Una narrazione ironica, divertente, un susseguirsi di personaggi nel bosco, impersonati da attori professionisti, che sanno come coinvolgere il pubblico, di piccoli e grandi senza distinzione. La giornata al Castello di Gropparello è ricca di suggestioni, di emozioni, e quando il racconto giungerà al suo lieto fine, vi dispiacerà aprire gli occhi e tornare alla realtà.
Siamo giunti al Castello di Gropparello, che con le sue torri svetta sui Colli Piacentini. Il senso di terrore che incute, circondato da una selva intricata, è sufficiente per farci calare nell’atmosfera di tempi antichi, quando qui vivevano veri cavalieri che difendevano a suon di spada il loro baluardo.
Il cavaliere narrante raccoglie i piccoli visitatori con i loro genitori ai piedi del castello, e quando il gruppo si è formato, apre il cancello del bosco e dà inizio alla fantastica avventura.
Il primo personaggio che incontriamo è il vecchio boscaiolo ubriacone, che prende in giro il cavaliere e si fa amico dei bambini, che lo seguono con incanto e stupore. Con il secondo attore, il pellegrino di Compostela, si ride a crepapelle. E la risata ci seguirà anche nelle scene successive, quando incontreremo, nell’ordine, il minatore, la maga e il folletto, che ci porterà a sua volta dalla strega cattiva. Quest’ultima è vestita completamente di nero, anche il viso è coperto per incutere timore, tuttavia i bambini si divertono come matti, perché arriva la fata a salvarli e li fa scappare tutti su per la montagna, dove dovranno inerpicarsi tra i cespugli. La fatina dai capelli biondi e gli occhi azzurri ci porta a casa di un altro personaggio orrido del bosco, l’orco, per mostrarci però che non è poi così cattivo. Dipende da che la lato lo si prende.
La passeggiata narrata nel “Parco delle Fiabe” è un crescendo di emozioni, e l’eccitazione sale al massimo quando i bambini vestiti da cavalieri, con tanto di spade di plastica alla mano, dovranno sconfiggere l’orco e la strega e riportare la serenità nel feudo. La scena della battaglia termina con la vittoria del bene sul male, e i bambini vengono infine riuniti per ricevere l’attestato di “Cavalieri del Castello di Gropparello”, con grande loro soddisfazione.
Queste tre ore di animazione passano come in un lampo: l’ironia, il divertimento, la perfetta recitazione degli attori fanno del “Parco delle Fiabe” un’esperienza piacevolissima, ma al contempo di alto livello pedagogico. Infatti niente di tutto ciò che vivono i bambini in questa atmosfera medievale è lasciato al caso. Maria Rita Trecci Gibelli, la proprietaria del castello, persegue da vent’anni, da quando ha aperto il castello al pubblico, l’obiettivo di utilizzare elementi delle fiabe e di modi di vita ricorrenti nel Medioevo per trasmettere ai bambini di oggi alcuni valori senza tempo. Valori che aiutano a superare le paure e a sviluppare l’autostima e l’autonomia, ma che al contempo favoriscono il lavoro di gruppo, il rispetto degli altri, valori che spingono i bambini a credere in quello che sognano.
E adesso sapendo cosa cela il progetto, possiamo interpretare il finale della storia. L’orco sebbene sconfitto dai bambini, recupera le sue forze e diventa buono: un finale a lieto fine, che premia i bambini che hanno lottato insieme per una causa comune. Una particolare nota va sulla preparazione dei piccoli guerrieri. Il cavaliere spiega loro quali sono le regole da adottare in campo, insegna il rispetto reciproco, come va usata la spada, li incita con le parole, con i gesti, perché il gruppo sia forte e unito. Sono ricordi memorabili per i nostri bambini.
Ma la giornata al Gropparello non è ancora terminata, e ci riserva altre sorprese. Con un biglietto abbinato al Parco delle Fiabe si visita il Castello con una guida per scoprire i luoghi dove viveva la giovane nobile fanciulla Rosania Fulgosio, il cui fantasma si aggira tuttora per il castello. Una storia d’amore fu la causa che costò la vita alla bella sedicenne, murata dentro la stanza segreta da un marito geloso, cascato nel tranello di una vecchia maligna… storie di dame e cavalieri, di amori puri, di sogni e di leggende che inebriano grandi e piccoli.
Un buon pranzo ci aspetta alla Taverna medievale, dove signore in costume ci servono le delizie regionali, come la pasta fatta in casa, con i sughi che piacciono ai bambini, i salumi piacentini e un arrosto con patatine davvero delizioso. Chi preferisce invece il pranzo al sacco, può optare per un pic-nic nell’area dedicata.
E prima di partire, all’ingresso del museo trovate un fornito negozio di souvenir per un regalino ai bambini che ricorderà loro la bella giornata passata. Da acquistare un libro illustrato sulla leggenda di Rosania Fulgosio, che fa parte della collana didattica del Castello di Gropparello, insieme a una mappa-gioco con personaggi da ritagliare perché i bambini possano usare la loro immaginazione e creare una loro storia del castello.
Informazioni
Il Castello di Gropparello con annesso Parco delle Fiabe si trova in provincia di Piacenza. E’ aperto da marzo a novembre tutte le domeniche per il pubblico, durante la settimana per gruppi e scuole a cui si possono unire i privati, mentre durante l’estate organizza centri estivi a tema.
www.castellodigropparello.it
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Copyright: Familygo. Foto di P. Bertini