La Norvegia non è solo fiordi e poesia. La terra nordica è anche piccoli paesi dalla forte connotazione intimista e città animate dal rock, e un viaggio nella contea di Sør-Trøndelag, situata all’interno della regione centrale del Gauldalen, è sicuramente un’esperienza indimenticabile per tutta la famiglia. Due città in particolare ci raccontano le loro storie: Røros e Trondheim.
Røros patrimonio Unesco, con le sue case di legno e la miniera del rame
Røros è la Norvegia che non ti aspetti. Tra metropoli eleganti e centri culturali ricchi di vita, questa cittadina è l’anima più intimista di un popolo che conosce il valore del silenzio e della quotidianità. Un paesaggio che a primo impatto ti colpisce per i colori dell’ocra, del nero e del marrone, una manciata di case con le facciate di legno annerito e un cimitero le cui croci decorano una piccola collina, ci accolgono immerse nella neve.
Qui, nelle due vie che dividevano il quartiere dei ricchi da quello dei poveri, abbiamo camminato osservando le casette colorate d’azzurro e di giallo, un negozio di ceramiche tra i più eccentrici che io abbia mai visto (si chiama Lysgaard) e l’antico quartiere con le abitazioni di legno scuro e l’insegna con il nome del proprietario. Tra le anime che abitano il cimitero accanto alla chiesa Bergstaden Ziir (costruita da Peder Hiort nel 1784 e conosciuta come “la cattedrale della montagna”) vibrano quelle di coloro che qui a Røros, da bambini, lavorarono per la miniera del rame.
La loro fatica, la loro quotidianità, il lavoro è raccontato nelle splendide statuine che oggi sono custodite temporaneamente al Museo Olavs Mine, antico stabilimento per l’estrazione del rame dalla pietra.
Al piano inferiore, in un antico capannone, sfilano le riproduzioni in miniatura dei macchinari dedicati al processo per l’estrazione e la lavorazione del rame, che danno vita a quello che sembra, a prima vista, un “presepe industriale”.
La presenza del rame segnò un forte cambiamento nell’economia del villaggio. Il metallo entrò così in profondità nella storia di Røros da diventare il simbolo stesso del paese: quando camminate per le vie, osservando il bianco campanile della chiesa, noterete infatti ricorrere il simbolo di Venere (lo stesso che indica il sesso femminile, il famoso cerchio da cui scende una croce) e due martelli incrociati. Questo perché, secondo la credenza, il primo pezzo di rame fu rinvenuto a Cipro, dove nacque appunto la dea della bellezza. I martelli invece sono l’evidente richiamo ad un paese operaio, oggi patrimonio dell’UNESCO.
Viaggio a Trondheim e nella sua anima musicale
La mattina ci dirigiamo con i nostri bagagli verso il trenino che ci porterà a Trondheim, la terza città più grande della Norvegia. I nostri passi calpestano la neve fresca, mentre il buio della mattina nordica ci avvolge. Tutto è silenzio e pace. Quando saliamo sul treno, ci accorgiamo che viaggiano con noi alcuni studenti di una decina d’anni. L’indipendenza qui è una regola basilare per le nuove generazioni.
Parliamo con il controllore per prenotare la fermata, e in due ore circa arriviamo in città, “in the middle of everything”. Tra le cose da vedere a Trondheim c’è un museo a dir poco singolare, che racconta il presente e il passato di chi ha scritto una parte della Storia della Musica: il suo nome è Rockheim, ed è il Museo Nazionale della Musica Pop e Rock norvegese.
La visita al museo del rock di Trondheim parte dalla “Top Box”, ovvero l’ultimo piano (il sesto) dell’edificio, per poi scendere alla scoperta non solo delle band, ma anche di strumenti musicali, oggetti del tempo che fu (c’è un’officina con tanto di radio e una fiammante Ford Thunderbird), mixer e microfoni.
Così, mentre Federico e Francesco si sono divertiti a ballare su videoclip di cantanti norvegesi, noi ci siamo goduti un filmato trasmesso sulle pareti di una salotto arredato in stile Anni Cinquanta. Qui tutto è rigorosamente da toccare, per poter sperimentare: ci sono cassette da inserire nei mangianastri, strumenti da suonare, canzoni da comporre e puntatori laser per far scorrere su grandi pareti le copertine degli album più famosi. Insomma, il Rockheim è un autentico viaggio virtuale in un mondo fatto di note e colori, che comprende anche una stanza dedicata al rock più duro!
Per gli amanti della musica classica invece, imperdibile è il Ringve dove noi ci siamo letteralmente lasciati incantare da strumenti musicali raffinatissimi, custoditi in severe teche di vetro, in stanze scure. Presentati come veri e propri gioielli, lavorati da mani sapienti, spiccano alcuni violini antichi che hanno scolpito eleganti teste di leone.
Clavicembali, viole, contrabbassi, pianoforti e altre decine di strumenti, raccontano la storia della musica classica con discrezione, fascino e intelligenza. Il museo termina con il “giardino musicale”, una grande stanza vetrata che dà sul lussureggiante paesaggio esterno. Alla parete, ci sono degli Ipad appesi a deliziose note musicali in legno, per ascoltare i brani dei più grandi compositori di musica classica, tra cui spiccano Vivaldi, Bach e Mozart.
