Il confine della terra: così era Santa Maria di Leuca, in Salento, per gli antichi romani. Lì, al “De finibus terrae”, c’era l’estremo confine meridionale dei territori romani e lì, ancora oggi, il mare segna il limite del Tacco d’Italia. Un luogo meraviglioso dove avventurarsi per un cammino in famiglia, come proposto dalla fondazione che recupera quell’antico nome latino per promuovere nuove forme, più lente e consapevoli, di fruizione del bellissimo patrimonio naturale del Salento. Lo fa promuovendo una serie di cammini per giovani e per famiglie con bambini lungo le tre direttrici storiche dei Cammini di Leuca, che per oltre 800 chilometri portano attraverso queste terre fatte di storia, cultura, natura e paesaggi da scoprire.
I Cammini di Leuca
Tre sono i percorsi che compongono i Cammini di Leuca in Salento: come tutti i cammini, soprattutto con i bambini, non devono essere per forza effettuati per intero. Se ne può scegliere un tratto, magari il più semplice, o il più panoramico, o quello con le strutture ricettive dove dormire più adatte alle proprie esigenze. A disposizione dei camminatori ci sono un servizio navetta e un servizio di trasporto bagagli, e i “Tutor del Cammino” sono a disposizione per rendere l’esperienza confortevole ed entusiasmante. Avvalersi del loro aiuto è fondamentale: i percorsi sono spesso scarsamente segnalati (i “pesci” di segnalazione si cancellano con il tempo) e gli ostelli non sono sempre lungo i percorsi.
La prima direttrice, la più antica, risalente al tempo dei Messapi, è la via Sallentina, che si estende per 162 Km, da attraversare in dieci giornate di cammino. Parte da Taranto e arriva a Santa Maria di Leuca, attraversando tutta la costa ionica salentina. C’è poi la via Traiana Calabra, creata dai Romani, che deve il suo nome al fatto curioso per cui, in epoca romana, la penisola salentina era chiamata “Calabria”. Infine in età medievale si iniziò a percorrere la via Leucadense, che prevede otto giornate di cammino, per circa 128 Km che portano da Brindisi alla Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca, “de Finibus Terrae“, appunto.
I luoghi di Don Tonino
Un cammino in famiglia non è una semplice vacanza: è un momento di aggregazione, di ritrovo, una sfida da vincere tutti insieme facendo squadra. Un percorso carico di significati, a cui in questo caso si aggiungono anche gli insegnamenti di Don Tonino Bello, straordinario sognatore che ha dedicato la sua vita all’amore per i giovani e per i poveri, oltre che ai messaggi di pace.
Se volete unire l’esperienza dei cammini di Leuca con i bambini alla visita dei luoghi di Don Tonino, ad Alessano c’è un Centro di Informazioni e Accoglienza dedicato, in grado di fornire informazioni e accompagnare i visitatori. Ci sono anche tre proposte di itinerari dedicate, per gruppi di giovani e per famiglie, che vanno dal “weekend con don Tonino” (tre giorni e due notti, su richiesta in tutti i periodi dell’anno) fino al “Salento magico con don Tonino” (sette giorni e sei notti, su richiesta in tutti i periodi dell’anno).
Cammini di Leuca: proposte di itinerari con bambini
Sulla Via Leucadense viene proposto per le famiglie un itinerario escursionistico di 6 giorni e 5 notti, con tappe giornaliere di 25 km circa lungo strade secondarie. Si parte da Lecce per raggiungere De Finibus Terrae, in un itinerario che richiede una particolare preparazione fisica, un adeguato spirito di adattamento e un buon equipaggiamento (date programmate da aprile a ottobre, 450 euro a persona).
Più semplici sono invece gli edu-tour, che possono essere affrontati a partire dalle scuole elementari. C’è ad esempio la “Caccia ai tesori di Leuca“, una passeggiata di tre ore effettuabile su richiesta in tutti i periodi dell’anno (7 euro merenda inclusa) o l’itinerario “Tra memoria e profezia“, che dura 4 giorni e 3 notti e non richiede particolare preparazione fisica.
Trovare il cammino – o la porzione di cammino – più adatta alle proprie esigenze è fondamentale per vivere al meglio l’esperienza. Le proposte sono molte, dunque basta cercare quella giusta consultandosi con gli esperti.
L’azienda agricola Sante Le Muse
Qualsiasi sia la porzione di cammino scelta, sono molte le cose da vedere e da imparare lungo il tragitto. C’è la natura, la storia, e anche la riscoperta dell’attività umana in versione “slow”. Quest’ultima si può imparare ad esempio nelle tante belle aziende agricole del territorio, come l’azienda Sante Le Muse, che produce olio extra vergine dai suoi settecento alberi di olivo secolare e prepara ottimi piatti con i suoi prodotti coltivati “a metro zero”. Qui la filosofia è che “i bambini sono il nostro futuro” e che “l’apprendimento si sviluppa con la creatività, i colori, le emozioni, la meraviglia”. In quest’ottica vengono proposti divertenti laboratori creativi tematici (si spazia dall’arte alla scienza, dalla botanica alle lingue) in cui il bambino può strutturare il suo rapporto con ciò che lo circonda e imparare creando e divertendosi. Una delle tante belle tappe che si possono fare lungo il cammino.
Per informazioni
www.definibusterrae.foundation/
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