Il Museo Regionale di Scienze Naturali “Efisio Noussan” è un piccolo gioiello incastonato nel Castello di Saint Pierre, in Valle D’Aosta a pochi chilometri dal centro di Aosta. Una visita a questo museo vi consentirà di scoprire la bellezza della natura e della cultura della più piccola regione italiana. Vi raccontiamo la nostra esperienza.
Il Castello di Saint Pierre, arroccato su uno sperone che domina l’omonimo borgo, in Valle D’Aosta, è diventato la sede di un interessantissimo museo, il Museo di Scienze Naturali Efisio Nousan, le cui attività comprendono la conservazione di collezioni naturalistiche, la ricerca e la divulgazione scientifica.
Viaggio negli ecosistemi della Valle d’Aosta
La visita, della durata di circa un’ora, si snoda attraverso 16 sale ciascuna dedicata ad un argomento specifico rendendo il percorso espositivo coinvolgente e interattivo. Si tratta di un vero e proprio viaggio attraverso gli ecosistemi della Valle d’Aosta. Si parte dalla Sala delle Differenze che permette di scoprire fauna e flora ad altitudini differenti, per poi attraversare la Sala del Tempo, delle Rocce, dei Versanti, delle Miniere, fino a raggiungere la Sala delle Emozioni dove ad aspettarvi c’è un video immersivo in cui potrete sentirvi dentro una vallata alpina.
Sapete che verso fa un Alce? E che rumore provoca un picchio? Queste curiosità sono presto risolte nella Sala della Foresta, una delle più affascinanti di tutto il museo e di sicuro la più apprezzata dai nostri bambini. Qui viene simulato un giorno all’interno del bosco. Si entra al buio e pian piano le statue degli animali si illuminano e si muovono facendo i loro versi nelle varie fasi della giornata. Bellissima anche la Sala del Gelo con gli alpinisti, i ghiacciai e le conseguenze del cambiamento climatico.
Ma la “regina” di questo museo è senza dubbio La Marmotta del Lyskamm, una marmotta ritrovata sul ghiacciaio del Monte Rosa nel 2022 e risalente geologicamente nel Medio Olocene (circa 6.600 anni fa). La sorpresa di vedere un animale mummificato e ancora intatto renderà ancora più speciale la visita per grandi e piccoli. Si tratta infatti della mummia più antica d’Italia e nella sala a lei dedicata è possibile visionare il filmato del ritrovamento, le caratteristiche delle marmotte di ieri e di oggi e ascoltare il suo fischio, provvidenziale per avvisare il proprio gruppo che ci sono predatori nei paraggi. È conservata in una teca speciale che ne mantiene la giusta umidità e luce.
In ciascuna sala ci sono ampi pannelli espositivi, vetrine con ricostruzione dell’ecosistema con animali e insetti impagliati, video con le spiegazioni relative ai luoghi alla fauna e alla flora della regione.
Un museo che, ne siamo sicuri, lascerà a bocca aperta i piccoli naturalisti in viaggio.
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Copyright: FamilyGO. Foto di proprietà del Museo regionale di Scienze naturali E. Noussan
