Mondovì è la città dove si sta con il naso all’insù, a guardare il passaggio di meravigliose mongolfiere che fluttuano nell’aria proprio come accadeva secoli fa.
C’è un luogo, tra le montagne cuneesi, in cui volare in una cesta sormontata da un gigantesco pallone colorato è una tradizione lunghissima: quel luogo è Mondovì, la “Capitale italiana del volo in mongolfiera”. Basterebbe questo per farne un luogo dei sogni: la mongolfiera, inventata dai fratelli Montgolfier in Francia alla fine del 1700, ha un fascino senza tempo, che lascia sbalorditi tutti quanti, bambini compresi. Impossibile non meravigliarsi vedendo quei palloni volare leggeri nell’aria, sopratutto quando hanno forme straordinarie, come quelle protagoniste del raduno aerostatico internazionale, che viene organizzato ogni anno all’Epifania proprio a Mondovì.
Ma il legame di Mondovì con le mongolfiere non si ferma a quell’unica, bellissima occasione, a cui ho avuto modo di assistere con i miei bambini, emozionatissimi all’idea di vedere (e di provare) i mitici palloni aerostatici.
Mondovì e le mongolfiere: quando e come volare in famigli
Se Mondovì è così nota per la sua storia legata alle mongolfiere, non è solo perché qui si organizza da oltre trent’anni uno degli eventi aerostatici più importanti d’Italia – il Raduno dell’Epifania, appunto.
Mondovì è infatti l’unica città italiana ad avere un Aero Club mono-specialità dedicato alle mongolfiere (fondato nel 2005 e attualmente presieduto dal pilota Giorgio Bogliaccino) ed è l’unica a possedere un porto aerostatico (il “Balloonporto”, sede dell’Aero Club). Nel 1979 qui si alzò in volo la prima mongolfiera immatricolata in Italia. Non solo: è la città ad aver ospitato il maggior numero di Campionati italiani di mongolfiera e nel 2009 ospitò le gare aerostatiche dei World Air Games, le Olimpiadi dell’aria.
Non è inusuale quindi venire in questa graziosa città (un tempo snodo commerciale fondamentale del Piemonte), salire dalla parte bassa a quella alta, arrivando nella bellissima piazza Maggiore (che per il raduno internazionale si colora di un videomapping a tema) con l’aiuto di una romantica funicolare e, magari giunti al belvedere cittadino, vedere fluttuare qualche mongolfiera.
Volarci è una sensazione strepitosa, un volo diverso da qualunque altro abbiate mai fatto: si fluttua nell’aria in preda alla pace e al silenzio assoluti, interrotti solo di tanto in tanto dal rumore del bruciatore che lancia aria calda nel pallone. Un ritorno alla lentezza che è bello sperimentare anche con i bambini, per insegnare loro ritmi diversi. Ritmi che caratterizzano Mondovì in tante cose: uno spazio raccolto, tranquillo, dove ci si muove a piedi (o in funicolare, appunto), e dove si respira negli angoli storici l’atmosfera di una volta.
Le occasioni di volare in mongolfiera, qui, sono tante e personalizzabili: online si trovano molte proposte (anche sotto forma di voucher-regalo, una bella idea per un compleanno decisamente originale!), indicativamente intorno ai 250 euro a persona. Ci sono poi i campionati italiani (le date e il luogo del 2024 non sono ancora stati comunicati, ma nell’ottobre 2023 si sono tenuti proprio a Mondovì), che non sono uno show aperto al pubblico, ma che consentono comunque di veder volare nel cielo decine di mongolfiere. Pensato per il pubblico – composto soprattutto da famiglie – è invece il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania, un’occasione da mettere in agenda fin da ora.
Il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania
Decine di mongolfiere dalle forme spettacolari e dai colori sgargianti, che si alzano una dopo l’altra in cielo accompagnate dagli indici di genitori e bambini che le vedono volare via, come grandi palloncini. C’è tanta magia nel Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania di Mondovì, che ogni anno attira centinaia di piccoli spettatori che si lasciano incantare da questi oggetti che sembrano usciti dalle favole.
Quest’anno, la 34ª edizione della manifestazione è stata per noi l’occasione per una visita a Mondovì: il cielo era un po’ nuvoloso, ma questo ha in qualche modo anche contribuito a un certo romanticismo dell’atmosfera generale. Ai bambini, d’altronde, non importava nulla delle condizioni meteorologiche: loro erano arrivati per vedere tutte quelle mongolfiere alzarsi in aria, per studiarne i meccanismi e, soprattutto, per ammirare le più spettacolari, protagoniste assolute della giornata: “Lulu”, il bellissimo unicorno dalla chioma arcobaleno, o la buffissima famiglia di pinguini volanti #FlyPenguin, al gran completo con tutte e tre le mongolfiere “Puddles”, “Splash” e “Tall Steve”. Ma la vera super star del raduno è stata “The Flying Dutchman” (“L’Olandese Volante”), un gigantesco e pittoresco veliero dei pirati, che è stato assolutamente incredibile veder volare.
Dopo la sfilata degli equipaggi il decollo è stato accompagnato da un dj set, e c’è stata anche la possibilità di provare la piccola emozione di alzarsi in volo, grazie alla mongolfiera istituzionale “Città di Mondovì”, vincolata a terra, pensata appositamente per farci salire i più piccoli.
Il Night Glow
La sera poi è stato il momento più spettacolare di tutti, il “Night Glow”, con le mongolfiere gonfiate al buio e illuminate al buio dalla fiamma dei bruciatori come gigantesche lampadine colorate che si alzavano nel cielo a tempo di musica.
Uno spettacolo bellissimo e unico, che si può anche ammirare dal belvedere cittadino, senza per forza andare nei pressi dell’area di partenza, che è generalmente piuttosto affollata.
Un’idea per un’Epifania unica e diversa dal solito, che ci ha emozionato molto e ci ha permesso di scoprire una città incredibilmente affascinante come Mondovì.
Se vi piacciono le mongolfiere, in Italia ci sono altri eventi sul tema come il Festival delle Mongolfiere di Paestum o il Festival delle Mongolfiere di Cesena.
Copyright; Foto di V. Dirindin; V. Giraudo; C. Silvestri.