Nella Norvegia Centrale si possono dunque vivere esperienze indimenticabili per grandi e bambini. Salendo sul treno che da Røros vi porta a Trondheim farete conoscere ai vostri bambini le storie e i luoghi di un Paese dalle molte sfaccettature, dove i camini hanno il colore del rame e la domenica le famiglie si recano in musei dedicati al rock. Nella città di Trondheim c’è anche una grande struttura con diversi scivoli e piscine. Si chiama Pirbadet e le sue enormi vetrate vi permetteranno di ammirare la neve che fuori cade, mentre voi vi divertite nell’acqua!
INFORMAZIONI UTILI
Per arrivare a Røros, una volta arrivati ad Oslo potete prendere i treni della NSB. Si parte dalla capitale verso le 8.30 in direzione Hamar, e poi alle 10 circa si cambia partendo da Hamar in direzione Røros. Le NSB, le compagnie ferroviarie norvegesi, alla famiglia dedicano un intero vagone (contraddistinto dalla scritta “Familie”), dove c’è uno spazio morbido per i bambini, con TV e libri di fiabe. I genitori stanno sul treno con i calzini, sorseggiando tazze di tè o mangiando un waffle!
Anche da Røros a Trondheim consigliamo vivamente il treno… salire alle sette del mattino su un trenino con tanto di macchinetta del caffè e distributore di snack (pagamento con carta di credito!) è un’esperienza divertente ed estremamente comoda per tutta la famiglia. La moneta è la corona norvegese, e la città di Trondheim ha la city-card che offre ai possessori l’ingresso gratuito o scontato a Musei, attrazioni ed eventi culturali. Naturalmente, l’acquisto della card permette di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi di trasporto della città che sono capillari e puntuali.
DOVE DORMIRE
Vertshuset Røros – Kjerkgata 34, Røros: situato nella via principale della città, a circa trecento metri dalla piccola stazione ferroviaria, l’hotel appartiene al circuito degli alberghi storici della Norvegia. Noi abbiamo soggiornato in uno dei suoi antichi appartamenti, arredati con parquet chiaro e i mobili in stile nordico. Bellissima la vista dalle finestre, con i tetti del paese che digradavano verso l’orizzonte.
Røros Hotell Bath & Spa, Røros: antico e contemporaneo si combinano perfettamente in questa struttura, a cinque minuti a piedi dal paese. Lo sguardo di vetro dell’Hotel domina il paesaggio con le casette di Røros a fare da dipinto. La sala con il grande camino all’ingresso ha conservato intatta l’atmosfera di quando l’hotel è nato, nel 1951. Una SPA e una grande piscina sono le carte vincenti per un soggiorno di famiglia in questa preziosa struttura.
Lerkendal Scandic Hotel – klæbuveien 127, Trondheim: questo hotel dal design contemporaneo, disposto su 21 piani con vista panoramica sulla città, è perfetto per una sosta a Trondheim sia per l’abbondante colazione continentale e nazionale dove i bambini possono conoscere nuovi sapori, sia per la vicinanza dei mezzi di trasporto che in pochi minuti portano la famiglia nel cuore della città.
DOVE MANGIARE
Kaffestugu – Kjerkgata, Røros: una porticina in legno, tovaglie color carta di zucchero, candide tende in pizzo antico e le luci soffuse tipiche del Nord, ci accolgono in questo ristorante storico che è tutto una poesia. Immersi in un’atmosfera soffice e delicata, abbiamo assaggiato trote, hamburger con salmone e il surpøsje, un piatto tradizionale norvegese a base di agnello e maiale. Buonissimo anche lo skjørost, il cottage cheese tradizionale di Røros da gustare a fine pranzo!
Tag – Thomas Angells Gate 12B, Trondheim: in questo locale dall’arredamento sofisticato, si è avvolti da luce soffusa. In elenco nel menù ci sono piatti tipici norvegesi come halibut con salsa di panna e patate e, per Natale, i tradizionali “lutefisk” e “ribbe”. La carne di pollo, e in generale la maggior parte delle carni e delle verdure proposte vengono da fattorie locali. Al TAG servono anche una bibita analcolica a base di bacche di Røros Bryggeri (vengono dal micro birrificio di Röros) e altri due tipi di birra, un Kreklingporter e un Bayer. La pilsner locale si chiama Dahls, ed è veduta alla spina. Naturalmente non manca la EC Dahls Bolt IPA, una birra chiara prodotta a Trondheim.
Frati – Kongens Gate 20, Trondheim: il ristorante italiano Frati è un luogo dove sentirsi a casa per i profumi ed i sapori protagonisti della tavola. In elenco nel menù ci sono pizze e piatti della nostra tradizione come pasta alla bolognese e amatriciana, linguine alle cozze e maccheroni alla carbona, ravioli alla siracusana e panzerotti al gorgonzola. I cuochi sono tutti italiani e i piatti meritano veramente. Una curiosità: nei bagni del locale, in filodiffusione, si sente la musica italiana!
Per Informazioni
www.visitnorway.it
www.roros.no/en/
www.visittrondheim.no
Copyright: Familygo. Foto di Devid Rotasperti Photographer