La Toscana con i bambini, un viaggio nel tempo e nel passatempo: scopriamo gli Etruschi, cavalchiamo l’asinello, annusiamo le erbe, ci immergiamo nel mondo dell’arte rinascimentale con tanti laboratori a tema.
Il nostro viaggio nella provincia di Arezzo con i bambini, parte dal sud della Toscana, dalla Valdichiana e prosegue verso il nord nella Valtiberina, dove i confini si baciano con quelli di molteplici regioni, quali Umbria, Romagna e Marche.
Questa zona è a cavallo tra i mari Adriatico e Tirreno, qui nasce il Tevere e viene chiamata “terra di mezzo”. E’ una zona ricca di contrasti, di storia, di diversità e di realtà rurali ancora radicate.
La Valtiberina con i suoi 7 comuni ha un denominatore comune: il tartufo che è di diverse specie ma tutte ben nascoste. Quindi la scoperta non è solo nei luoghi ma anche nei cibi: si parte da Cortona sulle tracce degli Etruschi (leggi anche il nostro articolo sugli itinerari Etruschi per bambini in Toscana) e poi ci si dirige verso Arezzo alla caccia dell’arte nei paesi di Anghiari, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano e si conclude nel Casentino per ritrovare antichi sapori e immergersi nella natura delle Foreste Casentinesi.
I bambini ricorderanno questo viaggio sia per i colori della natura sempre presenti in ogni luogo e sia per le tante attività da fare all’aria aperta: passeggiare nei boschi accompagnati dagli asini, lavorare gli orti e cucinare nelle aziende agricole, curiosare nei siti etruschi, riscoprire i patrimoni artistici italiani nei borghi medievali e visitare i tanti musei.
COSA VEDERE E COSA FARE CON I BAMBINI AD AREZZO E DINTORNI
Cortona, alla scoperta degli Etruschi
Il viaggio inizia da Cortona, 30 km a sud di Arezzo, terra di Luca Signorelli, artista ricco di fantasia del primo Rinascimento. Si comincia con una bella passeggiata tra le piazze e le vie di questo bellissimo paese medievale per osservare le vetrine dei negozi artigianali.
Immancabile è poi l’ingrediente “etrusco”. Qui infatti ha sede il MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona. I bambini conosceranno questo popolo antichissimo attraverso materiali, usi e costumi e potranno partecipare a diverse visite guidate, tra cui quella dal titolo “Viaggiatori nel tempo”, in cui personaggi dell’antichità riprendono vita vestendo i panni di principesse etrusche, dame romane o cortigiane del ’700.
Sempre sulle tracce degli etruschi si continua con la visita del Parco Archeologico esterno, che nel circuito urbano è visibile nelle mura etrusche e nella Cisterna Bagni di Bacco, mentre fuori dal paese, a circa 3 km, ci sono i siti delle tombe di Mezzavia, Melone del Sodo I e II e Tanella di Pitagora e Angori.
Lasciata Cortona, se il tempo a disposizione lo permette, prima di arrivare ad Arezzo vale una piccola sosta Castiglion Fiorentino, nota città medievale che si connota come centro etrusco per le numerose strutture architettoniche quali la cripta della Chiesa di S. Angelo al Cassero, il relativo piazzale dove c’è un santuario etrusco, le mura castellane e al Palazzo Pretorio il Museo Civico Archeologico con sistema multimediale.
Arezzo, arte a tutta birra
È la volta di Arezzo città! Per continuare con l’itinerario etrusco potete partire dal Museo Archeologico “Gaio Clinio Mecenate” nell’ex monastero dei monaci Olivetani di S. Bernardo, dove sono raccolti oggetti ritrovati in questa zona (d’altronde Arezzo è una città antichissima, più vecchia di Alessandria d’Egitto!).
Anche in centro storico sono visibili le tracce del periodo etrusco, sia in piazzetta San Niccolò, dove gli scavi hanno portato alla luce resti della cinta muraria che circondava la città e sia tra il Duomo e la Fortezza Medicea, dove si trovava la città etrusca, di cui resta una struttura templare. A pochi chilometri, verso S. Cornelio-Castelsecco, sulla collina è ancora visibile il teatro-tempio.
Ma Arezzo non è solo un punto d’interesse per la civiltà etrusca, ma è anche e soprattutto terra d’arte, con grandi nomi come Cimabue, Piero della Francesca, Giorgio Vasari, e per i bambini curiosi di conoscere questo patrimonio c’è la possibilità di scegliere tra tanti laboratori e ercorsi didattici della Fraternita dei Laici di Arezzo.
