“Accade spesso che i visitatori sorridano o restino indifferenti” scriveva nel 1910 l’esperto d’arte Nino Barbantini osservando i visitatori di fronte alle opere del pittore Gustav Klimt esposte alla Biennale di Venezia. Dopo oltre un secolo una grande mostra negli spazi del Museo Correr celebra il grande artista viennese, uno dei massimi protagonisti del rinnovamento artistico di fine Ottocento, ponendo l’accento sui suoi rapporti con il movimento modernista della Secessione e in particolare con l’architetto e suo grande amico Josef Hoffmann. Da maggio anche i bambini giocheranno con la grafica di Klimt nello spazio didattico del museo.
di Eleonora De Filippis
Aperta fino all’ 8 luglio, la mostra KLIMT. Nel segno di Hoffmann e della Secessione curata da Alfred Weidinger, giunge a Venezia dopo il grande successo ottenuto dalla tappa viennese, offrendo al visitatore la grande opportunità di scoprire e approfondire aspetti meno noti della produzione artistica klimtiana: dagli esordi in cui guarda attentamente accanto al fratello Ernest alla pittura d’Accademia agli sviluppi della sua arte, in senso più propriamente “moderno” e personale.
Accanto a quadri e disegni troviamo in mostra documenti rari, fotografie, mobili, oggetti d’artigianato e meravigliosi gioielli. Obiettivo comune di gran parte degli artisti secessionisti era infatti la realizzazione dell’“Opera d’arte totale”, intendendo con questo nome uno stile che entrasse intimamente nel vivere quotidiano e che coinvolgesse tutte le arti dalle minori alle maggiori. Ma la mostra mette in luce anche un altro aspetto molto importante della vita artistica di Gustav Klimt: l’intimo rapporto d’amicizia e il profondo sodalizio professionale con Josef Hoffmann, architetto e interior designer, diremmo oggi, che dirige a Vienna nel 1902 la prima mostra della Secessione affidando al suo amico Klimt la realizzazione di una delle tre sale con il Fregio di Beethoven. Questa splendida decorazione, visibile in mostra, è da considerarsi, insieme a quella realizzata nel Palazzo del banchiere belga Stoclet, di cui in mostra sono visibili progetti ed elementi decorativi, la concreta realizzazione del sogno dell’“Opera d’arte totale”, in cui appunto pittura, architettura e arti applicate si fondono in un forte e positivo slancio comune.
Oltre alla possibilità di confrontare temi e stili dei massimi rappresentanti del movimento secessionista, la mostra del Correr presenta alcuni tra i capolavori assoluti del maestro viennese tra cui la Giuditta della Galleria Albertina di Vienna del 1901 e la nota Salomé (Giuditta II) del 1909 acquistata dalla città di Venezia per la Galleria di Ca’ Pesaro nel 1910 e divenuta opera-simbolo del museo veneziano per l’eccezionale qualità e forza che trasmette.
Nella sua fase matura Klimt non è sicuramente indifferente all’altro importante movimento artistico europeo d’inizio Novecento: il Simbolimo, e le opere delle ultime sale lo dimostrano in modo eloquente sottolineando elementi comuni e divergenze. Lo stile prezioso e raffinato di Gustav Klimt avrà un breve ma grande successo in tutta Europa e influenzerà anche molti artisti italiani. Attraverso un eccezionale prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma sarà possibile mettere altresì a confronto la produzione dell’artista viennese con i cicli decorativi di due artisti italiani ancora poco noti: Vittorio Zecchin e Galileo Chini visibili per l’occasione alla mostra Spirito Klimtiano. Galileo Chini , Vittorio Zecchin e la grande decorazione a Venezia in corso alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro fino all’8 luglio.
Visite e attività per le famiglie
Per le famiglie in occasione della mostra il Museo Correr organizza per il 13 maggio (mattina ore 11 e pomeriggio ore 15) il laboratorio: Klimt e Hoffmann. Dipingere e creare la gioia di un’arte rinnovata in cui i bambini (a partire dai 5 anni) in compagnia dei genitori potranno visitare la mostra con un operatore didattico e poi mettere in pratica ciò che hanno visto realizzando motivi ornamentali in bianco e nero e comprendere meglio gli stilemi tipici dello stile modernista attraverso la rielaborazione grafica delle lettere del proprio nome ottenuta trasformandole in elementi grafici e floreali. Su richiesta è possibile organizzare attività di laboratorio anche in altri giorni. Ingresso alla mostra Euro 10,00. Prezzo cumulativo attività di laboratorio per nucleo familiare (max 4 persone) è di Euro 20,00. Info: 041 2700370 (da lunedì al venerdì 8,30-16,30).
Il Museo offre anche l’opportunità di effettuare visite guidate per gruppi e laboratori per la scuole info: 041 2700370 – education@fmcvenezia.it