Borghi, castelli medievali e il parco nazionale dell’Appenino con i suoi eccezionali scenari. La Lunigiana è il luogo ideale per una vacanza a stretto contatto con la natura più incontaminata. Una meta che, seppur ancora poco conosciuta, può offrire molto, con ospitalità e attrazioni che si mixano sapientemente. Un’oasi di pace a misura di bambino.
Lunigiana per famiglie: le escursioni
Dal passo della Cisa fino a giungere al fondovalle si estende la via Francigena che attraversa caratteristici borghi e innumerevoli boschi. Con i suoi più e meno impegnativi tratti, la via Francigena permette un trekking a tappe per tutte le esigenze in un bel contesto naturale, consentendo di ammirare le bellezze e la cultura del luogo. Ottimo punto di partenza, soprattutto per chi vuole esplorare la Lunigiana in famiglia, è Pontremoli.
Situata alla confluenza del fiume Magra e del torrente Verde, Pontremoli è da sempre tappa di pellegrini e viandanti in quanto porta di ingresso in Toscana. Un borgo incantevole assolutamente da visitare per la ricchezza dei suoi palazzi barocchi e delle chiese, dalla cattedrale di S. Maria Assunta alla chiesa di San Francesco, da quella di San Giorgio a San Nicolò e San Geminiano.
La città ha tanti ponti, alcuni ancora con impianto medievale, ed è difesa da tre fortificazioni: la Cortina di Cacciaguerra, muro che divideva i Guelfi dai Ghibellini con una grande torre centrale, la Fortezza di Castelnuovo e il Castello di Piagnaro.
Qui si può visitare anche il Museo delle Statue Stele della Lunigiana che raccoglie le sculture preistoriche scolpite in pietra arenaria a partire del III millennio a.C.. Da Pontremoli la via Francigena prosegue raggiungendo Filattiera, antica piazzaforte dei Malaspina con tanto di castello e chiesa del XII secolo dedicata a San Giorgio e con la vicina Pieve di Sorano, romantica chiesa dedicata a Santo Stefano. Continuando si giunge a Villafranca in Lunigiana con le sue tante chiese medioevali e il Museo Etnografico della Lunigiana. All’interno di mulini quattrocenteschi vengono illustrati oggetti di vario tipo che raccontano la cultura popolare di questa terra e la sua civiltà contadina.
Nelle vicinanze, da non perdere il caratteristico borgo di Filetto, di origine bizantina, con due porte monumentali di accesso che conservano al suo interno il seicentesco palazzo dei marchesi Ariberti e il convento dei frati Ospitalieri.
Da Villafranca il tracciato della francigena devia verso il borgo medioevale di Virgoletta per poi passare tra sentieri sterrati, in parte nel bosco, ritornando sulla statale a Terrarossa con il suo imponente castello edificato nel cinquecento da Fabrizio Malaspina.
Dopo pochi chilometri ci si ritrova invece ad Aulla, che conserva nel suo centro storico di impianto medioevale, le vestigia dell’Abbazia di San Caprasio fondata nel IX secolo da Adalberto I, marchese di Toscana. Da Aulla l’itinerario prosegue per Sarzana.
Grandi avventure
Un itinerario in Lunigiana per famiglie accontenta anche i più sportivi che qui hanno veramente l’imbarazzo della scelta; le ricchezze naturali di questo territorio sono di grande interesse e rara suggestione sia per bambini che adulti.
Le gole degli Stretti di Giaredo, ad esempio, dalle acque fresche e pescose lungo il torrente Gordana e vicino all’abitato di Cavezzana, permettono una incredibile avventura nella natura più incontaminata. Si tratta di un percorso fluviale da effettuare con la corretta attrezzatura che attraversa gole e suggestivi laghetti.
Poco più a nord rispetto al borgo di Pracchiola, un percorso ben indicato (come del resto lo sono tutti quelli della Lunigiana) e ombreggiato porta alle meravigliose cascate del Piscio dall’acqua fresca e pulitissima. Le acque qui fanno un salto di 30 metri di altezza permettendo così scenografici giochi d’acqua. Il percorso dal paese è di circa 40 minuti a piedi.
Non lontano dal paese di Cervara si estende il lago Verde, uno spettacolare specchio d’acqua che si apre tra prati ricoperti di faggi.
La Lunigiana per famiglie in e-bike e a cavallo!
Il modo migliore per scoprire la Lunigiana e il parco nazionale dell’Appenino è l’utilizzo di e-bike, biciclette elettriche a pedalata assistita. Lontano dalla folla, lungo sentieri rurali e strade panoramiche con viste mozzafiato, si possono percepire al massimo i profumi e colori di questa terra.
Una bella strada, adatta a tutti, è da Pontremoli lungo il fiume Magra oppure da Filetto percorrendo Filattiera, Ponticello, Caprio e Mocrone. Quest’ultimo percorso è totalmente pianeggiante senza difficoltà. Si rivela quindi perfetto anche per chi non usa abitualmente la bici e per i bambini, nonostante i chilometri totali siano circa 25!
Un altro modo per assaporare a fondo le bellezze di questo territorio sono le gite a cavallo con cui si possono scoprire boschi, fiumi, pievi e castelli attraverso l’ippovia della via Francigena. Diversi sono i maneggi presenti sul territorio ma il Picchio Verde a Licciana Linardi è quello che abbiamo testato. Cordialità, simpatia e grande professionalità sull’utilizzo dei cavalli sia per grandi che per piccini. Al maneggio propongono percorsi in base al livello, anche per i meno esperti.
Sapori locali
È questa una terra di eccellenze gastronomiche dai diversi prodotti locali. Assolutamente da testare i testaroli, presidio Slow Food, pastella di farina, acqua e sale che viene cotta nel “testo”, teglia in ghisa arroventata sul fuoco, da assaporare con olio e parmigiano, con il pesto o il sugo di funghi.
Poi ci sono i panigacci, con lo stesso impasto vengono cotti su “testi” di terracotta impilati uno sull’altro e arroventati al camino. Il composto diventa una sorta di focaccia da gustare con stracchino e salumi oppure con cioccolato come dolce.
E poi ancora la torta d’Erbi, a base di erbe spontanee e verdure di stagione, la farina di castagne (gli alberi di castagni sono molto diffusi) con cui fare le lasagne bastarde, gli gnocchi mesci, il pane, il castagnaccio, e poi ancora l’agnello di Zeri, i funghi e il miele dop della Lunigiana.
Uno degli agriturismi più all’avanguardia della zona è Montagna Verde di Licciana Nardi, frazione di Apella, un ex convento con un suggestivo campanile che si affaccia sulla vallata.
Tutti i piatti del menù esprimono al meglio la cucina lunigianese con ricette antiche delle massaie locali. La qualità dei prodotti cucinati è alta, molto arriva dal loro bio-parco L’Abete Bianco, dove si trovano l’orto, l’allevamento di galline, di asini, conigli, pavoni, pecore e bovini di razza limousine allevati liberi a mille metri di altezza.
E, poco più sopra, collegato all’agriturismo e sempre della famiglia Maffei, un albergo diffuso con casa museo, laboratorio per il miele, castagneto, essicatoio e piscina. Si tratta di un borgo medieval splendidamente recuperato e immerso nel parco dell’Appenino dove il tempo sembra si sia fermato. Per una vacanza di puro relax.
Copyright: Familygo. Foto di S. Foti