Osservare da vicino un vulcano attivo, passeggiare nelle pinete nate su crateri spenti, ammirare il panorama che dalla montagna vi tuffa nel mare, ritrovare nei luoghi le avventure mitologiche: tutto questo è possibile sull’Etna con i bambini, il vulcano più alto d’Europa, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2013.
Visitando questa zona della Sicilia con i bambini non vi sorprenderà scoprire come il rapporto degli abitanti con l’Etna è di puro amore, forse perché accanto alla forza distruttrice, come una mamma premurosa, il vulcano dona loro frutti succosi e saporiti, fiori e profumi e inestimabile bellezza. Dopotutto, per gli abitanti l’Etna è semplicemente “A Muntagna”, declinata al femminile.
Nicolosi, punto di partenza per visitare l’Etna
La sede del Parco dell’Etna, presso Nicolosi, merita sicuramente una visita. Si trova all’interno dell’ex Monastero Benedettino San Nicolò La Rena, restaurato nel 2005. Il profumo della ginestra che fiorisce in tarda primavera e per tutta l’estate ci accompagna dolcemente all’interno del sito.
Un enorme portale in pietra lavica ci invita ad entrare in quello che doveva essere il cortile del monastero e nell’edificio principale, oggi sede del Parco.
Al piano terra c’è un piccolo Museo Vulcanologico con pannelli esplicativi della nascita del vulcano nel Pleistocene, che conserva anche alcune “bombe” dell’Etna, cioè pietre di lava solidificata che durante le eruzioni vengono sputate dai crateri insieme al magma e ai lapilli.
Il piano superiore ospita gli uffici dell’Ente Parco, mentre nell’antica chiesa del Monastero è stata realizzata una sala Conferenze adatta ad ospitare eventi nazionali ed internazionali. All’esterno si trova un vero e proprio parco botanico denominato Sentiero del Germoplasma perché ha il preciso scopo di conservare e sostenere il patrimonio genetico e vegetale etneo.
All’interno del Parco di tre ettari si snoda un sentiero lungo 1.153 metri accessibile per disabili fisici, ipovedenti e non vedenti tramite una serie di targhette esplicative e una pendenza non superiore al 7%. Il percorso è godibilissimo anche con bambini piccolissimi che, come i nostri, si divertiranno a riconoscere gli alberi da frutto, ad annusare e riconoscere le piante aromatiche, a toccare le pigne cadute ed infine ad ascoltare il fruscio del vento come si trattasse di un vero e proprio sentiero dei cinque sensi.
E finalmente andiamo in cima al vulcano!
Per arrivare in cima al vulcano più alto d’Europa bisogna percorrere la SP 92 che da Nicolosi, la Porta dell’Etna, vi porterà direttamente a quota 1.900 al piazzale del Rifugio Sapienza, dove troverete anche la Funivia dell’Etna.
Consigliamo di muoversi in macchina per poter percorrere la strada lentamente, consentendo ai bambini di acclimatarsi meglio, infatti l’altitudine può portare al mal di montagna e si presenta uno sbalzo termico notevole. Non dimenticate quindi giacche più pesanti, scarpe chiuse, cappellini per il sole e creme solari.
La strada che porta all’Etna è una delle più belle vie panoramiche che si possano percorrere e ammirare. Si possono osservare fitte foreste di ginestre, boschi di conifere per arrivare a un paesaggio che lentamente diventa quasi lunare, con i muretti in pietra lavica a delimitare la lava ormai diventata pietra, con le diverse sfumature di grigio che indicano le varie età delle colate. L’aria profumata dei boschi gradualmente diventa più fresca, il panorama della città di Catania immersa nel suo mare vi accompagnerà dolcemente a ogni tornante.
Arrivati a quota 1.900 troviamo il piazzale del Rifugio Sapienza, la Funivia e gli splendidi Monti Silvestri, due crateri inattivi formatisi dall’eruzione del 1892. Il cratere superiore è più alto e quindi è molto più faticoso da risalire a piedi perché la lava è diventata una specie di sabbia sassosa. Il cratere inferiore è, invece, facilmente raggiungibile e percorribile ed è qui che i vostri bambini potranno fare la prima esperienza a contatto con il vulcano: si può infatti fare una tranquilla passeggiata dentro e attorno la sommità del cratere, prendere tra le mani la lava ormai diventata pietra, osservando le sue diverse sfumature grigio-rossastro.
