Nostra compagna di viaggio è la neve che ci accompagna in un viaggio da fiaba che inizia sul Bernina Express, che ci conduce a un Castello incantato che sarà il nostro family hotel e che ci porta alla scoperta di 13 affascinanti villaggi in cui sciare e giocare con la neve è un’esperienza per tutta la famiglia.
Prendete tutta la neve che vi viene in mente e deponetela su ciò su cui i vostri occhi riescono a posarsi: monti, strade, tetti, laghi, davanzali, alberi… Se provate a spingervi un po’ oltre il limite che la vostra immaginazione vi impone allora forse avrete un’idea della neve che noi abbiamo incontrato nel nostro viaggio in Alta Engadina, in Svizzera, nel Canton dei Grigioni, il più grande tra quelli che formano la Confederazione Elvetica.
Il nostro viaggio inizia, nemmeno a dirlo, all’insegna della neve. Nevica quando arriviamo a Tirano, in Valtellina, stazione di partenza del “mitico trenino rosso”, il Bernina Express, che ci porterà a destinazione, in Alta Engadina appunto. Nevica lungo tutto il viaggio, e nevica così tanto che il mondo fuori dal finestrino è una immensa, indistinta, distesa bianca. Un po’ ci dispiace perché la tratta che stiamo percorrendo, dominata dal massiccio del Bernina, è così bella che l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Poco male, ci rifaremo al ritorno! E nevica, ma guarda un po’, quando arriviamo nella prima destinazione di questo nostro viaggio alla scoperta dei 13 villaggi dell’Alta Engadina: Pontresina.
I villaggi dell’Alta Engadina
Pontresina è un bellissimo e pittoresco villaggio incastonato in una delle valli dell’Engadina, la Val Roseg. Gli fanno da sfondo i ghiacciai del Bernina e ci colpisce fin da subito per la calma quasi sospesa che qui si può respirare. Una passeggiata notturna per le vie del paese, con i passi ovattati dalla neve che ricopre ogni cosa, è una passeggiata nella poesia: il cielo limpido e stellato, gli antichi fienili trasformati in bellissime abitazioni (decorate dai tipici graffiti artistici) o in testimonianze viventi di un passato non troppo lontano e le tracce di usi e costumi di un tempo disseminate ovunque. Di giorno, se il tempo è brutto o volete staccare per un attimo dallo sci, si può provare il Bellavita, piscina e centro wellness con zona dedicata ai bambini.
Da visitare anche il villaggio di Maloja, che grazie alla propria offerta di strutture ricettive e servizi si fregia del titolo di località svizzera per le famiglie (“Famiglie Benvenute“ il nome del marchio), quello di Sils (dove si può visitare la casa del filosofo Nietzsche) e quello di Celerina, con la montagna Marguns (2278 m) raggiungibile con la cabinovia e una ricca offerta di escursioni invernali. E ancora, Samedan dominato da quella che – per i suoi tramonti infuocati – è considerata la montagna più romantica della zona (il Muottas Muragl): qui ci si può rilassare e divertire al Mineralbad & Spa Samedan, il primo bagno minerale “verticale” della Svizzera, con tre piani di vasche e vapori. E fuori un panorama stupendo.
E poi, signori, c’è St. Moritz che, se per i bambini è “solo” un altro bellissimo posto in cui sciare e giocare con la neve, per i più “grandicelli” è anche un luogo simbolo, che almeno una volta nella vita ci si vorrebbe vantare di aver visitato. Basta il nome a evocare l’idea di passeggiate tra hotel rinomati, negozi splendenti e – se si è fortunati – qualche vip. I nomi si sprecano, ma – in linea con la discrezione svizzera – non si gridano ai quattro venti. Eppure St. Moritz non è solo questo.
Certo, qui c’è la Via Serlas, l’arteria commerciale più alta d’Europa, con una concentrazione di marchi davvero alta (qui è tutto alto: l’altitudine, la moda, la quantità di griffe…!), ma ci sono anche tante interessanti realtà storiche, artistiche e culturali. Come il piccolo ma bellissimo museo del pittore Segantini che qui visse negli ultimi anni della sua vita, la casa dell’architetto Norman Foster (Chesa Fortuna) o quella della scrittrice di libri per bambini Mellin Weber. O come la Fonte di San Maurizio a St. Moritz Bad dove da 3000 anni sgorgano acque ricche di minerali e ferro. Mamme, se volete allargare la famiglia sappiate che queste acque sembrano anche favorire la fertilità: il gusto è un po’ “ferroso”, lo ammettiamo, ma forse vale la pena provare…
Imperdibile anche l’emozione di un giro in carrozza attorno al lago ghiacciato di St. Moritz (o a quelli vicini, Lej March e Lej da Staz): il silenzio, la neve, i cristalli di ghiaccio e la sensazione di vivere in una fiaba. Immaginate lo stupore e l’incanto negli occhi dei bambini. Nei mesi invernali il lago di St. Mortiz è anche teatro di celebri competizioni sportive, come le corse di cavalli “White Turf” o la “St. Mortiz Polo World Cup”.
