Dalle bambole a soldatini e trenini di nonni e bisnonni, dai puffi che hanno spopolato tra noi genitori fino alle console interattive: portare i bambini in un museo del giocattolo significa attraversare epoche e avventure, strumenti comunicativi e conoscitivi. Significa aprire infiniti ponti tra passato e futuro che sono una miniera di curiosità, suggestioni, domande, nuove idee. Oltre a essere visite divertentissime. Ecco i più interessanti e ricchi in Italia.
Siete mai andati con i bambini in un museo del giocattolo? Per i piccoli visitatori è un’esperienza insolita. Se da un lato infatti trovano esposti oggetti che conoscono perfettamente e con i quali hanno già interagito più volte nella propria casa, ce ne sono altri che assomigliano solo ai “loro” giocattoli e altri ancora che non hanno mai visto e di cui vogliono subito scoprire di più. Perché il gioco è una cosa molto seria!
Abbiamo quindi cercato in tutta Italia i musei dedicati ai giocattoli più suggestivi e curiosi e ve ne proponiamo 5.
1. Museo del giocattolo di Zagarolo: dai puffi a Harry Potter!
A una manciata di chilometri da Roma si trova uno dei musei del giocattolo più ricchi d’Italia: è il Museo del Giocattolo di Zagarolo, ospitato all’interno del Cinquecentesco Palazzo Rospigliosi (riconosciuto tra le Dimore Storiche del Lazio). Entrare nei suoi spazi vuol dire ritrovarsi a fare un viaggio a ritroso nel tempo, dai giochi tecnologici dell’ultimo millennio fino a quelli artigianali della metà del 1800.
Le sale sono molte, ognuna dedicata a un tema: dai grandi classici come i mezzi di trasporto (comprese ferrovie a cremagliera e mezzi di soccorso, che spopolano tra i più piccoli!), alle lanterne magiche per proiettare storie a fumetti; dalle automobili a pedali alle piste elettriche (tra cui anche una Polistil e una Hot Wheels) e persino una riproduzione di pista per biglie realizzata con materiale di riciclo; dalle icone anni ’70 – ’80 come Puffi, Snorky, Mazinga Z, Jeeg Robot D’acciaio o l’UomoTigre fino alla più recente sala Harry Potter. Diverse sono inoltre le mostre temporanee, ad esempio a tema LEGO oppure di coding, con esposizioni e laboratori creativi collegati, che si aggiungono alle visite guidate.
2. Museo del giocattolo di Bra, una collezione nata… per gioco!
È proprio così: il Museo del Giocattolo di Bra, in Piemonte, è nato quasi per caso, dalla passione dell’antiquario Michele Chiesa che con l’iuto del figlio Giovanni è riuscito ad acquisire oggetti, pezzi particolari e rari creando una raccolta fra le più importanti della zona. 4 sono le sale a tema tra cui curiosare, dove sono esposte incredibili bambole (tra cui pezzi in legno del ‘700/’800) ma anche numerosi mezzi a pedale – tra i quali tricicli e mini automobili la fanno da padrone; e poi soldatini e cannoni, trenini, navi e carrozze, calcetti, flipper, teatrini e fumetti.
Molti erano di proprietà di bimbi di famiglie agiate ma non mancano esempi di oggetti di produzione familiare e popolare, come la fionda, le freccette, un vecchio portafoglio con cui si facevano scherzi, una carrozzina trasformata in pulmino giocattolo e un banco da lavoro riproduzione in scala ridotta di quella del papà, con piccoli arnesi funzionanti che permettevano di realizzare veramente degli oggetti! Vi è poi una stanza/laboratorio in cui i bambini possono fermarsi a giocare o a seguire i laboratori che vengono organizzati in occasione di eventi e festività, mentre le mamme con bebè possono allattare su una comoda sedia.