Senza dimenticare l’appuntamento natalizio con il Villaggio Tirolese.
Anghiari e la Val Tiberina, contadini per un giorno
Lasciata la città di Arezzo, entriamo nel cuore della Valtiberina e ci fermiamo ad Anghiari, splendido borgo medioevale situato nel territorio disegnato dallo scorrere dei fiumi Tevere e Arno. Le viuzze del paese ospitano botteghe antiquarie e laboratori di restauro del mobile; i musei e le chiese conservano capolavori di pittura e di scultura e da ogni angolo si possono ammirare scorci panoramici mozzafiato.
Il paese è famoso per la Battaglia del 1440 tra i fiorentini e i milanesi (vinta dai primi) e Leonardo Da Vinci la raffigurò a Palazzo Vecchio di Firenze. È possibile conoscere questa vicenda al Museo della Battaglia di Anghiari, che racconta la storia della Valtiberina dall’età antica fino ai giorni della famosa battaglia.
Anghiari è anche natura. A breve distanza dal centro cittadino infatti potete visitare il Lago di Montedoglio, in direzione Pieve Santo Stefano. Famoso per la pesca del luccio, per i bambini è interessante soprattutto per la passeggiata lungo i sentieri del lago, che consente di osservare le tante varietà di uccelli: munitevi di binocolo, macchina fotografica e vestiti dai colori tenui, insieme a una buona dose di pazienza!
Se invece si vuole far vivere ai bambini l’ebbrezza di essere contadini, a soli 3 km da Anghiari la fattoria didattica dell’azienda agricola biologica “Ortobono”, fa scoprire le meraviglie dell’orto, con visita alle serre, ai campi e semina di piante e ortaggi.
Il sogno dei vostri bimbi è di diventare chef? Allora rimanendo in zona, presso l’Azienda Agricola Il Faggeto, c’è una scuola di cucina per bambini a partire da 4 anni, che attraverso il gioco insegna l’arte culinaria per fare biscotti, pane, pasta e torte.
Sansepolcro, da Piero della Francesca ai percorsi con le erbe
Lasciata Anghiari e percorrendo una strada lunghissima e pendente, si arriva a Sansepolcro, borgo medievale famoso per essere paese natale di Piero della Francesca che lasciò qui alcune tra le sue opere nel Museo Civico e nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
La cittadina, sviluppatasi intorno alla grande abbazia benedettina, ha conservato quasi inalterato l’assetto urbanistico medioevale e il suo cuore è la Piazza Torredi Berta, nella quale, a settembre, si svolge il tradizionale Palio della Balestra dove i costumi indossati dai figuranti sono ispirati ai dipinti di Piero della Francesca.
Nella Cattedrale ammiriamo le opere del Perugino, mentre nella Chiesa di S. Antonio le opere di Luca Signorelli e nella Chiesa di San Lorenzo la splendida Deposizione di Rosso Fiorentino.
Nel centro storico di Sansepolcro ha inoltre sede Aboca Museum, un originale museo dedicato alla riscoperta storica dell’uso delle piante medicinali. Il museo è divertente anche per i bambini piccoli in quanto è possibile annusare tutte le erbe e i fiori esposti, e vengono organizzate visite tematiche guidate e laboratori. Per i ragazzi è previsto inoltre un kit omaggio, contenente un depliante e alcuni prodotti da provare “sulla propria pelle”!
Nei dintorni di Sansepolcro
Rimanendo in tema d’arte a 25 km da Sansepolcro c’è la casa natale del grande Michelangelo. Nel paese di Caprese Michelangelo, a 1.415 metri nell’Alpe di Catenaria, troverete il Castello Medievale costituito da tre edifici e da un giardino che racchiudono il Palazzo del Podestà, casa natale di Michelangelo Buonarroti; l’edificio ospita oggi il Museo Michelangiolesco con riproduzioni al naturale dei capolavori di Michelangelo e interessanti opere dei più grandi scultori contemporanei.
Passando alla natura, in questa zona si snodano diversi itinerari naturalistici interessanti: a 30 km c’è la Riserva Naturale dell’Alpe della Luna (vicino a Badia Tedalda), che da una porta immaginaria immette nel mondo degli ululati e dei predatori che vivono nei boschi. Siamo nel tratto tra il Monte dei Frati (1.453 metri) e il Monte Maggiore (1.384 metri) e qui si trovano tante specie animali come cervi, daini, volpi, cinghiali ma soprattutto il lupo. Incontrarlo o ascoltare il suo ululato è davvero un’emozione e nei mesi estivi accompagnati dalle guide ambientalistiche è possibile vivere queste esperienze.