Sciare in Engadina: una scommessa vinta!
Tutto cominciò con una scommessa. Quella con cui esattamente 150 anni fa l’albergatore engadinese Johannes Badrutt convinse i propri ospiti inglesi a provare il territorio anche in inverno, e non solo d’estate, come di consuetudine. Nasceva così il turismo invernale in Svizzera e i risultati si vedono ancora oggi! Quattro vette principali, 350 chilometri di discese, 200 chilometri di piste di fondo, 58 moderni impianti di risalita e 150 chilometri di sentieri invernali (significativi quelli delle valli di Roseg e Bever o la Via dei Filosofi al Muottas Muragl) sono i numeri di un successo che assume sempre di più connotazioni tipicamente family.
Due le cose da cui vale la pena partire. Uno. Oltre 100 hotel offrono la promozione “Hotel Skipass Incluso“: a partire dal secondo pernottamento l’ospite può acquistare lo skipass al costo di 25 CHF al giorno (21 euro) per sciare liberamente nei comprensori dell’Alta Engadina e utilizzare gratis i trasporti pubblici (bus, autopostali e treni) in tutta la regione. Due. Praticamente in ogni villaggio esiste un piccolo “campo pratica” in cui i bambini possono muovere i primi passi sugli sci (San Spiert a Pontresina, Müssella a La Punt e Bügls a S-chanf) e molti hotel si occupano anche di accompagnare i piccoli sciatori alle piste.
Esistono poi, ovviamente, comprensori più adrenalinici e consigliabili a sciatori con almeno un po’ di esperienza (come quello di Corviglia che ha anche un notevole snowpark, sulla montagna di St. Moritz, o quello del Diavolezza) e quelli più adatti alle famiglie con bambini. Tra questi segnaliamo il comprensorio dello Zuoz/Albanas-Pizzet, con la montagna di Zuoz dai larghi pendii su cui curvare dolcemente e con la seggiovia attrezzata con un dispositivo di sicurezza per i bambini, una delle due disponibili in Engadina (l’altra si trova a Celerina). Le famiglie sciano volentieri anche a Maloja dove i pendii sono soleggiati e gli skilift per bambini si chiamano, udite udite, “Pinocchio” e “Pony”. Per i bambini più grandi e per i grandi che non hanno mai smesso di essere bambini è da provare l’avventuroso impianto di snowtubing, che permette di scivolare lungo le piste su robusti e colorati gommoni. E a Maloja, tra una discesa e l’altra i piccoli sciatori possono anche frequentare un corso per imparare a fare la pizza. Buon appetito!
E ancora: le piste per lo sci di fondo (200 km tra Maloja e Zernez, in Bassa Engadina, alle porte del Parco Nazionale Svizzero), quelle per il bob e lo slittino (celebre quella di Preda – Bergun, di 10 km, che costeggia i binari percorsi dal Bernina Express) e le piste di pattinaggio, dove studiare anche da futuri campioni di hockey e curling. Insomma, un’offerta neve a 360°, aspettando i Mondiali di Sci Alpino del 2017 che si terranno proprio a St. Moritz.
Dove dormire
Abbiamo scelto di soggiornare a Pontresina, all’Hotel Schloss wellness & family, uno spettacolare castello affacciato sulla Val Roseg. Perfetto per gli amanti dello sci di fondo (l’anello che prende il nome dalla valle, perfettamente curato e illuminato per chi scia in notturna, passa proprio sotto l’hotel), l’albergo è comodo per raggiungere i comprensori sciistici della zona ed è particolarmente adatto alle famiglie con bambini (anzi birbe!) al seguito. Si chiama infatti Birba World lo spazio di oltre 350 mq dedicato alle attività dei più piccoli (con tanto di palestra, ludoteca, bliardino, ping pong, laboratori e baby cinema). Tutti i giorni animazione dalle 9.30 alle 18.30 (c’è anche il cucinotto per i pasti e lo spazio con i materassi per le nanne) e il servizio di accompagnamento dei bambini alle piste.
