Più di un museo dell’agricoltura, quello di Piana delle Orme a Latina – a circa un’ora da Roma – è un parco a tema perfetto per una gita con i bambini, perché ci svela i segreti del mondo contadino in modo semplice e immediato, grazie a sapienti ricostruzioni, veri trattori e treni a vapore sbuffanti, giocattoli d’epoca e speciali audioguide, in un percorso facile circondato dal verde.
Un Museo sulla vita nei campi e sulla guerra. State già pensando che sarà una visita noiosa e che i bambini si stancheranno presto? Non è così. Piana delle Orme a Latina, in provincia di Roma, è un parco a tema-museo assolutamente a misura di bambino, e non solo perché visitabile anche con passeggino al seguito, ma perché il percorso espositivo è ricco di scenografie, ricostruzioni con effetti sonori e curiosi pulsanti da premere che attivano audioguide in stereofonia.
Fuori il verde dell’azienda agrituristica che ospita il museo, con viali alberati, parco giochi, animali da cortile, tavoli e panche in legno per un pic nic più o meno improvvisato o addirittura per un barbecue.
Un’idea molto interessante di gita da Roma da fare tranquillamente in giornata. E infatti noi lo abbiamo esplorato con Alessio di 3 anni ed ecco la nostra recensione.
Un tuffo indietro nel tempo: la vita nei campi
A Piana delle Orme arriviamo soprattutto per ammirare i mezzi agricoli. Alessio è nel pieno del suo amore per i mezzi di trasporto e da lavoro e il mondo dei trattori non fa eccezione. Anzi. E se hanno le ruote cingolate ancora meglio. Iniziamo quindi la visita dal percorso agricolo, all’interno di padiglioni che sembrano quasi dei set cinematografici. Scopriamo così com’era la vita nelle paludi dell’Agro Pontino – la zona in cui ci troviamo – prima e dopo la bonifica, nonché il lavoro nei campi degli agricoltori.
Trattori, trebbiatrici, carretti e aratri, ce n’è per tutti i gusti, e poi la riproduzione di una miniera di carbone con tanto di trenino e vagoni, una scuola d’epoca, il tornio per spremere le olive, le cantine con le botti per il vino e gli spazi in cui si lasciava a lievitare il pane o si faceva stagionare il formaggio; fino alla ricostruzione del grande esodo degli anni ’50 dalle campagne alle fabbriche in città.
Il percorso è lineare e divertente, mai noioso, gli ambienti sono abbastanza ampi (anche per un bimbo vivace come il nostro) e soprattutto è possibile interagire con le installazioni attraverso una serie di pulsanti. Alcuni attivano sintetiche e interessanti audioguide, altri – i preferiti dai bambini – innescano curiosi effetti speciali come rumori o canzoni.
I giocattoli di nonni e bisnonni…
Il primo padiglione del percorso agricolo è dedicato ai giocattoli d’epoca ed è un vero spasso, non solo per i bimbi, ma anche per genitori e…nonni!
Vi si trova di tutto, dal modellino del Titanic a quelli di aerei e treni a vapore, dai soldatini agli indiani, dai camion dei pompieri alle auto della polizia, dalle ruspe alle case di bambola e persino avveniristici robot.
Se pensate che i bambini siano ormai assuefatti ai loro giocattoli tecnologici del terzo millennio dovrete ricredervi perché erano tutti – senza distinzione di età – con le facce appiccicate agli espositori ad ammirare giochi e modellini di decine di anni fa!
Il percorso bellico e i carri armati “famosi”
Il secondo percorso, quello bellico, è dedicato in particolare alla seconda guerra mondiale con l’esposizone di alcuni mezzi davvero unici, come il carro armato Sherman M4 utilizzato in alcuni dei film più premiati e famosi del cinema come “Il Paziente Inglese” e “La vita e bella” di Roberto Benigni. Sono poi rappresentati alcuni momenti salienti della guerra per l’Italia e per la zona (come lo sbarco di Anzio e la battaglia di Cassino): grazie a coinvolgenti ricostruzioni si possono osservare i soldati impantanati nel fango per superare un fiume, o all’interno di un ospedale da campo, o sentire davvero il rombo degli aerei che fa tremare la terra sotto i piedi. Non manca una panoramica sulla tragedia della deportazione, e un padiglione curioso sul riuso dei residuati bellici nella vita di tutti i giorni.
Una visita a misura di famiglia
Il museo di Piana delle Orme è ospitato all’interno del parco dell’omonima azienda agrituristica, con comodi vialetti alberati e ponticelli che collegano i diversi padiglioni in un percorso circolare “consigliato” ma non obbligato: si può dunque creare un proprio itinerario adatto all’età dei propri figli e al tempo a disposizione.
Ci si può fermare sulle panchine ad ammirare gli enormi veicoli esposti all’esterno, come un grande aereo da guerra e un imponente treno a vapore che fischia e sbuffa simulando una vera partenza dalla stazione; oppure curiosare negli spazi riservati agli animali da cortile – galline, caprette, pavoni, cavallini – che si trovano tra un capannone e l’altro.
E se alla fine della visita vi è venuto un certo appetito (ai bambini sicuramente!) potete riposarvi organizzando un divertente pic nic nelle aree verdi attrezzate con tavoli e sedie. Se non siete stati previdenti e non avete portato tovaglia e borsa termica piena di viveri non disperate, potete sempre mangiare al ristorante self service (noi lo abbiamo provato) interno.
Informazioni utili
Il Museo Piana delle Orme è un parco-museo all’aperto tra i più grandi d’Italia nel suo genere. Si trova in provincia di Latina, in località Borgo Faiti, una zona piena di verde e ben segnalata lungo la strada, quindi si raggiunge facilmente e in circa un’ora da Roma.
È aperto tutto l’anno ma se volete sfruttare gli spazi aperti vi consigliamo una visita in primavera o autunno. Sono presenti bar, ristorante, bagni con zona fasciatoio, area pic-nic, prato e parco giochi per bambini, shop.
Per informazioni
Copyright: Familygo. Foto di M. Rosellini/Piana delle Orme