A pochi km da Badia Tedalda c’è invece la Cascata di Presalino e dai colli di Badia Tedalda è bello ammirare la Ripa della Luna a forma di falce: forse ha dato il nome a questa montagna, oppure il nome deriva dai riti dedicati alla luna, che pare si svolgessero qui in epoche antichissime?
Proseguendo per altri 25 km si entra nella Riserva del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, vicino al comune di Carpegna, a 1.200 metri d’altitudine, dove un enorme “zatterone” calcareo costituisce un’eccezionale balconata per guardare fino al mare Adriatico.
Il Sasso di Simone sembra una scogliera più che un sasso, perché molti milioni di anni fa costituiva un fondale marino, e ancora oggi potrete trovare conchiglie incastonate nella roccia. Per arrivare al Sasso di Simone i percorsi sono fattibili a piedi, in mountain-bike o a cavallo.
A Carpegna è possibile invece fare un pranzo al sacco nelle aree dedicate, con zone giochi per bambini, come il Parco delle Querce e il Prato della Cantoneria. Pochi chilometri a est, a Pietrarubbia, vi sono il Centro Visite del Parco e il Giardino Botanico di San Silvestro, mentre in direzione ovest c’è il Centro Visite e Museo Naturalistico di Pennabilli dove si trovano anche delle belle aree di sosta con parco giochi.
Nel Casentino sul dorso dell’asinello
Per l’ultima parte del nostro viaggio ci spostiamo nell’area del Casentino famosa per le bellezze naturalistiche del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: presso la sede dell’associazione delle Guide del Parco a Badia Prataglia è possibile chiedere informazioni e visite guidate. Poco lontano si trova il Castello di Poppi, monumento principale del Casentino, che al contrario di tutti gli altri castelli e architetture medievali della zona, non è stato rovinato dal tempo e dagli uomini. Per saperne di più potete leggere il nostro articolo sul Casentino con i bambini.
Tra le colline del Casentino potete inoltre far provare ai vostri bambini l’avventura delle passeggiate con gli asini insieme a Fabio e Marta, le stupende guide dell’Asineria Gli Amici dell’Asino. Noi ci siamo stati, leggete la nostra esperienza di trekking con gli asini.
DOVE DORMIRE
La soluzione ideale per chi viaggia in famiglia è senz’altro trovare un agriturismo per bambini in questa zona della Toscana. Noi vi segnaliamo:
Agriturismo Buccia Nera – Campriano. A soli 8 km da Arezzo, è una tenuta piena di spazi verdi e particolarmente ricca di fascino con appartamenti bilocali e trilocali, piscina e orto interno che organizza attività stagionali per bambini, come vendemmia e raccolta delle olive.
Fattoria di Germagnano – Sansepolcro. Immerso nel silenzio della natura, dispone di appartamenti perfettamente attrezzati, un bel giardino e un boschetto ed è a brevissima distanza da Anghiari (16 km) e Pieve Santo Stefano (23 km). L’azienda propone attività come avvicinamento agli animali, passeggiate con l’asino al basto e laboratori. Puoi prenotare la Fattoria di Germagnano con FamilyGO…
B&B I cappuccini – Lucignano. Propone appartamenti attrezzati e un bello e tranquillo giardino con ulivi, meli e altri alberi, perfetto per riposarsi dopo una giornata di escursioni in Valdichiana, mentre i bambini giocano in tutta sicurezza. Con una passeggiata di pochi minuti si raggiunge il centro storico di Lucignano, un borgo d’altri tempi.
DOVE MANGIARE
Ristornate Nena – Via Giacomo Matteotti 10/14, Anghiari
Ristorante Fiorentino – Via Luca Pacioli 60, Sansepolcro
Informazioni turistiche
www.visittuscany.com/it/localita/arezzo/
www.discoverarezzo.com
www.parcoforestecasentinesi.it
www.parcosimone.it
Copyright dei testi e dell’itinerario: FamilyGO. Foto di www.anghiari.it; A. Ferrini – ilbelcasentino.it; E. Sarco; Fraternita dei Laici di Arezzo; valtiberinaintoscana.it; parcosimone.it; visittuscany.com; M. Rosellini