirare svassi e tuffetti.
Un territorio da scoprire in bicicletta
Se siete sportivi e un minimo di sforzo fisico non spaventa nemmeno i vostri figli allora questo è il territorio che fa per voi! Complice la natura pianeggiante del Parco del Delta del Po e delle valli di Comacchio, qui le escursioni in bicicletta (anche quelle per i “cicloturisti col cestino”) sono uno dei modi migliori per scoprire il paesaggio nei dintorni di Comacchio con bambini: non dimenticate che il percorso della Destra Po è una delle più lunghe piste ciclabili d’Europa.
Per i più sportivi c’è la possibilità di viaggiare in pullman o treno con la bici al seguito, per tutti ci sono itinerari di distanze variabili lungo i quali piste ciclabili asfaltate si alternano ad argini sterrati e strade a traffico misto lasciano il posto a solitarie vie di campagna degne che sembrano uscite da un film di Antonioni (voi genitori capirete…). Alcuni percorsi possibili sono:
1. la strada che collega Porto Garibaldi, con la sua tipica vita di porto, con il centro storico di Comacchio;
2. la strada Acciaioli che domina un panorama di campi coltivati, prati, vigneti, pioppeti e pinete;
3. la strada che costeggia la valle Bertuzzi, uno degli angoli più belli dell’intera costa del Delta, popolata di uccelli e ricca di una flora e una fauna di grande fascino
Se la stagione lo consente e se ne si ha voglia ci si può anche spingere fino al mare. E il mare, si sa, piace tanto ai bambini…
Cosa e dove mangiare. Ristoranti, sagre e il pesce come protagonista
Protagonista indiscusso della cucina di Comacchio e del suo litorale è il pesce, sia di mare che di valle. Non deve stupire, allora, che dal centro storico di Comacchio a Porto Garibaldi, passando per ciascuno dei sette lidi, sia tutto un susseguirsi di ristoranti, trattorie e locali di ogni genere che offrono deliziosi menu di pesce: dagli antipasti alle grigliate servite su un letto di polenta passando per primi piatti come i risotti di mare e le zuppe di pesce. Cibo come piacere del palato, certo, ma anche come puro e semplice divertimento: È questa la filosofia ludica e “godereccia” che ispira le numerose sagre che animano le serate di Comacchio e dei suoi lidi.
La sagra dell’anguilla
Una delle feste tradizionali più significative è sicuramente la Sagra dell’Anguilla che si tiene, indicativamente, da fine settembre a metà ottobre. Dalle dimostrazioni pratiche di pesca in valle e spiedatura all’interno degli storici camini della Manifattura dei Marinati alle escursioni e gare in barca nei canali cittadini (dove i visitatori ogni domenica pomeriggio possono ammirare in azione i velocissimi vulicepi, le tipiche imbarcazioni comacchiesi), tutto in questi giorni è un’ode all’autentica e incontrastata regina della gastronomia locale che domina le tavole di questo angolo d’Italia con i suoi gusti, i suoi colori e con i mille modi in cui può essere cucinata. Queste le date dell’edizione 2024: 28-29 settembre, 5-6, 13-13 ottobre.
Tra cene a tema e lezioni di cucina, tra colorate bancarelle e tour guidati a piedi, in bicicletta, in pulmino elettrico, in trenino e in barca su e giù per le valli, la Sagra dell’Anguilla offre anche angoli per i bambini e animazione nelle varie piazze che la vedono protagonista.
Per informazioni:
www.comune.comacchio.fe.it
www.ferraraterraeacqua.it/it/scopri-il-territorio/localita/comacchio
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Copyright: FamilyGO. Foto di Comune di Comacchio – Provincia di Ferrara