Si può incontrare un funambolo che cammina tra due alberi? Possono piccole mani realizzare i crauti a partire dal cavolo cappuccio? Può un gruppo di bambini di età compresa tra i 6 e 12 anni realizzare un rifugio in mezzo al bosco? A Orme, il Festival dei Sentieri a Fai della Paganella, tutto questo – e molto altro – è possibile, anzi, realtà. Appuntamento dal 6 al 15 settembre 2024 per la settima edizione di un evento che unisce circo, storie, spettacoli, curiosità al piacere di camminare nella natura. Noi ci siamo stati lo scorso anno, ecco il nostro racconto.
Il sole splende a Fai della Paganella, illumina e scalda i passi – o sarebbe meglio dire le “orme” – di ogni partecipante. È un fine settimana della prima metà di settembre, ma la sensazione è di essere ancora in piena estate. Il cielo è terso, i pascoli di un colore verde brillante, il sole scalda al punto giusto e il paese – che per gli amanti della nota serie “Una mamma per amica” può ricordare il ridente Stars Hollow – si anima di residenti e turisti che popolano piazze, boschi e sentieri.
Da ogni parte si guardi, si vedono “carovane” di persone che, capitanate da guide esperte, si addentrano nei boschi, a passo lento, per riscoprire la natura, ascoltare racconti straordinari e musica all’ombra dei faggi (da qui il nome Fai della Paganella), scoprire fiabe di montagna, respirare il profumo di terra calpestata, avvicinarsi a leggende dolomitiche, imparare a sopravvivere in un bosco.
Orme, il Festival dei Sentieri è l’unico festival che si sviluppa interamente sui sentieri e nei boschi di Fai della Paganella. Un’occasione in più per ricordarci e insegnare ai nostri figli il rispetto della natura e dei tempi, la meraviglia della biodiversità, la cura di Madre Terra, la potenza di luoghi e tradizioni.
Ogni giorno ci sono escursioni ed eventi che fanno la gioia di grandi e piccoli, di esperti e non. Un festival inclusivo, un investimento culturale per il futuro, per i nostri figli, per il territorio. Ma veniamo a noi, vi lasciamo con il racconto della passata edizione per farvi vivere l’atmosfera di questo splendido evento, davvero irrinunciabile.
Il sentiero delle fiabe: trekking con Biancaneve
Leggere le fiabe sul letto, prima della buona notte, è bellissimo. Ma ascoltarle in un bosco lo è ancora di più. Accompagnati da un cantastorie con chitarra e da un Salvanèl, il folletto dei boschi che combina marachelle, nel primo giorno del Festival Orme abbiamo ripercorso la celebre storia di Biancaneve.
Abbiamo seguito incantati, accanto a un nutrito di gruppo di genitori e bambini, il menestrello e questo spiritello tra radure, arene in mezzo agli alberi, diventando compagni di gioco di Biancaneve e protagonisti di un’avventura unica ed emozionante.
Siamo rimasti così rapiti dal racconto che al termine abbiamo consegnato sette pigne al Salvanèl chiedendogli di portarle, in dono, ai sette nani. Ci ha promesso lo avrebbe fatto, e noi ci crediamo. Il primo giorno si chiude con questo percorso doppiamente immersivo: in una storia che amiamo tanto e in un bosco che sentiamo amico.
Crauti, che bontà: il secondo giorno di Orme Festival
Il nostro giorno numero 2 a Fai della Paganella, per Orme, Festival dei Sentieri, inizia con una “merenda del cavolo”. Letteralmente. L’autunno è in arrivo e l’orto si prepara a donarci prodotti da trasformare per conservarli e mangiarli nella fredda stagione. Ecco allora trovarci di fronte una tavola imbandita: cavoli cappucci, verze, cumino, finocchio, sale non iodato, acqua, zucchero. Sono tutti gli ingredienti che ci permettono di preparare i crauti nel laboratorio con il contadino Stefano Delugan.
Prima di metterci all’opera passiamo accanto a una panchina che riporta questa scritta:
Ogni bambino dovrebbe poter frequentare un orto e, se possibile, disporne per tutta la vita (Luca Mercalli)
Ci crediamo fortemente e, con ancora più vigore, ci predisponiamo all’attività. Conosciamo questa verdura (il cavolo cappuccio), la assaggiamo, vediamo e applichiamo tutti i passaggi per ottenere la fermentazione lattica che trasforma i cavoli in buonissimi crauti. Crauti che abbiamo abbondantemente mangiato al pranzo della domenica, dopo la Desmontegada, ovvero il ritorno delle mucche dall’alpeggio.
