Si scrive “La lunga via delle Dolomiti”, si legge “alla scoperta dell’Alto Cadore, Centro Cadore e Dolomiti bellunesi su due ruote”. Con percorsi lontani dal traffico tra sentieri, boschi e prati di fondovalle, genitori e figli possono viversi una vacanza divertente, salutare ed ecologica seguendo in bicicletta l’itinerario dello storico trenino delle Dolomiti.
C’è una pista ciclabile che attraversa i più suggestivi paesi del Cadore. È “La Lunga Via delle Dolomiti”, altrimenti conosciuta anche come Ciclabile delle Dolomiti, un percorso scenografico che permette di entrare in piccoli borghi di montagna sospesi nel tempo e di essere circondati da panorami maestosi. Un itinerario adatto a grandi e piccoli ciclisti vista la pendenza dolce e in leggera discesa. E perfetto se avete voglia di vivere una vacanza lenta, green, all’insegna del relax e del divertimento.
Partendo da Cortina, la pista passa per San Vito di Cadore, Borca, Vodo e Valle, fino ad arrivare a Calalzo, per un totale di 34 km; mentre se la si percorre in direzione Cortina, c’è la possibilità di proseguire verso la Dobbiaco-Lienz, la Ciclabile della Drava.
La Lunga Via delle Dolomiti piace davvero tanto anche alle famiglie, che possono sostare in alcune significative tappe che qui vi raccontiamo.
La Lunga Via delle Dolomiti con i bambini: arrivo a San Vito di Cadore
Lasciata Cortina d’Ampezzo alle spalle e inforcata La Lunga Via delle Dolomiti in sella alle bici, si parte in direzione… San Vito di Cadore. Durante il percorso ci sono alcune tappe da non mancare: la prima è una sosta all’Azienda Agricola SanWido, imperdibile per (almeno) due ottimi motivi: la visita alla stalla per fare amicizia con le caprette e le galline di una razza in via d’estinzione, le Tirolesi, rustiche e amanti del freddo, e l’assaggio dell’Agrigelato prodotto con il latte delle capre, vincitore dell’Oscar Green di Coldiretti. Insomma, un’imperdibile bontà!
Scendendo dall’azienda si devia al Lago di Mosigo, specchio d’acqua incastonato tra le vette più spettacolari delle Dolomiti Patrimonio Unesco (Croda Marcora, Sorapiss, Antelao, Pelmo…), dove i genitori riconosceranno alcuni dei luoghi simbolo della serie tv “Un Passo dal Cielo”. Tra una foto e l’altra, lasciate che i bimbi si divertano al parco giochi e, in estate, nell’area gonfiabili con minigolf.
Inforcata nuovamente la bicicletta, si prosegue per la stradina che porta direttamente al centro di San Vito di Cadore, dove si riprende la ciclopedonale. Proprio nei pressi della ex stazione ferroviaria, merita una sosta il Museo delle tradizioni popolari, nobile contenitore di un migliaio di reperti del mondo artigianale e contadino e del modellino in scala del trenino biancoazzurro che funzionò fino al 1964. Accanto al museo si trova l’orto di “coltivazioni d’un tempo”. Buttateci un occhio!
Vodo di Cadore e il cono gelato
Ih-oh, ih-oh! È possibile sentire i ragli in lontananza. Arrivati a Vodo di Cadore guardatevi intorno perché dalla ciclabile è possibile avvistare (oltre che sentire!) gli asini della vicina Azienda Agricola Paolo Rossa. E se volete fermarvi per visitare una stalla con mucche e maiali e degustare un piatto di prodotti tipici, a 3 minuti in bici c’è l’Azienda Agricola Talamini: dai formaggi alle tagliatelle e torte fatte in casa, sarà un tuffo nei sapori autentici della tradizione.
Infine si raggiunge Peaio, e qui la ciclopedonale passa accanto a un singolare monumento in rame che attirerà subito l’attenzione dei bambini perché è… a forma di cono gelato! Proprio qui infatti fu inventato lo stampo dall’italo-americano Pietro Italo Marchioni, che per primo cominciò a usare cialde arrotondante per servire gelati nella sua gelateria. Una foto a colui che “ha cambiato la nostra vita rendendola più dolce” è d’obbligo.
Da Pieve di Cadore, paese di Babbo Natale, a Calalzo di Cadore, paese d’acqua
Giunti a Pieve di Cadore si corre al Parco Roccolo, dove ha sede la casetta di Babbo Natale e la terrazza di belvedere da cui si ammira il Lago di Centro Cadore. Tra le varie proposte culturali, merita una menzione – e una visita, ovviamente – il Museo dell’Occhiale con una selezione di strumenti ottici e apparecchi utilizzati con intenti ludico-didattici, come le lanterne magiche e gli stereoscopi.
La pedalata termina a Calalzo di Cadore, dove visitare la sorgente termale di Lagole, il Lago di Centro Cadore e dove fare un tuffo nel Lago de le Tose, una piscina naturale formatasi in una vasca rocciosa, luogo ideale per un pic-nic in famiglia da dedicarsi come premio per l’escursione in bici.
Informazioni utili
Buona parte della Lunga Via delle Dolomiti si sviluppa sul tracciato dell’ex ferrovia, prevalentemente su strada asfaltata e con tratti di buono sterrato. L’itinerario è in leggera discesa e questo la rende alla portata di tutti i piccoli ciclisti, mentre se volete percorrerla in senso contrario, vi suggeriamo di scegliere la comodità dell’e-bike.
Bici, e-bike e mountain bike si possono comodamente noleggiare presso uno dei punti Papin Sport, mentre per il rientro si può lasciare la bici a Calalzo (al punto bici Papin presso il Tennis Marmarole) e prendere la linea 30 Calalzo-Cortina della Dolomitibus. Oppure, solo in estate, si può prendere il Trenobus delle Dolomiti con trasporto bike.
La mappa e maggiori informazioni sulla ciclabile sono consultabili al sito visitcadoredolomiti.com/la-lunga-via-delle-dolomiti/
Non solo bike. Se per la vostra vacanza volete combinare le uscite in bici con altre attività nella natura, la zona del Cadore offre molte opportunità sia in primavera che in estate, come il Parco avventura a Caralte o i sentieri a tema che i bimbi adorano sempre, come il sentiero dei suoni.
Per dormire, la soluzione migliore è prenotare presso una struttura convenzionata con il Consorzio Cadore Dolomiti che dà accesso alla carta vantaggi digitale Holidays Dolomiti Gift Card.
Copyright: FamilyGO. Foto di Lucio Rossi, Andrea Pavesi, M. Moretta, Laura Toffoli, Consorzio Cadore Dolomiti