A Tonezza del Cimone, la porta naturale dell’Alpe Cimbra, tra le province di Vicenza e Trento, si snoda un facile e piacevole sentiero a metà del quale ci si imbatte nella spada nella roccia. Chi sarà il futuro re Artù?
Si dice che i film Disney abbiano segnato l’infanzia di noi genitori… mai più grande verità fu detta. Se poi uno di questi cartoni animati ispira pure una gita fuori porta di un sabato di mezza estate, allora la verità è assoluta. A Tonezza del Cimone, località in provincia di Vicenza che si estende su un Altopiano dalle sinuose linee a 1.000 metri di altitudine alle porte dell’Alpe Cimbra, poco fuori dal borgo abitato si fa un tuffo nella leggenda di Re Artù con il Percorso Excalibur.
Ci si trasforma tutti, a inizio percorso, in “Semola” del film d’animazione del 1963 Disney, La Spada nella Roccia, e si spera di estrarre la spada che si trova a metà percorso per essere incoronati re e regine.
Un sentiero dolce e facile
Si parte da Località Pontara, dove è possibile parcheggiare su un ampio spazio gratuito, di fronte alla Baita Pontara, a un chilometro da Contrà Sella. Il sentiero in prevalenza pianeggiante – ideale per famiglie (consigliati zaini e non passeggini) – è ad anello e si snoda per meno di 3 km. In questo percorso c’è tutto: natura, storia, leggende. Ci si imbatte subito su una casa sull’albero con una furbesca scala non percorribile. Insomma, guardare e non salire.
Il vecchio faggio e il bosco di larici
La natura, dicevamo, è il fil rouge del sentiero, con momenti in cui spicca particolarmente, come la prima tappa al vecchio faggio: l’albero dalla folta chioma che conta 200 anni di vita si affaccia su una piccola pozza d’acqua piena di girini e libellule. Su di essa si specchia anche un vecchio e affascinante rustico in pietra, il Baito delle Coste. Poco più in là ci si inoltra in un bosco di larici, con il sentiero delimitato da muretti di pietre, dove non è raro imbattersi in vacche al pascolo. Si calpesta un “pavimento” di terriccio e foglie secche che quasi ricorda un morbido tappeto.
Si torna alla “civiltà” in Contrà Vallà, un piccolo nucleo di case costruite verso il 1860 su questi terreni fertili per le coltivazioni di patate, fagioli, orzo e segale, e ricchi di faggi e abeti, ottimi alberi per fare legna e carbone.
Excalibur: narrazioni storiche e mitiche
Natura sì, ma anche storia. Su questo percorso è presente un bivio: andando a sinistra si raggiunge un fortino della Grande Guerra: la struttura venne ricavata nella roccia dall’esercito Austro-ungarico che invase l’altopiano di Tonezza il 15 maggio 1916, a seguito della nota offensiva Strafexpedition. Ancora a sinistra dello stesso si percorre un sentiero che porta ad antiche cave, mentre dall’altro lato del fortino a una sorgente.
Tornando al bivio e girando a destra si scorge, in lontananza, una grande pietra. Su di essa è conficcata la Spada Excalibur. Dietro la roccia spunta un cavaliere su cavallo, una figura completamente in legno. Qui grandi e piccini possono tentare la fortuna cercando di estrarre la spada. Una volta tentata l’impresa, non resta che incamminarsi nel bosco e percorrere l’ultima parte del percorso Excalibur. Si rimane nella magia appena provata: piccoli tra l’immensità degli alberi.
Si sbuca dietro la Baita Pontara, da dove tutto è partito, e dove è possibile rifocillarsi con qualche piatto caldo o con uno dei dolci fatti in casa ogni mattina. In alternativa, poco più in là, all’imbocco del sentiero, un paio di panchine e strutture in pietra dove grigliare la carne attendono gli amanti del pic-nic. L’ampio spazio verde tutt’attorno invita a stendere plaid e coperte e rilassarsi vista cielo.
Info utili
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale di Tonezza e per trascorrere del buon tempo nella pause del percorso consigliamo queste letture su Re Artù.
Se poi volete approfondire la conoscenza del re leggendario e programmare una vacanza all’estero, non perdete il nostro speciale viaggio in Cornovaglia con i bambini.
Copyright: FamilyGo. Foto: Margherita Grotto