E’ arrivata anche in Italia, sperando che contagi tutti e diventi uno stile di vita, che ci faccia superare la vergogna di portarci a casa il cibo avanzato nel ristorante. Si chiama Family Bag, promossa dal Ministero dell’Ambiente, con un progetto pilota avviato nei ristoranti della Provincia di Padova.
di Patrizia Bertini
Noi genitori i primis siamo felici di sapere che finalmente possiamo portare a casa gli avanzi di una cena succulenta al ristorante ma lasciata a metà, perché sappiamo che i bambini non mangiano tutto, perché ci piace vedere portate in abbondanza, ma al contempo è triste sapere che il cibo avanzato verrà buttato via. Un grande spreco, che al giorno d’oggi non è più permesso.
I temi dell’Expo di Milano hanno dato il via a una serie di riflessioni sull’importanza del cibo come nutrimento del pianeta. E la Family Bag è un’idea arrivata come conseguenza e come segnale concreto di nuove esigenze alimentari e familiari, che vedono nel cibo un bene prezioso, vitale, da salvaguardare.
Ma come fare a cambiare le abitudini degli italiani? Come ribaltare la tendenza a vergognarsi di chiedere quella che nel mondo già da tempo viene chiamata doggy bag? Inutile nascondere che il cagnolino è in molti casi un pretesto. Pretesto di cui oggi non abbiamo più bisogno. Perché la nostra Family Bag è bella, elegante, ha un packaging coinvolgente, è griffata FB. Ed è destinata a tutta la famiglia, cagnolino compreso! E i ristoranti che la propongono (dagli stellati alle trattorie), la offrono con entusiasmo, con partecipazione, essendo loro stessi coinvolti e promotori del progetto. Per cui ancorate i timori e abbiate il coraggio di portarvi via la vostra grigliata, la vostra bottiglia di vino, la vostra pizza o il dolce che siano, confezionati alla perfezione.
La Family Bag sarà dai prossimi giorni distribuita in 100 ristoranti della Provincia di Padova, i quali mostreranno sulla porta d’ingresso la vetrofania del marchio FB.
L’intenzione del Ministero dell’Ambiente è quella poi di diffonderne a breve l’utilizzo in tutta Italia. L’obiettivo rientra nella campagna ministeriale di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari, perché non sprecare cibo diventi una sana abitudine, un nuovo stile di vita.