A quota 1.900 è anche possibile andare al cinema: infatti all’interno della Funivia è stato realizzato un piccolo cinema in 7D, “Etna Experience”, con un breve cortometraggio che simula una eruzione vulcanica: forse spaventerà un po’ i bambini più piccoli ma di certo entusiasmerà i più grandi.
Il piazzale della funivia e il rifugio Sapienza sono circondati da negozietti di souvenir. Potrete trovare in particolare oggetti in pietra lavica e prodotti enogastronomici come il miele, il pesto di pistacchi, i liquori etnici… la montagna, si sa, mette appetito e non avrete difficoltà a scegliere ristoranti e bar in cui rilassarvi e mangiare qualche prodotto tipico. Sono tutti molto buoni, noi abbiamo provato La terrazza dell’Etna dove è possibile anche noleggiare l’attrezzatura da trekking e prenotare le escursioni e i Crateri Silvestri e li consigliamo vivamente.
Sono possibili escursioni sui Crateri sommitali del Vulcano. Normalmente l’escursione ha inizio a quota 1.923 con la Funivia dell’Etna e arriva a circa 2.500 metri. Qui, con speciali mezzi fuori strada e con guide esperte, è possibile arrivare a quote superiori, quando e dove ovviamente l’escursione sia consentita. Considerando che l’Etna è un vulcano attivo sarà necessario verificare in loco la possibilità di realizzarla.
La Funivia è aperta dalle 9 fino alle 16.15 da aprile a novembre e fino alle 15.45 nei restanti mesi. Quindi è bene partire la mattina per poter goderne appieno. Essere trasportati e sospesi lungo la funivia è per i bambini di per sé un’avventura eccitante, osservare insieme la lava fresca e quella delle eruzioni precedenti, sentirsi in cima al cielo e quasi toccarlo sarà poi un’esperienza veramente indimenticabile. E poi è proprio dentro il cratere centrale che, secondo la mitologia, Efeso, Dio del fuoco, avrebbe trovato casa.
Curiosità: se siete già stati sull’Etna e cercate un itinerario originale per osservare il vulcano da tutti i punti di vista, potete prendere la Ferrovia Circumetnea da Catania (Borgo) fino a Riposto percorrendo quasi interamente l’anello intorno al vulcano: avvisterete borghi, antiche stazioni, frutteti e vigneti, scorgerete i campi del pistacchio di Bronte e soprattutto attraverserete distese di roccia lavica.
Monti Rossi Etna Adventure
A nord di Nicolosi, sulle pendici dell’Etna è possibile fare un’altra piccola escursione sui Monti Rossi, nati dall’eruzione del 1669, che arrivò fino al mare di Catania. Oggi i Monti Rossi sono caratterizzati da pinete e da piccoli percorsi naturalistici.
Consigliamo per i bambini di ogni età il Parco Etna Monti Rossi Adventure, un parco avventura con tre percorsi per bambini a partire dai 4 anni, e tre percorsi per adulti, un’area relax e pic-nic e sentieri natura. Abbiamo sperimentato come sia molto divertente percorrere i sentieri con i bambini, superare paure e passerelle, appisolarsi sulle amache nell’area relax.
Un altro parco avventura alla sommità del vulcano vicino al rifugio Sapienza è Etna Avventura in località Serra La Nave. Piacevole luogo per pic-nic e divertimento assicurato per tutta la famiglia.
Come arrivare
In aereo: lo scalo di Catania è collegato con la maggior parte degli aeroporti italiani. La distanza Catania–Nicolosi è di circa 15 Km.
In auto: Autostrada A18 Catania-Messina, all’ultima uscita Catania seguire le indicazioni per Nicolosi – Etna Sud
Dove dormire
Se fate base a Nicolosi troverete numerosi Bed&breakfast sul sito www.nicolosietna.it
A Nicolosi un campeggio con piscina proprio sui Monti Rossi è il Camping Etna
Dalla parte opposta dell’Etna, vi segnaliamo un ottimo agriturismo che si trova a Randazzo e si chiama Agriturismo Etna Quota Mille, molto organizzato per le famiglie con camere, buon ristorante, piscina e giochi per i bambini.
Se inserite la visita all’Etna in un più esteso itinerario in Sicilia con i bambini, ecco tutti i family hotel e le altre strutture in Sicilia prenotabili con FamilyGO.
Info turistiche
Copyright: Familygo. Foto di Giulia Caputi. Foto Archivio Parco dell’Etna.