Poche aree di sport invernali offrono tante opportunità per il tempo libero come la zona di Villach in Austria: l’Alpe Gerlitzen e il Dreiländereck sono paradisi per lo sci da discesa, mentre i fondisti trovano condizioni ideali nel parco naturale del Dobratsch. Per i bambini è un vero spettacolo, poiché possono muoversi agilmente sulle pisci con gli sci, o con divertenti slittini, attraversando paesaggi incantati con alberi sempreverde spolverati di bianca neve, e un mare di nuvole basse.
Reportage di Heidi Busetti – Foto di Devid Rotasperti – vacanze per bambini da 0 anni
Sulle piste a norma di bambino!
Accompagnati da un maestro di sci che parla perfettamente italiano, come moltissimi operatori turistici della Carinzia, i bimbi scivolano sulle piste da sci del Dreiländereck, un comprensorio molto ben servito dai mezzi. Partendo con lo skibus pubblico, dall’albergo Naturel Hoteldorf Schönleitn, siamo arrivati qui con i nostri sci senza alcuna difficoltà, e ancora lo stesso mezzo ci ha poi riportato a casa, una volta terminata la mattinata. Tutto sembra pensato per la famiglia, grazie all’organizzazione efficiente della zona di Villach. E questo è solo uno dei vantaggi di un soggiorno invernale in Carinzia! La zona sciistica dell’Alpe Gerlitzen, per esempio, comprende ben 25 piste da sci di ogni livello di difficoltà, per un totale di 39 chilometri di piste e 15 chilometri di itinerari sciistici naturali, nella neve fresca.
Interessante da conoscere per i genitori, il fatto che le funivie Gerlitzen Alpe hanno ottenuto la certificazione “Welcome Beginners”, un riconoscimento che certifica l’adeguatezza delle piste per sciatori principianti e inesperti grazie a piste ampie, in ottime condizioni e in dolce pendenza, impianti di risalita per principianti e ottime scuole di sci. Dunque massima cura anche per i più piccini, che indossano per la prima volta un paio di sci. E’ il caso di Francesco, che si lancia nella sua prima esperienza con l’aiuto di un maestro, tranquillo ma deciso, capace di dare efficaci consigli al bimbo. Inizialmente, Federico li segue, con la sicurezza di chi conosce già il mezzo, poi parte con il maestro che gli fa vivere la bellezza di una vera discesa!
La qualità carinziana e un panorama che racconta una poesia
Anche per quanto riguarda la ristorazione, si è puntato tutto sulla qualità. I ben dodici rifugi presenti sulle piste, puntano sulla gastronomia, cucinando specialità tipiche del luogo, preparate al momento. Sulle cime dell’Alpe poi, si può ammirare un panorama che tanto ricorda una fiaba invernale.
Una quiete surreale abbraccia le imponenti montagne, che stanno lì a farsi ammirare. Nessun clamore, nessun frastuono, solo la sensazione netta di una forza che va oltre il tempo. Un lago dopo l’altro, il corso della Drava in fondo alla valle e un mare di nuvole che copre le montagne come, fosse un morbido manto. Tutt’intorno solo il bianco della neve, che ridisegna il paesaggio, senza uniformarlo. L’aria qui è così pulita, che con i bambini non facciamo altro che respirare a pieni polmoni, ridendo tra una sciata e l’altra.
In realtà l’anima della Carinzia è ben più profonda delle piste da sci: qui respiri subito l’accoglienza, il desiderio di offrirti il meglio, l’efficienza di un sistema studiato da persone pratiche e intelligenti. Le persone, che nella maggioranza parlano molto bene l’italiano, sono cordiali e attente a che tutto vada bene. La Carinzia è cuori di legno appesi alle pareti, un’ottima birra che accompagna dei grossi ravioli ripieni, casette che ricordano un po’ quelle delle fiabe, con le finestre decorate e un grande salotto con la stufa. E per i bambini c’è sempre la più alta delle attenzioni: grandi spazi gioco in moltissimi alberghi e ristoranti, menù dedicati e la voglia di far trascorrere ai piccoli vacanze invernali davvero indimenticabili!
Natura e ancora natura sul Parco Naturale del Monte Dobratsch
Tra le varie attività da praticare, ci sono i sentieri del Parco Naturale del Monte Dobratsch. Da alcuni anni, infatti, il parco naturale più antico della Carizia è destinato esclusivamente al turismo ecosostenibile grazie alla sua natura intatta ed incontaminata. Un ambiente meraviglioso anche per gli amanti della natura. Per chi vuole praticare sci di fondo e sci alpino, ma non è un grande esperto, il punto di partenza ideale è il parcheggio Rosstratte, al termine della strada panoramica “Villacher Alpenstrasse”. Sulla cima si può poi trovare un delizioso attimo di pausa al rifugio Gipfelhaus, dove gustare le specialità della cucina carinziana e un bicchiere di Vin Brulè!
DOVE DORMIRE
Naturel Hoteldorf Schönleitn – Dorfstraße 26, Oberaichwald/Latschach (www.naturelhotels.com). Se vi aspettate un hotel, vi sbagliate di grosso. Questo luogo è semplicemente magico, ed è un insieme di casette di legno, tipiche dell’Austria. E’ un resort, alla cui entrata troverete sotto un grande albero, un letto di legno con un piumone ed un bel comodino! Alla reception vi consegneranno le chiavi del vostro appartamento, sito in una delle casette, e dei braccialetti per voi ed i vostri bambini. Serviranno per garantirvi i servizi studiati per gli ospiti del meraviglioso complesso.
Le case sono originali e provengono da differenti parti dell’Austria. Furono acquistate, smontate e poi radunate qui dal proprietario del villaggio, già vent’anni fa. Gli appartamenti sono dotati di tutto, comprese grandi stufe di ceramica, letti di legno e tutto ciò che occorre per trascorrere qui vacanze in famiglia. La prima colazione si svolge in una grande sala, accanto alla reception, ed è servita a buffet.
DOVE MANGIARE
Al Naturel Hoteldorf Schönleitn c’è anche il ristorante dove potrete gustare le tipiche carinziane, dagli antipasti fino ai dolci, soffermandovi sugli eccezionali ravioli ripieni di patate, che consigliamo. Per i bambini non manca la Wiener Schnitzel servita con patatine fritte o patate bollite, e alcune salse. Ai più piccoli è dedicata anche una sala giochi, dove divertirsi mentre i genitori cenano a lume di candela.
Informazioni turistiche
www.carinzia.at
www.region-villach.at
Copyright: Familygo. Foto di Devid Rotasperti.