Dove andranno in vacanza quest’estate le famiglie con bambini? FamilyGO.eu ha condotto un sondaggio tra i suoi lettori per conoscere mete ed aspettative riguardanti le prossime vacanze e il loro orientamento sulle strutture turistiche. Hanno risposto in 1300: 8 su 10 hanno deciso di andare in vacanza, l’87 per cento resterà in Italia.
In quest’ultimo anno le famiglie hanno imparato, come mai prima, a prendere decisioni a vista, seguendo le oscillazioni e le chiusure della pandemia, senza avere troppe aspettative, ma conservando intatta la voglia di ripartire. Tra le cose che hanno tenuto con forza e tenacia nella loro wishlist, le vacanze occupano un posto speciale.
Lo conferma il sondaggio che FamilyGO ha rivolto tra il 9 e il 16 aprile 2021 ai propri lettori, famiglie con bambini tradizionalmente attive nella programmazione delle vacanze di qualità, sia per quanto riguarda i soggiorni di lunga durata che per weekend o esperienze brevi. L’obiettivo del sondaggio? Capire in che direzione si muovono i progetti per la prossima estate, dando al contempo indicazioni utili agli operatori del turismo.
Dalle risposte delle famiglie che hanno partecipato al sondaggio, la prima evidenza è proprio la voglia di partire. Il 78% degli intervistati, infatti, ha già le idee chiare e sostiene che andrà in vacanza sicuramente o molto probabilmente. Si tratterà, come era prevedibile, di un turismo in prevalenza di prossimità – l’87% resterà all’interno dei confini nazionali – ma di durata considerevole – le preferenze vanno da una settimana fino a oltre i 15 giorni. Più prudenti invece sono le prenotazioni, solo il 15% ha già prenotato mentre la maggioranza sta ancora aspettando il momento opportuno.
Dove andranno le famiglie quest’estate
La meta indiscussa per le vacanze 2021 sarà l’Italia. Una scelta in parte prevedibile alla luce di un anno complesso come quello appena trascorso: restare in Italia significa muoversi con maggiore consapevolezza e conoscenza delle norme di sicurezza in vigore e bypassare le incertezze che riguardano i rientri dai viaggi internazionali. Il dato va forse oltre le aspettative, visto che ben l’87% degli intervistati resterà nei confini nazionali e solo il 3% andrà in vacanza all’estero.
Il mare si conferma come la destinazione più gettonata, con l’80% delle preferenze; segue la montagna con il 41%, il che significa che per alcune famiglie sarà possibile fare più di una vacanza dividendo i giorni a disposizione su mete differenti. Decisamente inferiori i dati relativi a città d’arte (8%), lago (6%) e campagna (3%).
La tipologia di struttura turistica preferita resta quella dell’Hotel (48%) ma si attestano su livelli importanti quelle che prevedono al loro interno anche alloggi indipendenti e che quindi garantiscono maggiore autonomia e possibilità di gestire spazi e tempi, come Villaggi (41%), Case Vacanza (34%) Residence (23%), Campeggi (21%) e Agriturismi (20%). Chiudono i Resort, con il 18%, la cui offerta è equiparabile a quella degli hotel 4-5 stelle o lusso.
Che cosa devono assolutamente avere le vacanze estive 2021
A questa domanda circa un quarto degli intervistati (24%) ha risposto “misure di sicurezza antiCOVID-19” e altrettanti hanno indicato “spazi ampi nella natura”, ma solamente il 3% ha scelto “distanziamento sociale”.
Alta è dunque l’aspettativa delle famiglie con bambini nei confronti delle misure di sicurezza e di ambienti in grado di offrire tranquillità e spensieratezza, ma al tempo stesso non votati all’isolamento. Le vacanze sono interpretate ancora, comunque, come un’occasione di socialità. Conferma ne è un 17% di preferenze verso chi offre attività di animazione e divertimento.
Alberghi e strutture ricettive sono chiamati a rispondere a questa dimostrazione di fiducia mettendo in atto elevati standard di sicurezza e dando prova di essere ancora una volta un luogo sicuro.
Ma quando prenoteranno?
La maggior parte delle famiglie italiane non sa ancora quando potrà prenotare le vacanze estive ma non vede l’ora di farlo.
Se infatti il 15% ha già concretizzato una prenotazione, il 27% dichiara che prenoterà appena possibile, il 16% con qualche settimana di anticipo e solo l’11% lo farà all’ultimo momento.
Segnali positivi quindi, che vedranno sicuramente aumentare in modo rilevante la quantità di richieste alle strutture ricettive nel corso delle prossime settimane, probabilmente non appena si chiarirà a livello nazionale l’apertura per turismo dei confini regionali, possibilmente senza restrizioni.
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