Taranto è la meta per un incantevole weekend lungo con i bambini per un’immersione di archeologia, natura e tradizioni sotto la bandiera del family friendly. Da una visita su misura al Museo Archeologico all’avvistamento dei delfini, dai percorsi naturalistici nelle gravine alle botteghe delle ceramiche, un viaggio a Taranto e nei suoi dintorni è un viaggio di scoperta, divertente, sorprendente e al contempo istruttivo.
Accompagnati da Family-in, un tour operator di nicchia specializzato sui viaggi per le famiglie, abbiamo conosciuto delle realtà autentiche e suggestive di un angolo della Puglia che si affaccia sul Mar Jonio e che ruota attorno alla città di Taranto. L’itinerario comprende Taranto antica, Taras, colonia della Magna Grecia, e i suoi immediati dintorni caratterizzati dalle Gravine, dove la pietra è protagonista assoluta e dà luogo a canyon profondi, grotte naturali, anfratti particolarmente interessanti da un punto di vista naturalistico e su cui sono state costruite spettacolari città come Grottaglie, Laterza o l’esempio più significativo della confinante Matera.
Grotte che sono state inoltre utilizzate nei secoli come forni naturali, da cui la tradizione della panificazione e dell’affascinate attività della produzione della ceramica, la cui artigianalità resiste preziosamente a Grottaglie.
Un viaggio che parte dal mare, anzi dai due mari di Taranto, Mar Piccolo e Mar Grande, per fare tappa nell’entroterra e fare sempre ritorno al mare. Quel mare in cui vivono da 4000 anni i delfini, amici dei bambini, in attesa di mostrarsi in giocose acrobazie.
Taranto antica e il Museo Archeologico MARTA
Taranto in primis, città greca fondata dagli Spartani, ci mostra delle eccellenze. Il Museo Archeologico Nazionale MarTA è tra i più importanti in Italia e si presenta oggi completamente ristrutturato con un moderno percorso inaugurato solo nel 2016. I suoi reperti raccontano la storia di Taranto e del suo territorio dalla Preistoria all’Alto Medioevo, con particolare attenzione all’età del Neolitico, al periodo greco e a quello romano. Oltre a oggetti famosi e bellissimi come gli “Ori di Taranto” – un’ampia raccolta di oreficeria rinvenuta nella necropoli a testimonianza di un passato florido in cui Taranto pullulava di botteghe orafe – si trova una curiosa raccolta di giocattoli della città greca del IV e III sec. a.C. che attira particolarmente l’attenzione dei bambini.
E il MARTA è un museo per bambini! Grazie all’iniziativa “Divertimarta” ogni fine settimana è attivo un servizio educazione per le famiglie: spesso si tratta di visita guidata tematica con laboratorio di manipolazione creativa dove i più piccoli rielaborano le cose viste costruendo dei manufatti in terra cotta. Che a volte sono gli stessi giochi che hanno visto nelle teche. Info sul programma Divertimarta.
Sebbene non restino molti segni dell’antica Taras nel luogo dove un tempo sorgeva l’acropoli, e sebbene sia diffuso uno stato di parziale abbandono, il fascino della città vecchia che si eleva in un’isola tra due mari, è senza tempo e merita una visita.
Ci infiliamo nei vicoli della città ricostruita dall’imperatore bizantino Niceforo Foca II sulle macerie dell’antica polis distrutta dai Saraceni. Una breve passeggiata ci introduce in Via Cava, la via degli ipogei, dove scopriamo una Taranto medievale sotterranea fatta di grotte e cunicoli scavati nella pietra. Aperti al pubblico a ingresso libero sono alcuni ipogei di età normanna: il frantoio ipogeo, l’ipogeo della fornace, l’ipogeo funerario. Sopra le grotte si innalzano sontuosi palazzi settecenteschi costruiti con la stessa pietra, che in alcuni casi splendono di recenti restauri.
L’itinerario continua verso il Duomo di San Cataldo – chiesta costruita in epoca bizantina, della quale conserva la cripta, e terminata nel periodo barocco – e prosegue su Via Duomo fino ad arrivare alle colonne greche, resti del Tempio dorico.
L’aurea di mistero e di suspense che percorre la città vecchia si presta a una caccia al tesoro per i bambini: chi la organizza è Archeoclub, una cooperativa di archeologhe specializzate in didattica. Per contattarle rivolgersi a Family-in.
