Non c’è un solo modo di fare i turisti nelle città più belle: Anna Rowinski, in questa guida di formato tascabile, propone un diverso punto di vista e un nuovo ritmo con cui girare Torino. Un approccio interessante e adatto anche a chi viaggia con i bambini, o a chi vuole riscoprire la città.
Di solito non si compra una guida turistica che parla della propria città. A meno che questa guida non sia capace di fornirti una prospettiva diversa su luoghi che credi di avere già visto e di conoscere alla perfezione. Così succede con “Torino Adagio”, guida sul capoluogo piemontese scritta da Anna Rowinski e perfetta per girare la città in famiglia, accompagnati dai bambini.
Non è tanto una questione di cosa vedere, ma di come lo si vede: Anna, che di mestiere fa l’architetta sociale, e si occupa della città e dei suoi mutamenti, racconta una Torino più lenta, più personale, più a misura di tutti. Una metropoli, che sa di essere bellissima e che, con i consigli di “Torino Adagio”, la si può guardare da un diverso punto di vista.
Torino è una città da vivere adagio? E se sì, perché?
“Secondo me l’adagio è uno stimolo, che serve per Torino ma per tutte le altre città. È un invito a guardare una città con altri occhi, attraverso un ritmo più lento che consente di vedere i luoghi da un nuovo punto di vista. È un modello non solo più sostenibile, ma anche più piacevole, perché si adatta più ai ritmi personali di chi fa il viaggio”.
Perché questa tipologia di viaggio è adatta alle famiglie?
“Perché si adatta di più alle esigenze delle persone in generale, asseconda di più i ritmi naturali di ognuno di noi, e i ritmi di una famiglia sono certamente diversi da quelli di un turista mordi e fuggi. È un turismo più umano, a misura d’uomo”.
La sua è una guida che va al contrario, partendo dalle periferie e arrivando al centro: è una scelta?
“Sì, lo è, ma è anche una provocazione. Io metto sullo stesso piano le periferie e il centro, ma visto che in genere ci si focalizza sul centro, io ho voluto partire dalle periferie, che sanno raccontare molto della storia di una città. Quello viene sicuramente dal mio lavoro e dalla mia formazione: quando viaggio mi capita di conoscere posti che sono fuori dai classici itinerari centrali, e ho scoperto che così si ha una percezione diversa delle città. Nelle periferie c’è soprattutto modo di incontrare le persone che vivono i luoghi, che è un’esperienza arricchente in qualsiasi viaggio”.
Torino è una città a misura di bambino?
“Sì, se scegli i percorsi giusti. Scrivendo la guida ho scoperto anche luoghi che non conoscevo, perfetti per i bambini e le famiglie. Ho deciso di citarli ogni volta che potevo. Anche se non c’è una sezione dedicata alle famiglie, di tutti i posti che racconto c’è sempre qualcosa dedicato ai più piccoli”.
Allora ci dia qualche consiglio, capitolo per capitolo: un luogo per famiglie ai margini della città
“Gli Orti Generali, un luogo bellissimo e visionario, che offre l’occasione per andare a visitare Mirafiori Sud. Un quartiere periferico ricco di vita: c’è una casa di quartiere nel parco, c’è il Mausoleo della Bela Rosin, c’è una piccola borgata storica e ci sono appunto gli Orti Generali, creati da un pezzo di città che è stato recuperato: un luogo dove si viene accolti da mucche, galline, polli, che è perfetto e divertente per passare una giornata con i bambini”.
Un luogo per famiglie “verde e azzurro”
“A me piace tantissimo Parco Dora, perché ci si può passeggiare, ci si può fermare qua e là, magari nel parchetto per fare skate, o anche fare il percorso culturale Iron Valley,che offre una storia interattiva del parco. Per chi ha bambini più piccoli c’è invece il Parco della Pellerina, con una nuova area di giochi d’acqua“.
Un luogo per famiglie nei borghi storici
“Un giro a Borgo Campidoglio può essere molto carino. Non c’è nulla di specifico per le famiglie, ma è una zona in gran parte pedonale, con i tavolini dei dehors, ed è un museo a cielo aperto con tutti i murales coloratissimi del MAU, il Museo d’Arte Urbana“.
Una passeggiata nel cuore di Torino?
“Quella dai Giardini reali alla Mole Antonelliana: è perfetta per stare un po’ all’aperto; non è troppo lunga e quindi va bene anche per i bambini più piccoli, e poi si arriva al Museo del Cinema, un luogo che piace molto ai bambini. Salendo in cima alla Mole si può anche andare a vedere la città dall’alto. Parlando di musei, un’altra cosa da non perdere assolutamente è il rinnovato Museo Egizio, che piace molto e offre sempre attività per i bambini”.
Un “percorso parallelo” da fare in famiglia?
“Se hai dei ragazzini un po’ più grandi il sabato mattina al Balon è imperdibile. Oppure si può andare al PAV, il Parco d’Arte Vivente, che è molto bello: in generale i luoghi rigenerati dall’arte contemporanea spesso hanno spazi pensati per i bambini”.
Infine, un percorso fuori città
“La Venaria Reale ha un percorso didattico molto interessante, con la sua peota reale, una specie di gondola che come tutto lì è molto bella e scenografica. All’interno del parco della Venaria ci sono boschetti e giochi magici da scoprire, e tanti spazi per i bambini”.
Info sulla guida turistica
Titolo: Torino adagio. Dai margini al centro, lungo i fiumi
Autrice: Anna Rowinski
Casa editrice: Enrico Damiani Editore
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Copyright: FamilyGO. Foto di Anna Rowinski; V. Dirindin; Museo Egizio Torino/ D. Ratti; Museo del cinema/ M. D’Ottavio; Reggia di Venaria/ G. Pulcini