3. Al Museo Veneto del Giocattolo macchinista per un giorno
Altro indirizzo da mettere in agenda è il Museo Veneto del Giocattolo di Padova. Recentemente rinnovato, presenta per ogni giocattolo un QRCode che consente di accedere a contenuti esclusivi di approfondimento (video, notizie, fotografie, ecc.) ed è un must per i piccoli (ma anche per i grandi) appassionati di treni e ferrovie. Al suo interno si trovano infatti custoditi pezzi unici, come tre grandi plastici di ferromodellismo perfettamente funzionanti (digitale, anni ‘80 e primi del ‘900) e numerose vetrine con stazioni e treni dal XIX secolo ai giorni nostri. Non solo.
Sono previsti speciali eventi a tema su prenotazione: Macchinista per un giorno, in cui è possibile mettersi alla guida di veri convogli ferroviari passeggeri e merci, eseguendo manovre nei tre grandi plastici (l’evento si tiene quattro volte l’anno, prossima data il 23 marzo 2025; Giornata dei Treni, in cui vengono esposte la grande città di Lego (con treno, porto e aeroporto) e diversi altri modelli di treno, compresi quelli a vapore perfettamente funzionanti (due volte l’anno, prossima data 9 febbraio 2025). A partire da gennaio inoltre tornano a essere esposte, dopo il restauro, due grandi piste di slot car (una degli anni ‘60, una degli anni ‘70) che saranno oggetto nei prossimi mesi di nuovi eventi a tema. L’ingresso al museo è libero ed è possibile scaricare una breve audioguida all’interno della piattaforma Amuseapp.
4. Museo del Giocattolo e del Bambino: il mondo di Pinocchio
Il Museo del Giocattolo e del Bambino ha due sedi, una a Firenze e una a Santo Stefano Lodigiano, entrambe ricche di oggetti realizzati tra il 1700 e il 1970: bambole, trenini, aerei, navi, soldatini, giochi da tavolo, di costruzione e didattici. A Firenze in più troverete anche una sezione tutta dedicata a Pinocchio con un’incredibile collezione di burattini e tanti pezzi curiosi come libri, giocattoli, statue, quadri, il tutto rigorosamente con il naso lungo!
In entrambe le sedi invece è possibile visitare, oltre all’esposizione permanente, la mostra temporanea “La Scienza Divertente. Il Gioco imita la scienza… che imita il gioco” dove scoprire come molti giocattoli siano stati creati per spiegare scoperte e invenzioni altrimenti incomprensibili per i bambini, ma anche come in ogni scienziato ci sia in fondo un bambino curioso. Così i trenini precedono i treni, i giocattoli ottici anticipano il Cinema, il “facciamo finta che” si trasforma in intelligenza artificiale.
5. Il Museo del Giocattolo di Perugia: scrivere con pennino e calamaio
“I bambini di oggi scoprono chi erano i bambini del passato e gli adulti si ritrovano bambini”: è questo il mood del Museo del Giocattolo di Perugia, che ospita giochi popolari e giochi di lavoro, ma anche treni e pezzi legati alla fantascienza come astronavi e robot; e ancora teatri in miniatura, marionette e burattini. Particolare non da poco, non tutti i giocattoli sono dentro le bacheche, alcuni si trovano in grandi tavoli che ricostruiscono vere scenette e talvolta si può vederne il funzionamento.
Una sezione speciale è dedicata alla raccolta di “Pinocchi e Pinocchiate”, dalle prime edizioni del libro di Collodi alle miniature dei personaggi. Durante i fine settimana viene proposta la visita guidata con scrittura con pennino intinto nel calamaio mentre su richiesta per gruppi di famiglie vengono organizzati percorsi tematici con laboratorio di realizzazione di un giocattolo (come la trottola per il percorso “i giochi di una volta”, o il taumatropio per il percorso “il gioco dell’illusione”).
Copyright: FamilyGO. Foto di Museo del Giocattolo e di Pinocchio – Firenze; Museo del Giocattolo di Perugia; Museo Veneto del Giocattolo; Museo del Giocattolo di Bra; M. Rosellini