Vedere delfini e balene da vicino
Una delle attrattive preferite dalle famiglie che vengono in Puglia è la gita in catamarano nel Golfo di Taranto “Alla ricerca dei delfini di Taras“. Da almeno 4000 anni la storia della città è legata alla presenza dei delfini. Essi si mostrano numerosissimi in branchi solcando le acque nel punto più profondo del Mediterraneo chiamato “Canyon di Taranto“, una fossa che raggiunge i 1000 metri di profondità. Se si è fortunati, si possono avvistare anche esemplari di capodogli. Ad accompagnarvi in una delle esperienze più interessanti che possiate fare con i bambini è la Jonian Dolphin Conservation, un’associazione di ricerca scientifica rappresentata da biologi marini e profondi conoscitori dell’ambiente.
Il loro motto è: “Esplorare con rispetto per comprendere”, perché questa gita di un giorno è un’esperienza emozionante e al contempo educativa. A bordo si pranza con prodotti tipici: focaccia, cozze di Taranto, alici e tante altre leccornie. Il prezzo per la giornata è di 40 euro gli adulti, 20 euro i bambini da 4 a 11 anni, gratis per i bambini 0-3 anni. Se non si avvistano i cetacei – può succedere nel 5% dei casi – vi regalano un’altra possibilità. Attività da prenotare per tempo.
L’incanto di Grottaglie: la città della ceramica con gli artigiani al lavoro
Questa cittadina dell’entroterra a mezz’ora d’auto da Taranto è davvero deliziosa. Una città collinare costruita sulle gravine, che ha mantenuto intatti i tratti distintivi delle città del Sud del Mediterraneo: case affrescate in calce bianca, vasi di ceramica colorati che arredano facciate e giardini dove spiccano fichi d’india, agavi e specie arboree della macchia mediterranea.
A Grottaglie si visita il pittoresco Quartiere delle Ceramiche, ubicato nella Gravina di San Giorgio a ridosso del centro storico, dove, sfruttando gli spazi naturali delle grotte, nel Seicento si insediarono le botteghe artigiane per una produzione di ceramica dai tratti distintivi, rimasta oggi patrimonio di circa 50 botteghe. La ceramica di Grottaglie si riconosce per i colori giallo e verde e per alcuni oggetti di uso comune come il “pumo”, un bocciolo con foglie d’acanto che simboleggia rinascita e prosperità, utilizzato come ornamento dei balconi. Rispetto alla tradizione poi ogni bottega personalizza e inventa oggetti secondo un proprio stile.
Noi abbiamo visitato la Bottega Vestita, un luogo molto affascinante dove si vedono gli artigiani al lavoro impegnati nella lavorazione dell’argilla al tornio e nella decorazione. Le famiglie che visitano Grottaglie con i bambini possono partecipare a laboratori di ceramica presso il Museo della Ceramica al Castello Episcopio. Per informazioni rivolgersi a Sistema Museo o a Family-in.
Un’altra chicca di Grottaglie è la Chiesa rupestre di Casa Vestita, ubicata nella proprietà privata di Mimmo Vestita, il ceramista della bottega omonima. Scoperta recentemente durante i lavori di restauro della villa, è un piccolo gioiello di arte bizantina e probabilmente luogo di culto dei templari. Per visitarla, vi consigliamo di rivolgervi alla Bottega Vestita e chiedere del proprietario.
E per finire in dolcezza, vi segnaliamo la Pasticceria Bernardi in centro città, la cui fama si estende a tutta la Puglia e oltre regione per i suoi gelati, gelatine di frutta e cioccolata di ogni tipo. La famiglia Bernardi produce in modo artigianale ogni prodotto dolciario e negli ultimi anni si è dedicata in modo particolare alla lavorazione del cacao, tramutandolo in ogni possibile combinazione. Praline ripiene, cioccolatini classici, gianduiotti, tavolette di cacao monorigine da degustazione, creme di nocciole e cacao da spalmare (eccellenti per i bambini, addolcite solo con miele, senza zucchero), liquori al cioccolato e tantissime altre variazioni sul tema per soddisfare intenditori e golosi.
