Scoprire un luogo attraverso percorsi che si snodano nella fiaba, nell’incanto e nella fantasia: quale vacanza migliore per un bambino? Lo sa bene il Trentino che propone alle famiglie e a quanti vogliano perdersi nella sua bellezza una serie di sentieri tematici che sono un invito a mettersi in cammino, ma anche a lasciar libere le briglie dell’immaginazione.
C’era una volta… un re! Certo, in ogni fiaba c’è un re… Ma c’erano anche principesse e contadini, c’erano pastorelli e c’erano draghi. C’erano streghe e c’erano folletti… e c’era persino un mare che poi è diventata una montagna! Una magia? No, ma una terra magica sì!
È il Trentino, per i bambini una terra di fiabe e leggende oltre che di boschi e rocce, acque e cielo. Che si lasciano scoprire lungo i sentieri tematici del territorio, affascinanti percorsi tra le montagne che invitano le famiglie a passare giornate nella natura ricche di mistero e magia.
Ogni zona del Trentino ha la sua fiaba e propone uno o più sentieri. Vediamoli assieme.
In Val di Fassa, terra di re e principesse, streghe e pastori…
All’ombra del Catinaccio, in Val di Fassa, in un tempo molto ma molto lontano vivevano re e principesse, streghe e pastori: le loro avventure sono leggenda e non a caso il sentiero che le ripercorre si chiama il sentiero delle leggende: sei storie raccontate in altrettante tappe lungo un sentiero che si raggiunge con la funivia da Vigo di Fassa al Ciampedie e poi, a piedi, fino al Rifugio Gardeccia. E un grande protagonista, il mitico re Laurino, sovrano di questa terra. Il percorso, di circa 45 minuti, è facile (ma non adatto ai passeggini).
In Val di Fiemme tra draghi, fossili e antichi mari…
C’era una volta… una foresta abitata da grandi draghi alati, draghi buoni, ben s’intende! Draghi come Kromos, che hanno riempito il Latemar con tracce del loro passaggio e che oggi attendono i bambini nel primo dei tre sentieri tematici della Val di Fiemme: raggiungibile direttamente da Predazzo con la moderna telecabina Predazzo-Gardonè, a oltre 1.650 metri di quota, si chiama appunto il Sentiero “La foresta dei draghi”. L’esperienza, in realtà, comincia già a bordo della telecabina, con le sue cabine che riproducono grandi draghi alati. Lungo il sentiero si possono trovare vere uova di drago, incisioni nella roccia e opere di art land a tema. È anche disponibile un giocolibro con indizi, indovinelli e piccole storie che nutrono la fantasia. Durata 45/50 minuti.
Sempre poco distante dalla telecabina Predazzo-Gardonè c’è il secondo sentiero tematico, il Sentiero del Pastore Distratto. Si snoda in parte nel bosco, è panoramico e soleggiato, dura circa 1 ora e anche in questo caso è disponibile il corrispondente giocolibro. Durata 1 ora.
C’era una volta un mare che ora è… una montagna! Non ci credete? Allora non vi resta che raggiungere il Sentiero geologico del Dos Capel. Qui troverete rocce e fossili che parlano di mari tropicali e vulcani là dove ora si ammirano le Dolomiti Patrimonio dell’Unesco. Anche in questo caso giocolibro e poi via a giochi, quiz e prove sul territorio, lungo il sentiero 515 nel tratto compreso tra Passo Feudo e Passo Tresca. Durata 2 ore.
Lungo tutti e tre i sentieri tematici vengono organizzati settimanalmente spettacoli e visite animate guidate.
A San Martino di Castrozza, tra muse e biodiversità
C’erano una volta… le divinità, le muse e le altre creature mitiche del Pantheon greco! C’erano una volta e… potevano mai mancare tra i sentieri tematici del Trentino? Certamente no! Ecco allora che a San Martino di Castrozza troviamo il Sentiero delle Muse Fedaie: il percorso, interamente pianeggiante e senza barriere, è lungo complessivamente 3,5 km ed è ispirato appunto alla mitologia greca. E’ un itinerario ad anello che circonda Villa Welsperg, sede del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, e racconta i temi della biodiversità. Biodiversità intesa sia come ricchezza di specie, sia come ricchezza di razze allevate e varietà coltivate dall’uomo, sia infine come ricchezza di paesaggi.
A Rovereto, sulle tracce dei dinosauri
C’erano una volta… i dinosauri! Sì, anche a Rovereto! C’erano una volta e ci sono anche ora, o per lo meno ci sono le loro tracce. A sud della cittadina della Vallagarina, infatti, genitori e bambini possono trovare (e imparare a distinguere) centinaia di impronte di dinosauri risalenti a 200 milioni di anni fa, all’era del Giurassico, quando la Valle dell’Adige era una vasta laguna sabbiosa ai margini di un antico mare. Le orme dei dinosauri sono state scoperte nel 1990 e spesso sono distinguibili addirittura le piste percorse dagli animali (sia erbivori che carnivori) che popolavano questo territorio prima della comparsa dell’uomo.
Periodicamente la Fondazione Museo Civico di Rovereto propone escursioni guidate alla scoperta della storia geologica della zona: con l’occasione si possono ammirare anche riproduzioni a grandezza naturale di questi affascinanti giganti del passato.
In Val di Non, un sentiero dedicato alla mela
Protagoniste della Val di Non sono, come potete ben immaginare, le celeberrime mele. Da qui nasce l’idea di sviluppare un nuovo percorso, il primo interamente dedicato alla scoperta del mondo della mela: il sentiero Almeleto. Si tratta di una passeggiata di 5 km per tutta la famiglia, che permette di scoprire luoghi nuovi, conoscere le mele e la loro coltivazione, giocare con gli insetti, ammirare scorci di Val di Non sconosciuti, riposare nel bosco, annusare, indovinare, leggere. Durata 2 ore 30.
