Una città che colpisce al cuore per l’eleganza dei palazzi, e i musei dedicati a tutta la famiglia. La storia, la geografia e il percorso del sapere umano prendono forma in grandi padiglioni, dove la scoperta diventa un’indimenticabile avventura! Le ere geologiche, il corpo umano, i mezzi di trasporto… tutto, ma proprio tutto il cammino dell’uomo per capire da dove veniamo, e dove stiamo andando.
Alla scoperta del Deutsches Museum
Il Deutsches Museum di Monaco di Baviera sono diciassette chilometri di cultura, per un’esposizione che stupisce per l’intelligenza con cui è stata studiata. Lo sviluppo della scienza e della tecnica, dalle origini fino ai giorni nostri, in 50 aree espositive per un totale di 50.000 metri quadri. Dalle prime macchine motrici agli aeroplani di ultima generazione, dalla navigazione alle ferrovie, dal corpo umano alla nano e biotecnologia, tutto si fa concreto, raccontando la storia del sapere umano. Impossibile non restarne meravigliati, per la bellezza di questo cammino che ci fa tornare alle origini, quando i primi voli erano sperimentazione pura e il rischio era sempre e comunque dietro l’angolo. Bellissima la parte dedicata al corpo umano, dove le sedute hanno la forma di pastiglie e c’è la possibilità di entrare in una grandissima cellula per vedere, in scala, la riproduzione nucleo e citoplasma.
In una parete, tre sfere sono spinte da un soffio lungo tubi trasparenti, arrivando ad altezze differenti. La prima sfera risale tutta la lunghezza del tubo, la seconda giunge fino a metà, la terza invece si alza di pochi centimetri. È la dimostrazione della differenza di respirazione tra un uomo normale e un asmatico.
La visita a questo museo, situato in Museumsinsel 1, merita un’intera giornata. Qui, dall’aeroplano del Barone Rosso alle scoperte della nanotecnologia, i bambini incontrano la storia delle proprie origini, conoscono il pendolo di Foucault, osservano le imprese compiute dall’uomo sulla Luna, si innamorano di pianeti e missioni che hanno coinvolto gli avi in una sperimentazione incessante e continua. Vedono, con i propri occhi, la fatica e l’ambizione di tanti uomini che, un passo dopo l’altro, hanno cavalcato i secoli, per portarci alla contemporaneità.
C’è anche una parte dedicata solo alla famiglia: è il Regno dei Bambini, un luogo magico dove si imparano le leggi della fisica e della dinamica con l’aiuto di leve, grandi ruote e tanta creatività! Non mancano un camion dei pompieri a misura di bambino, alcuni strumenti musicali, una gigantesca chitarra e vecchi computer, per far conoscere i “nonni” della tecnologia di ultima generazione. www.deutsches-museum.de
Il Sapere al Castello di Nymphenburg
Il giorno successivo decidiamo di visitare il Mensch und Natur Museen, Museo di Scienze Naturali, altro luogo imperdibile di Monaco, collocato all’estremità del Castello di Nymphenburg. Entrando nelle sue sale scure, ci si trova dinnanzi all’evoluzione umana e alle specie che abitano la terra.
Realizzato seguendo il motto “Storia Naturale come Esperienza!” il percorso di questo museo inizia con i minerali, per poi snodarsi in sale con stupendi diorami, che raccontano l’inizio della vita sulla terra. Suggestiva la prima scena, che mostra la Terra ai suoi albori: un paesaggio grigio, formato da grandi rocce scure. Poi, gli organismi unicellulari, la vita sulla terra, i dinosauri… In un percorso didattico che mira ad illustrare attraverso quiz e schede il mondo della natura, il bambino impara a distinguere le piante e gli animali semplicemente divertendosi!
Si passa così dal riconoscimento delle foglie, all’osservazione di api, volpi, mammiferi e ovipari in generale. Si osservano autentici oggetti naturali, tra cui alcuni scheletri di dinosauro ritrovati durante gli scavi archeologici, e ricostruzioni tridimensionali. Al secondo piano l’argomento diventa invece il corpo umano, analizzato in tutte le sue funzionalità. Tra le varie attività didattiche, ve ne sono alcune dedicate anche ai più piccoli: come il videogioco dove, attraverso la logica, i bimbi devono aiutare un topolino ad attraversare un labirinto, per raggiungere un pezzo di formaggio. Oppure l’attività dedicata alla sperimentazione dell’equilibrio.