Con l’aiuto dei papà i bambini hanno potuto affettare i cavoli cappucci in un’ampia cisterna, aggiungere acqua e sale, cumino, zucchero, semi di finocchio e mescolare, mescolare, mescolare… per attivare il processo di fermentazione. Che bello vedere come, solo attraverso prodotti naturali, in cucina si creano magie.
Il bosco ci parla con l’arte del circo
Instancabili, il nostro secondo giorno a Orme prosegue nel pomeriggio con un percorso itinerante in un nuovo bosco. Un bosco che parla attraverso le performance di un funambolo, una trapezista, un musicista, un acrobata che fanno della natura la loro scenografia.
Veniamo attirati da suoni di pifferi, di cembali, di cornamusa, e osserviamo una ragazza danzare da una corda appesa a un albero, un ragazzo muoversi con una palla di cristallo che tanto somiglia a una goccia d’acqua, un funambolo camminare tra due alberi e su una corda retta da genitori pescati tra il pubblico.
Anche papà Enrico è chiamato all’appello e noi ci divertiamo tantissimo a vederlo parte di un gioco di equilibri entusiasmante. Cosa ci rimane di questa performance di Geracircus nel bosco? La perfetta sinergia creata tra arte, natura e cultura, dove tutti hanno rispetto di tutto e ogni elemento abbraccia l’altro.
Esplorare giocando
Sveglia presto per il terzo giorno al Festival dei Sentieri. Per l’ultima attività siamo particolarmente emozionati: c’è da imparare a “sopravvivere” in un bosco. Abituati a Google maps, smarphone, Siri e compagnia bella… ce la faremo? Una bella sfida per i piccoli, ma anche per i grandi! Accompagnati dall’escursionista avventuroso Thomas Conci, ci addentriamo nel bosco e impariamo a riconoscere erbe e fiori buoni e velenosi e a capire come comportarci in caso di avvistamento di un orso.
Ma è con la costruzione di un rifugio e con l’accesione di un fuoco che abbiamo dato il nostro meglio. Un po’ spirito di competizione (bambini VS genitori), un po’ spirito di squadra (bambini con bambini, genitori con genitori), un po’ spirito di… sopravvivenza, ci siamo cimentati nella costruzione di un rifugio a partire da un telo, da poche corde e da rami. Non male per essere la prima esperienza. Imparando, poi, ad accendere il fuoco ci siamo sentiti tutti protagonisti del “Manuale delle Giovani Marmotte“. Torniamo così a casa con qualche abilità in più e con più coraggio.
Festa grande in paese con la Desmontegada
Potevamo non tornare in paese per accogliere le mucche di ritorno dal pascolo?! Eccoci, allora, in pole position per attendere la banda, i cavalli, pastori e contadini e loro, le mucche, protagoniste indiscusse di questa transumanza. Tornano nelle loro stalle dopo la stagione estiva sui pascoli ad alta quota e, vestite a festa, sfilano in mezzo a noi.
Il grande momento di festa prosegue con il pranzo tipico della domenica – dove non mancano piatti di crauti -, l’angolo dolci preso d’assalto, la postazione trucca bimbi, bancarelle di prodotti locali, musica e spensieratezza. L’appuntamento per il 2024 è domenica 15 settembre (occorre prenotarsi qui)
Torniamo a casa con gli occhi pieni di meraviglia, le mani piene di esperienze, i piedi pieni di esplorazione e la pancia… piena di crauti. Al prossimo anno!
Per informazioni
Ogni anno gli appuntamenti del festival sono diversi, ciò che non cambia è la bellezza degli eventi. Si vive un’atmosfera quasi magica, immersi nella natura a trascorrere tempo di qualità in famiglia.
Per scoprire tutti gli appuntamenti dell’edizione 2024, consultate il sito ufficiale. Non mancano, come sempre, passeggiate teatralizzate, spettacoli nel bosco, laboratori per bambini e tante occasioni per stare nella natura.
Copyright: FamilyGO. Foto di Margherita Grotto