Il Children’s Museum di Verona sorprende ancora una volta. Grazie al nuovo Spazio Experience e alla collaborazione con Febo Teatro, va in scena una rappresentazione teatrale innovativa ispirata alle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino che coniuga narrazione, tecnologia e coinvolgimento attivo.
Il Children’s Museum di Verona ha inaugurato, il 26 dicembre 2024, il nuovo Spazio Experience con STORY 360°: Il Mistero di Acquabella, fiaba immersiva pensata per grandi e piccoli. L’evento, che ha riscosso notevole successo grazie al passaparola entusiasta di chi ha partecipato, continua anche nei fine settimana di gennaio e febbraio 2025, offrendo alle famiglie e ai visitatori un’avventura unica.
Ci siamo stati anche noi e qui vi diamo degli ottimi motivi per vivere questa magica esperienza.
Al Children’s Museum Il Mistero di Acquabella “abbraccia” gli spettatori
Un nuovo spazio che, nel nome, ha già il suo destino: Spazio Experience. È proprio qui, in una stanza ricavata all’interno del Children’s Museum, museo per bambini, e con il coinvolgimento di Febo Teatro (associazione di promozione sociale padovana promotrice della cultura e dello spettacolo, con una produzione teatrale focalizzata principalmente sui ragazzi) che grandi e piccoli possono sperimentare – da dicembre 2024 a febbraio 2025 – un’esperienza suggestiva, “avvolgente” e sorprendente: vivere una fiaba come mai prima d’ora.
Non appena si entra in sala, ci si sfila le scarpe e ci si accomoda tra i tanti cuscini e sgabelli disposti su uno spazio delimitato. Fuoriuscire da questo spazio significherebbe entrare in scena. Meglio mettersi comodi e lasciarsi catapultare in un mondo straordinario.
La storia, o sarebbe meglio dire “le tre storie” ispirate alle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino, una collezione delle varie tradizioni orali provenienti da ogni regione d’Italia, prendono vita intorno ai visitatori con luci, suoni e immagini mozzafiato. Si passa da un mare in tempesta a una Sicilia incantata, dalle coste marchigiane a palazzi veneti, vivendo avventure emozionanti.
Teatro e tecnologia fanno rima con magia
Due gli attori in scena – capitan Rombo e Italuccio, chiaro riferimento a Italo Calvino – che, con il “potere” del teatro (maschere, cartonati, canti, giochi di luci e ombre, virtuosismi di voci e presenza fisica), incantano bambini e genitori.
Se a loro si aggiunge una scenografia interattiva che avvolge gli spettatori su tre lati, lo stupore aumenta. Si sentono degli “ooh” di meraviglia sussurrati, dei “mamma, guarda lì” o dei “papà, girati di là” pronunciati a bassa voce dai piccoli che sembrano non voler spezzare l’incantesimo in cui sono finiti.
“Cola Pesce”, “Un bastimento carico di…”, “Il principe granchio” sono le tre fiabe che vanno in scena e che insegnano a non fermarsi alle apparenze.
Storie che muovono il mondo
“Se raccontare storie corrisponde a viverle, allora voglio dedicarmi ad esse” conclude Italuccio.
Un augurio che, al termine dello spettacolo, è inevitabile si facciano anche grandi e piccoli che hanno appena vissuto un viaggio… fantastico e letterario tra storie popolari di tutta la Penisola rimanendo dentro uno spazio di un museo della ridente provincia di Verona.
Lo spettacolo è particolarmente indicato a bambini e bambine dai 4 ai 12 anni, accompagnati dalle loro famiglie.
Noi genitori dal cuore tenero ci siamo emozionati in diversi tratti, ricordandoci cosa significhi essere sognatori. I bambini si sono lasciati avvolgere e stupire da un racconto che ha sapientemente unito alla narrazione orale anche la versatilità del videomapping e del sound design.
Ulteriori informazioni
Lo spettacolo si svolge in una sala al primo piano ed è solo in lingua italiana. Dato il numero limitato di posti, l’ingresso è garantito solo con l’acquisto online su Ticketlandia. È possibile acquistare i biglietti in loco solo previa disponibilità dei posti.
Lo spettacolo si tiene nelle seguenti date: 11, 12, 18, 25, 26 gennaio e 1, 8, 15, 22 febbraio.
Con orari 11.00-12.15, 15.00-16.15, 17.00-18.15
Tutti i bambini da 0 a 3 anni entrano gratuitamente.
L’acquisto del biglietto del biglietto dello spettacolo non dà diritto all’ingresso al museo.
Copyright FamilyGO. Foto di Margherita Grotto