Bellissima la sala finale, dove la ricostruzione tridimensionale del dna spiega con semplicità ed intelligenza alcune nozioni della genetica. www.mmn-muenchen.de
La leggenda dell’impronta del diavolo
Monaco è dunque una vera perla per chi vuole che i figli approccino il mondo del sapere in modo concreto e originale. È una città da vivere fino in fondo, sfruttandone tutte le sue potenzialità. Non solo pura realtà, ma anche leggenda, per stupire e affascinare ragazzi e bambini. Come la leggenda dell’impronta del diavolo, nella Cattedrale di Nostra Signora (Frauenkirche), dove sul pavimento in marmo c’è un’impronta nera. La Cattedrale fu realizzata in puro stile gotico, sui resti di un’antica chiesa romanica. Narra la leggenda che il diavolo entrò nella chiesa prima che fosse consacrata, per verificare che non vi fosse alcuna finestra. Una volta entrato, scoppiò in una forte risata, vista l’inutilità di una costruzione senza aperture. In realtà, fatto un passo avanti, il diavolo si accorse che le finestre erano solo nascoste da grandi colonne. Adirato per essere stato preso in giro, si tramutò in un forte vento nella speranza di demolire la Cattedrale
Anche un drago di bronzo popola le leggende della città monacense. Un drago dalle grandi ali e una lunga coda, posto sull’angolo dell’imponente Municipio in Marienplatz, che, si narra, avesse diffuso la peste tra la popolazione di Monaco. Ad addolcire l’impatto violento di questa figura, c’è il famoso carillon, che suona alle undici e a mezzogiorno, riempiendo la piazza di un magico rintocco. L’orologio meccanico è costruito in una torre, sormontata dal Münchner Kindl, il bambinello di Monaco simbolo della città, e muove le figure del prezioso carillon diviso in due livelli: al livello superiore sono rappresentati i festeggiamenti per le nozze del Duca Guglielmo V, svoltesi nel 1568. Al piano inferiore invece, è raffigurata la felice danza dei bottai, che simboleggia il ritorno di Monaco ad una vita serena dopo la tremenda pestilenza del 1517.
Fantasia e realtà. Scienza e leggenda. Ecco cosa è Monaco con i bambini. Un prezioso scrigno, dove i bambini possono conoscere e al contempo sognare, immergendosi in mondi fantastici e misteriosi. Per futuri scienziati o uomini di lettere, capaci, anche da adulti, di creare meraviglie e viaggiare sulle ali della fantasia!
COME ARRIVARE
Monaco è una città molto ben servita dai mezzi di trasporto.
Il nostro consiglio è di lasciare a casa l’automobile e viaggiare a bordo dei treni DB-ÖBB Eurocity che, in qualche ora, vi portano da Venezia, Bologna e Verona nella splendida città bavarese. Le tariffe per la Germania partono da 39 euro e i bambini viaggiano gratis fino ai 14 anni.
I treni sono dotati di una carrozza ristorante e di scompartimenti Business e davvero sono molto comodi.
Una volta arrivati a Monaco, è possibile acquistare la City Tour Card, un biglietto di gruppo per il servizio di trasporto pubblico nell’area del centro, per usufruire di tutti i mezzi disponibili: dalla metropolitana (che conta ben 6 linee) ai treni veloci, fino ai bus.
DOVE DORMIRE
Arcona Living München – Nymphenburger Strasse 136, Monaco – Arredato seguendo il tema del cinema, l’Hotel è dotato di junior suite, perfette per le famiglie. Ci sono diverse soluzioni, tra cui una grande camera per tutta la famiglia, o due stanze comunicanti. È dotato anche di una camera per i disabili, sauna e stanza fitness.
Ottima la colazione, dove viene servito un grande buffet continentale con bretzel, miele freschissimo e diversi tipi di affettati.
DOVE MANGIARE
Monaco offre molte birrerie storiche dove pranzare con la famiglia, come ad esempio la scenografica Augustiner (www.augustiner-restaurant.com), in Neuhauser Strasse 27. Tra tutte, consigliamo la famosa Hofbräuhaus, meglio nota come HB (Platzl 9 – Monaco – tel. +49 (0) 89 29 01 36 100 – www.hofbraeuhaus.de). L’atmosfera è molto vivace, soprattutto la sera, quando un’orchestra in perfetto stile bavarese suona musiche tradizionali. C’è anche una danza con le fruste, che vengono fatte schioccare, a ritmo di musica! Se andate per cena, prenotate, oppure recatevi là abbastanza presto, poiché nonostante le dimensioni enormi del locale, è sempre colmo di gente. Grande la varietà di piatti e soprattutto birre. Per i bambini consigliamo la coscia di pollo con le patate, che trovate nella lista come ½ Bayerisches Brathendl – im Ofen gebraten – mit hausgemachtem Kartoffelsalat.
MAPPA
INFO TURISTICHE
Il sito ufficiale della città: www.muenchen.de
Il sito dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo
www.germany.travel
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Copyright: Familygo. Foto di Devid Rotasperti.