Museo della Natura e dell’Uomo, un viaggio alla scoperta della Terra e della specie umana

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Margherita Grotto, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 giorno
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

C’è un luogo in cui convivono ambienti acquatici, terrestri, preistoria, antico Egitto, palafitte e minerali. È il neonato Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, contenitore di oltre 200mila reperti naturalistici e antropologici che danno vita a un racconto affascinante.

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Un museo che non ha nulla da invidiare ai più noti siti culturali di geologia e antropologia di tutta Europa. Parliamo del Museo della Natura e dell’Uomo dell’Università di Padova: 38 sale, 3.800 mq, una sala per le mostre temporanee di 300 mq, 700 mq di ambienti tecnici e di servizio e altri 550 mq di uffici per il personale, tre piani, più di 3.500 beni storici esposti, di cui oltre 3.200 beni restaurati in vista dell’esposizione, 25 modelli tattili nella sezione di zoologia, 193 vetrine, 89 multimediali ed exhibit, 80 pannelli di sala e altri 31 pannelli grafici a tutta parete. Sono questi i numeri di un viaggio tra Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia – ovvero nei preesistenti Musei universitari che qui si fondono trovando un contenitore di tutto rispetto.

Il Museo della Natura e dell’Uomo: un palazzo “narrativo”

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Il museo – progetto di punta di un ecosistema museale scientifico diffuso nella città – è situato di fronte la Cappella degli Scrovegni, nel complesso di Palazzo Cavalli (in Corso Garibaldi, 39) che, nel tempo, è andato a rispondere alle esigenze dell’Ateneo patavino, fino ad arrivare a circondare su quattro lati un cortile interno dove campeggiano le lettere MNU (Museo Natura Uomo), dove i bambini, ça va sans dire, troveranno già il primo punto di appoggio e di gioco una volta varcato il cancello.

Il sito museale racconta una storia, anzi, più “storie”, quelle del sistema Terra, del tempo profondo, delle società del passato, degli ambienti acquatici, di quelli terrestri, delle molte “facce, e nessuna razza”, della natura e delle culture, dei tesori di Palazzo Cavalli. E lo fa non solo attraverso l’esposizione di più di 200 mila reperti naturalistici e antropologici (una gran parte dei quali vede la luce per la prima volta), ma anche con giochi interattivi e contenuti multimediali che fanno la gioia dei più piccoli.

Giochi interattivi, imparare divertendosi!

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Lo sviluppo, la grafica e il game design dei tredici minigiochi disponibili su monitor touch, curati nello sviluppo, nella grafica e nel game design da DM Cultura in collaborazione con Admaiora e Punto Rec Studios, sono suddivisi in tre aree tematiche: Geologia e Paleontologia, Mineralogia e Zoologia, che riflettono parte delle collezioni museali. L’interfaccia utente semplice e intuitiva li fa essere particolarmente adatti a un pubblico giovane, offrendo un’esperienza di edutainment e Diventando così un museo per bambini a tutti gli effetti!

Gemma, 6enne, li approva a pieni voti. Menzione speciale per “Il camaleonte e le sue “stranezze”, alla sezione Zoologia, gioco in cui è possibile scoprire tutte le particolarità di questo animale (che non è solo bravo a mutare colore).

Contenuti multimediali: coinvolgimento totale

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I contenuti multimediali, realizzati da Punto Rec Studios, Factory della comunicazione museale e culturale, evidenziano ed esaltano contenuti museali attraverso immagini e musiche, a partire dalla prima stanza, quella che accompagna il visitatore in un viaggio al centro della terra. C’è emozione, c’è rigore scientifico, e c’è un’efficacia divulgativa che ricorda la famiglia Angela (il compianto Piero e il figlio Alberto, personaggi dalle grandi doti comunicative “pop”). Non c’è rischio di noia, perché la narrazione scientifica è moderna e comprensibile alle tante fasce d’età (la sezione Zoologia incanterà anche i duenni, assicurato!). Per citare le parole della rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli:

“Il Museo della Natura e dell’Uomo è, in estrema sintesi, il più grande museo universitario italiano, uno dei maggiori in Europa, e spero diventi presto un punto di riferimento per chi viene o vive in questa città così fervida culturalmente”.

Uomo-Natura, un dialogo lungo secoli

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Nei due piani, e nelle numerose stanze, si raccontano l’evoluzione del Pianeta, dei suoi delicati equilibri, degli straordinari incastri di diversità che lo compongono, del dialogo che ha intessuto – e porta avanti – con l’uomo, che qui, su questa Terra, è ospite.

Chiude (o apre, a seconda del percorso di visita) una sezione storica, ospitata nei saloni affrescati del cinquecentesco Palazzo Cavalli: un viaggio nel tempo e nello spazio segnato dalle biografie e dalle avventure dei naturalisti e dei collezionisti che si sono avvicendati nell’Ateneo patavino, tra i quali compaiono Antonio Vallisneri, Giovanni Canestrini, Tommaso Antonio Catullo, Giovanni Omboni.

Educare, formare, informare

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Padova, dal 24 giugno 2023, è pronta a narrare una nuova storia e ad aggiungere una tappa nella storia della nascita della scienza moderna. Si esce dal Museo della Natura e dell’Uomo dell’Università di Padova con una certezza (e un conforto) in più: esposizioni di questo genere sanno regalare un respiro educativo, formativo e informativo e sanno plasmare una società inclusiva e aperta al futuro.

Info utili

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Informazioni su tariffe, orari, modalità di acquisto, biglietto integrato “Padova città della Scienza” e tutte le possibilità di riduzione sono pubblicate alla pagina: visitmnu.it/biglietti

La App VisitMNU è scaricabile da visitmnu.it/download-app e permette di interagire con il percorso di visita accumulando punti man mano che si incontrano sale e reperti, di orientarsi nel Museo con la mappa interattiva e conoscerne meglio i contenuti, di ascoltare le descrizioni dei reperti e delle sale e molto altro.

Copyright: Familygo. Foto: Margherita Grotto

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