In Val di Non segnaliamo anche il sentiero “Il lavoro, le fate, le streghe“, un percorso didattico ad anello che racconta la vita della gente di montagna e le sue tradizioni, in un paesaggio incantato.
A Comano e dintorni, seguendo le tracce dei Piccoli Camminatori…
C’era una volta (e c’è anche oggi!) una valle, incastonata tra le Dolomiti e il Lago di Garda, in cui sgorgano benefiche acque per la salute di grandi e bambini. Ma soprattutto c’era una volta (e c’è anche oggi!) una valle in cui le fiabe sono all’ordine del giorno e si possono ritrovare a ogni piè sospinto: nei boschi, lungo i fiumi, nei borghi e nei paesi.
E pensate che molte di queste fiabe sono state scritte apposta per voi e per i vostri figli, per farvi scoprire il territorio, quello dell’area Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, con occhi pieni d’incanto e di magia.
Sono sei i Sentieri dei Piccoli Camminatori: sono stati i bambini stessi a effettuare le ricerche (storie, leggende, tradizioni) di partenza, poi Stefano Bardiglioni – affermato scrittore di letteratura per l’infanzia – ne ha tratto favole i cui oggetti e personaggi sono stati disseminati nel territorio come oggetti, giochi e opere di Land Art da vedere, toccare ed esplorare.
Ecco i comuni ed ecco le loro storie: Comano Terme (Il lago d’erba della Val Lomasona), Fiavè (Il pifferaio magico e le palafitte), Tenno (C’era una volta un castello), Bleggio Superiore (La strada delle streghe), San Lorenzo in Banale e Dorsino (Piccole baite addossate alle rocce) e Stenico (Bosco Arte Stenico).
Sull’Alpe Cimbra, lungo il Sentiero dell’Immaginario
C’era una volta una dolce e paffuta streghetta di nome Perti che viveva sull’Alpe Cimbra, tra paesaggi incantati di boschi e laghi. C’erano una volta simpatici amici che le volevano bene e l’hanno aiutata a realizzare il suo sogno di imparare a volare. Oggi questi personaggi, assieme a molti altri che popolano le più belle fiabe e leggende dell’Alpe Cimbra, si possono rintracciare nelle opere in legno degli artisti locali e nei pannelli illustrativi del Sentiero Cimbro dell’Immaginario – Nå in tritt von Sambinelo.
E’ una passeggiata di circa tre ore piuttosto pianeggiante (da 6 a 10 chilometri e dislivello da 100 a 500 metri) che parte dalla piazza di Luserna e vi fa ritorno passando per Malga Campo, sfiorando quasi il confine con il Veneto e intrecciando non solo l’incanto della fiaba (con le sculture del basilisco-drago o dell’orso, solo per citarne alcune), ma anche la memoria della Grande Guerra e dei combattimenti che qui ebbero luogo. E permettendo ai genitori e ai bambini di fermarsi in numerosi punti panoramici da cui ammirare il paesaggio. D’estate sono organizzate escursioni lungo il sentiero per famiglie, a cura dell’azienda di soggiorno.
A Fai della Paganella e Madonna di Campiglio, la magia dell’acqua
E per concludere… due percorsi nella magia dell’acqua. Il sentiero Acqua e Faggi di Fai della Paganella: un sentiero davvero suggestivo, immerso in stupendi boschi di faggi, tra ruscelli gorgoglianti e una natura rigogliosa. Si parte dalla località Seraia e ci si trova subito nel bellissimo faggeto di Fai della Paganella dove due lettini in legno aspettano i camminatori per permettere loro di vedere le cime degli alberi ondeggiare e di ascoltare il rumore caratteristico delle foglie mosse dal vento. Ma prima di tornare al punto di partenza si passa anche per una casetta di legno in cui i bambini possono giocare, per una cascata e per tanti punti panoramici da cui guardarsi intorno. Durata 1 ora.
E ancora il sentiero Amolacqua di Madonna di Campiglio, in Val Rendena, che conduce alla scoperta del paesaggio torrentizio e della spettacolare cascata di Amola. Partenza e arrivo dal rifugio Nambrone, con un dislivello di 50 metri. Qui, nel cuore del Parco Naturale dell’Adamello Brenta, abeti rossi e bianchi e un fitto sottobosco di mirtillo rosso e nero fanno da cornice alle tranquille anse delle acque cristalline del fiume Sarca, che riceve la corrente della Cascata di Amola e crea un paesaggio torrentizio molto suggestivo per tutta la famiglia. Durata 45 minuti.
La nostra selezione continua su un altro articolo: passeggiate in Trentino per bambini. Se invece volete passare il confine con l’Austria, anche il vicino Tirolo offre numerosi sentieri tematici per baby trekking.
Informazioni turistiche
Per avere spunti e idee di vacanza con i bambini in Trentino potete visitare la pagina Estate in famiglia del sito Visit Trentino.
Offerte vacanze in famiglia
Se cercate un pacchetto per la famiglia in hotel o appartamento, potete scegliere tra le offerte pubblicate sul sito del Trentino.
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Copyright: FamilyGO. Foto di Trentino Marketing, fotografi: Vallagarina (Graziano Panfili), Paganella (Fototonina; visitfaidellapaganella.it), Alpe Cimbra (Voglino Porporato), Comano (Giuseppe Alberti; Marco Simonini), Val di Non (Diego-Marini), Val di Fiemme (Alberto Campanile), Val di Fassa (Brunel; Bernard)