Ai piedi delle Dolomiti del Brenta, sulle rive dell’omonimo lago, sorge Molveno, un paesino incantevole dove godere del fascino delle montagne della Paganella situate pochi chilometri a nord di Trento.
Reportage di Daniela e Tommaso dal Blog Tour #paganelladaurlo
La notizia giunge inaspettata… Venerdì si parte direzione Trentino, per l’esattezza verso la Paganella per raggiungere i nostri amici! Così riempiamo i nostri zainetti di voglia di scoprire, energia, curiosità e aspettative che non tardano ad essere esaudite. Al nostro arrivo presso l’Hotel Du Lac, infatti, l’accoglienza è ottima e il cibo de La Dispensa, ricco di sapori delicati ma allo stesso tempo decisi, inizia a riempire lo stomaco e le attese di un territorio che è sempre piaciuto ai più grandi ma che ha sempre avuto un occhio di riguardo anche per i più piccini… Nel nostro hotel c’è anche l’area bimbi… non vediamo l’ora di farci un salto! E ora a nanna… Domani ci attendono tante novità!
Il giorno seguente il panorama davanti a noi ha un non so che di fiabesco: saranno le casette di legno dai dettagli curati e dai balconi sempre in fiore? O il lago davanti, tanto limpido e definito da sembrare disegnato? E’ così che, presi per mano, ci fanno salire sulla bidonvia… una tra le più antiche d’Europa! Un’emozione mista a vertigine ci pervade fino a quando non ci sembra di toccare il cielo con un dito… E siamo subito Supereroi che sorvolano le montagne e lasciano ai loro piedi Molveno! “Ehi, guarda! Se chiudo un occhio riesco pure ad abbracciare il lago!”
Tornati con i piedi per terra cominciamo la passeggiata per l’Altopiano di Pradel a 1.370 metri… Un susseguirsi di sali e scendi dolci e sinuosi dove in alcuni punti si apre un panorama da lasciarci senza fiato e da farci sentire ancora più piccoli! Ivano Villotti, la guida, ci spiega il territorio con tanta passione ma il nostro occhio cade subito su un tabellone: “C’è un parco avventura!“. Cammina, cammina, cammina ed eccoci arrivare dinnanzi alla casetta in marzapane… (sarà la fame o sarà la poesia con cui queste strutture sono state costruite ma noi avremmo scommesso che lì dentro avremmo trovato Hansel e Gretel): un rifugio, Croz dell’Altissimo, in grado di sfamare gli scalatori e i passanti più esigenti con le leccornie tipiche del posto: canederli, funghi, strudel e altre bontà.
Al ritorno qualche grande decide di buttarsi con il parapendio e noi a bocca aperta restiamo a guardare… Possiamo solo immaginare che il silenzio del volo venga riempito dal paesaggio e dai pensieri di immensità che non puoi non fare davanti ad uno spettacolo del genere!
Il pomeriggio è ancora lungo e via al ristorante El Filò per la lezione di cucina. La voglia di infilare le manine negli ingredienti e di assaggiare tutto è molto forte ma lo chef Angelo Bianchi ci racconta di salmerini e ingredienti speciali e noi ci lasciamo catturare certi che quell’intruglio magico sia davvero il più buono di tutti… Siamo pronti ad assaggiare!
Qualcuno torna da un’escursione in bicicletta su e giù per i sentieri, altri parlano di aver volato come gabbiani, alcuni di aver girato il lago su una strana “macchina a pedali” o di aver giocato a scacchi con pedine alte come Watussi e altri ancora di essersi immersi in vasche rilassanti… Ma che mondo fantastico è mai questo! Beh come in tutte le favole non poteva mancare un castello (per l’esattezza quello di Belfort), un branco di lupi, degli orsi (entrambi visitabili presso il Parco Faunistico di Spormaggiore) e tanto divertimento…
Ma questa è una fiaba da scoprire! Noi ci siamo stati e…, dobbiamo ammettere, che nonostante i nostri 30 anni… ci siamo divertiti e meravigliati come bambini!
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