Urrà, papà Sgrunf è di nuovo qua! Cosa avrà portato dal suo viaggio?

Giulia Caputi, autore di Family Go
Età bambini:  1-3 anni

Cosa resta in noi dopo un lungo viaggio? Questa storia, senza parole, racconta ai più piccoli le avventure e le emozioni che ci portiamo dentro dopo ogni viaggio e sembra dirci che condividerle con gli altri è il modo più immediato per renderle uniche.

C’è un po’ di confusione al porto… è arrivata una grande nave e marinai e portantini si affannano a spostare bauli e scatoloni. Tra loro, ecco spuntare papà Eberhard Sgrunf, un grosso morbido e burroso porcello appena giunto da viaggi lontani, come testimoniano gli adesivi sulla sua valigia. Ad attenderlo, emozionata e felice, una altrettanto rosa, morbida e burrosa scrofa con il suo piccolo porcello sorridente che porge un mazzo di fiori al papà.

Girando le pagine del libro seguiamo la nostra famiglia di porcelli che rientra a casa con valige e borsoni carichi di tesori. Cosa avrà portato papà Sgrunf dal suo viaggio?
La casa si trasforma rapidamente in un bazar: souvenir per il piccolo, vestiti tipici per la moglie, cartoline, pugnali e perfino un narghilè: l’eccitazione sarà al massimo quando papà Sgrunf mostrerà come usarlo.
Le sorprese però non finiscono qui. Grazie alle immagini senza parole e alle fustellature che si sovrappongono nelle varie pagine, ci spostiamo dentro altre stanze della casa che da bazar diventa una sala cinematografica. Papà Sgrunf, infatti, ha portato i suoi filmini delle vacanze e tutta la famiglia assiste con curiosità e un po’ di apprensione alle avventure che sono capitate durante il viaggio.

Papà sgrunt è tornato, recensione libro      Papà sgrunt è tornato, recensione libro

E’ un tour appassionante prima via mare poi via terra in Paesi mediorientali tra deserti e città popolate da porcelli antropomorfi. E così le esperienze, le cose viste e fatte da papà Sgrunf prendono corpo nelle immagini proiettate su un lenzuolo appeso al muro, così come avveniva anche a casa mia al ritorno dai viaggi quando ero bambina.
Ricordo con molto piacere, infatti, che il rientro aveva una serie di immancabili riti: dal pranzo di bentornato preparato dalla nonna, alle valige sempre colme di regali ma, soprattutto, l’immancabile serata “diapositive” per mostrare e raccontare ad amici e parenti scoperte, bellezze e curiosità dei luoghi appena visitati.
Un rito, forse oggi meno praticato per via delle foto digitali e della condivisione sui social delle proprie scoperte di viaggio, ma che in questo libro si riscopre con tutto il suo carico di emozioni e complicità.

Il libro, dal grande formato, con espedienti cartotecnici che consentono di sfogliare le pagine e di sovrapporre le immagini in un prima e un dopo, si presta ad una lettura dialogata con i bambini e lascia il necessario spazio all’immaginazione: cosa accadrà infatti nel filmato che si è accartocciato sul nasone di papà Sgrunf a fine libro?

Tatyana Hauptmann (1950) è un’illustratrice e autrice tedesca. Il suo libro più famoso, tradotto in Italia, è “Un giorno nella vita di Dorotea Sgrunf”, Lupoguido, il primo volume della serie della famiglia Sgrunf, vincitore del Premio Andersen 2018 per la categoria “Miglior libro mai premiato”.

Info sul libro

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Titolo
: Urrà, papà Sgrunf è di nuovo qua!
Autore: Tatjana Hauptmann
Editore: Lupoguido 2019
Età di lettura: dai 3 anni

 

 

 

Copyright: Familygo. Foto di Lupoguido 2019

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