E mentre i vostri figli si scatenano al Birba Club voi potete concedervi qualche prezioso momento di relax nella Spa dell’hotel, aperta tutti i giorni dalle 14.30 alle 20.30. L’ingresso (non consentito ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni) e gli eventuali trattamenti benessere si possono prenotare direttamente in camera. A disposizione degli ospiti: mini-piscina relax, calidarium, bagno mediterraneo, biosauna, sauna finlandese, frigidarium, wasser paradise, doccia fredda e temporale estivo. Spettacolare il panorama innevato che si può ammirare dalle grandi finestre, magari sorseggiando un the o una tisana. E dopo recuperate i pargoli e concedetevi tutti assieme un bagno nella piscina dell’hotel, anch’essa affacciata sul candido letto di neve che si stende sulla Val Roseg. Anche in questo caso è opportuno prenotare l’ingresso (dalle 15.30 alle 19.30). Finita la cena, appuntamento in teatro per mezzora di scatenata Baby Dance (dalle 21 alle 21.30) e per gli spettacoli (musical e cabaret) proposti tutte le sere da uno staff internazionale di animatori. www.hotel-schloss.net
Se invece preferite soggiornare a St Moritz con i bambini un’ottima soluzione è l’Hotel Reine Victoria (il nome deriva non dall’omonima regina, ma da una pregiata specie di rosa qui coltivata), che sorge in uno dei più antichi edifici della città, oggi sapientemente restaurato. Ottima la posizione, proprio accanto alla stazione di partenza della funivia Signal, che porta direttamente sulle piste Corviglia e Piz Nair. Skipass e corsi di sci alla scuola di St Moritz si possono acquistare direttamente in hotel a prezzi agevolati, come pure l’attrezzatura, che si può noleggiare nella ski room. Anche qui area wellness per i genitori e Birba Club (attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18.30) per i bambini dai 4 ai 12 anni. www.laudinella.ch
Dove mangiare
I piatti tipici dell’Engadina sono preparati per la maggior parte con ingredienti locali come verdure, speck, mais e patate. Tra le specialità: la famosissima torta di noci, il salametto di cervo, i capuns (i tipici involtini di bietola grigionese) e i pizzoccheri. Li abbiamo assaggiati per voi al Vetlinerkeller di Sankt Moritz, dove il rapporto qualità prezzo ci sembra ragionevole.
Se soggiornate in Engadina per una settimana (o anche solo per un weekend lungo) allora avete certo il tempo per concedervi una cena (o un pranzo) in quota! Il nostro regalo è stata una serata al ristorante dell’hotel Muottas Muragl, sull’omonima montagna. Si sale con una funicolare a 2456 metri e si arriva… al settimo cielo! Paradiso soleggiato di chi ama le passeggiate o le corse con lo slittino (la discesa di quattro chilometri, a dire il vero, è un po’ impegnativa e non indicata per i bambini piccoli), di notte il posto è pura poesia. Se siete fortunati come lo siamo stati noi vi attenderanno un cielo stellato limpido come raramente lo avrete visto in vita vostra e la visione spettacolare della piana dei laghi e dei villaggi illuminati ai vostri piedi. Da mozzare il fiato. Una curiosità: l’albergo, realizzato interamente con materiali del posto, è il primo hotel Plusenergie delle Alpi, ossia produce più energia di quanta ne consuma. Ci piace! www.muottasmuragl.ch
E ai più esigenti basti sapere che in Alta Engadina un ristorante su dieci possiede una certificazione di qualità e sei ristoranti possono vantare un totale di otto stelle Michelin!
Come arrivare e come muoversi
Il mezzo probabilmente più comodo, economico e suggestivo per raggiungere l’Engadina è il treno. E non un treno qualunque! Bensì il mitico Bernina Express della Ferrovia Retica (che gli italiani meglio conoscono come il “trenino rosso”): la linea che collega Tirano (in Valtellina) a Coira, passando per St. Moritz, è stata nel 2008 dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità ed è (a ragione, aggiungiamo noi) una delle tratte ferroviarie più spettacolari del mondo. La prima tratta (Tirano – St. Moritz, circa 2 ore e 30) percorre la zona dominata dal massiccio del Bernina; la seconda (St. Moritz – Thusis) attraversa la valle dell’Albula. Suggestivo, sia dal punto di vista naturalistico sia da quello ingegneristico e architettonico, il panorama di monti, valli, ponti e viadotti che si può ammirare: per questo – se la disponibilità lo consente – è consigliabile prenotare (con un piccolo sovrapprezzo) un posto in una delle carrozze panoramiche. Sono previste riduzioni per le famiglie. www.rhb.ch
E una volta arrivati a destinazione, a riprova dell’efficienza e della razionalità svizzera, muoversi continua a essere facile e comodo grazie allo Swiss Travel System, il sistema integrato di trasporti pubblici che permette di viaggiare con un unico biglietto (sono previste diverse tipologie e durate). Noi abbiamo provato lo Swiss Pass 4 giorni: oltre alle tratte in treno consente di spostarsi in autobus e battello, di entrare gratis in oltre 470 musei e di ottenere sconti su impianti di risalita e altri servizi. www.swisstravelsystem.com
Mappa dei luoghi
Informazioni turistiche
www.svizzera.it
www.engadin.stmoritz.ch
Copyright: Familygo. Foto di ENGADIN St. Moritz By-line: swiss-image.ch/Christof Sonderegger/Daniel Martinek/Robert Boesch