Il canyon di Puglia e l’Oasi Lipu di Gravina di Laterza
La vista di un canyon lungo ben 12 chilometri e alto fino a 230 metri ci lascia senza fiato! E’ la Gravina di Laterza, il canyon più grande d’Europa, simile ai canyon americani, uno spettacolo a dir poco emozionante! Si estende lungo un tavolato calcareo di origine marina scavato dai fiumi nell’arco di millenni, scrigno di biodiversità dove convivono animali e piante rare. Si avvistano rapaci di ogni tipo, tra cui il Capovaccaio, un avvoltoio che migra dall’Africa. Per accedere a quest’area naturalistica protetta che ci conduce nel ventre delle Gravine tarantine si segue la strada che da Laterza porta all’Oasi Lipu, dove sono stati allestiti dei percorsi segnalati che si possono fare in autonomia o con le guide ambientali.
Se desiderate muovervi da soli, seguite con i bambini il “Percorso 3” abbastanza facile, che costeggia il ciglio della Gravina per sei chilometri. Oppure se vi affidate alle guide del CEA potrete scoprire ogni curiosità su fauna e botanica e praticare, volendo, anche arrampicata in sicurezza adatta a tutti.
Laterza e il Museo della Maiolica
Una breve passeggiata nel centro di Laterza ci porta a scoprire questa cittadina costruita su una gravina, dalle tradizionali case color bianco calce, le cui strade profumano di pane e focacce appena sfornate. Laterza ricorda anche un’antica e famosa produzione di maiolica, la cui artigianalità si è persa nei secoli, ma che oggi fortunatamente il nuovo Museo della Maiolica di Laterza MUMA ne rende testimonianza, ubicato nell’affascinante cornice del Palazzo Marchesale.
Grazie alla donazione di un collezionista, l’imprenditore barese Riccardo Tondolo, l’antica maiolica di Laterza è tornata finalmente nella città in cui è nata e non serve più andare al Victoria & Albert Museum di Londra, all’Ermitage di San Pietroburgo, a Sèvres o al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, per vedere questi preziosi manufatti di argilla finissima, dallo smalto bianco come il latte e dai disegni del colore turchino del cielo del Sud. Una maiolica artistica che vede fino al Settecento un periodo di splendore quando erano presenti in città 140 botteghe. Manufatti pregiati, decorati con scene mitologiche, di battaglie e di caccia ad uso degli aristocratici, come la serie di piatti da parata che servivano ad abbellire i saloni dei palazzi, gli albarelli – i contenitori delle erbe medicinali -, oppure coppe, anfore e alzate che impreziosivano le tavole della nobiltà.
Contattando il Museo potete fare visite guidate al solo costo di 2 euro a persona in qualsiasi periodo dell’anno, mentre durante l’estate si svolge un intenso programma di eventi nel Palazzo Marchesale con spettacoli e attività anche per i bambini.
Dove mangiare
Taranto è meravigliosa per la natura, la storia e non certo ultimo il cibo. Se al Nord ci stiamo muovendo verso una cultura del km 0, qui c’è e c’è sempre stata. La genuinità e freschezza dei prodotti dell’agricoltura arriva sui piatti dei ristoranti e delle masserie ogni giorno per proporre agli ospiti una scelta di ottime pietanze dai gusti intensi, e con sempre più attenzione al biologico.
Partendo da ingredienti semplici – l’olio extravergine d’oliva, il pane del forno a legna, i taralli, le focacce, i pomodori, il formaggio di pecora, le cicorie, le fave, la pasta fatta in casa – si consumano dei pranzi sublimi.
E’ il caso dell’Antica Trattoria al Castello a San Giorgio Jonico nelle vicinanze di Grottaglie con annesso curioso Museo degli Antichi Mestieri.
Dove dormire
Noi abbiamo soggiornato nel centro antico di Taranto all’Hotel Akropolis, un piacevole quattro stelle ubicato in un antico palazzo restaurato.
Tuttavia, per chi viene con i bambini in questa zona ci sono varie soluzioni. Da un lato c’è la costa con molti alberghi sul mare e dall’altro l’entroterra con le masserie dove i bambini possono stare a contatto con la natura e gli animali, come per esempio la Masseria Pilano che offre ospitalità in appartamenti.
Per informazioni
Il sito del Turismo in Puglia
Servizio transfer: noleggio con conducente esperto e disponibile: Mimmo tel. 338 94 60 029
Copyright: Familygo. Foto di P. Bertini